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Sport

Genoa | Buona la prima con l’Inter (2-2)

(g.b.) Dimenticate Genoa-Fiorentina dell’anno scorso quando alla prima di campionato a Marassi il Grifo era uscito sconfitto 4 a 1. Questa volta con l’Inter campione d’Italia le cose sono andate diversamente. Due a due e una partita da incorniciare con una squadra che deve trovare ancora forma e sostanza. Il rigore di Messias, da cuore in gola, segnato oltre il novantesimo, ha regolato i conti di una partita che poteva finire male per i rossoblù quando l’Inter ha segnato un altro gol che ha ammutolito la gradinata. Anima e caparbietà e il Genoa ha trovato il modo per raggiungere i nerazzurri con tanta fatica ma con grande grinta. Un gruppo solido e compatto e lo ha dimostrato sin dal primo minuto di gioco. Una partita da grifo che i tifosi volevano e ricorderanno. Una prova di carattere con un Genoa che non si é arreso fino all’ultimo. Bello tutto con una squadra compatta nonostante qualche incertezza a centrocampo e un Vitinha che ha faticato con un armadio come Bisseck. Un punto per uno in una partita dove il Grifo doveva dimostrare di saper giocare anche senza due ex gioielli Gud e Retegui ormai lontani dalle sponde del Bisagno. Bello il tifo, bella la Lanterna disegnata in gradinata, bello il Genoa e pazienza se Gila é stato ammonito. Ci sta. Ma il cartellino giallo l’ha visto anche Inzaghi.
“Ci sono state diverse azioni e giocavamo contro una squadra col diverso tasso. Dovevamo stare attenti ai dettagli e abbiamo diverse situazioni nel secondo tempo per essere maggiormente concreti. Faccio i complimenti ai ragazzi perchè hanno interpretato alla maniera perfetta la gestione del gioco. In base alla caratteristiche dei giocatori lavoriamo sui principi e quando abbiamo opportunità di giocare da dietro o in mezzo al campo, sia Malinovskyi che Messias mi danno diverse abilità di gioco. Hanno qualità e verticalità e grazie a Badelj e Frendrup riescono a giocare al meglio. Queste partite sono belle da giocare. Mercato? Siamo vigili e cerchiamo un collante tra attacco e centrocampo”, le parole di mister Gilardino.
Così Inzaghi. “C’è delusione, perché i ragazzi avevano fatto una partita seria e concentrata. Un buon primo tempo dove abbiamo creato tanto, abbiamo preso un gol fortunoso e abbiamo creato nuovamente, sfiorando il 2-1 con Dimarco e il salvataggio di Badelj sulla linea. Nella ripresa abbiamo faticato, poi abbiamo trovato il vantaggio all’84’ e lì dovevamo essere più bravi. Non abbiamo gestito bene la palla e c’è stato un nuovo infortunio sul 2-2. Il pareggio non ci soddisfa per quello che abbiamo creato, non dovevamo prendere gol in quel modo”.
C’è stato un calo mentale o i gol sono dovuti a degli episodi?
“La squadra mentalmente è stata molto concentrata su un campo non semplice, mi stava dando buone sensazioni – risponde Inzaghi – Trovo difficile portare a casa le partite con degli episodi simili, dovremo lavorare. Concedendo due gol così abbiamo buttato via una vittoria, nel secondo tempo non avevamo concesso quasi nulla al Genoa”.
Al Genoa manca un attaccante. Alla prossima giocherà Pinamonti? Lo sperano i tifosi che oggi hanno cambiato cantato per oltre novanta minuti. Il Grifo ha bisogno di una punta per fare gol e punti. Forse Miretti potrebbe dare una spinta ad una squadra che ha dimostrato grande umiltà proprio in attesa di completare l’organico. Ma intanto i tifosi si godono questo punto d’oro contro una squadra di altissimo livello che a Marassi é apparsa un po’ annebbiata. Ora testa alla prossima partita contro il Monza con i rossoblù che possono regalare altre soddisfazioni.

GENOA-INTER 2-2 – IL TABELLINO
Genoa (3-5-2): Gollini; Vogliacco (60’ J. Vasquez), Bani, De Winter; Zanoli (71’ Sabelli), Badelj (86’ Ekhator), Malinovskyi (71’ Thorsby), Frendrup, Martin; Messias, Vitinha.
In panchina: Leali, Sommariva, Bohinen, Fini, Pittino, Accornero, Ahanor, Masini, Papadopoulos.
Allenatore: Alberto Gilardino.

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian (66’ Dumfries), Barella, Calhanoglu (75’ Taremi), Mkhitaryan (66’ Frattesi), Dimarco (75’ Carlos Augusto); M. Thuram, Lautaro Martinez (86’ Asllani).
In panchina: Di Gennaro, J. Martinez, Arnautovic, Correa, Pavard, Fontanarosa.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Arbitro: Ermanno Feliciani della sezione di Teramo (Costanzo – Passeri; Rapuano; VAR Di Paolo; A. VAR Guida).

Gol: 20’ Vogliacco, 30’, 82’ M. Thuram (I), 95’ Messias.

Ammoniti: Mkhitaryan, Asllani (I), Inzaghi (I, allenatore), Gilardino (G, allenatore), Gollini (G).

Recupero: 4’ PT, 9’ ST.

Abruzzo

Chieti | Provvedimenti di divieto di accesso per tifosi ultras dopo scontri violenti in Autostrada

In seguito agli scontri avvenuti il 25 agosto scorso lungo l’autostrada A-14 nei pressi dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre di calcio del Giulianova e del Teramo, il Questore di Chieti ha emesso cinque provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi delle manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti dei responsabili delle violenze.

Nel pomeriggio di quella domenica, numerose segnalazioni erano arrivate alla Questura di Chieti riguardo a violenti alterchi tra gruppi di tifosi, molti dei quali erano travisati e armati di bastoni, cinte e fumogeni. Gli scontri avevano causato il blocco del traffico e avevano provocato danni anche all’ambiente circostante, tra cui un principio di incendio estinto successivamente dai Vigili del Fuoco.

L’intervento della Polizia Stradale di Lanciano non aveva trovato i protagonisti degli scontri al loro arrivo, ma aveva recuperato diversi oggetti usati durante la rissa, come bastoni, cinte e resti di fumogeni. I danni includevano anche cocci di bottiglie di vetro sparsi sulle corsie di marcia.

La DIGOS di Chieti, in collaborazione con la DIGOS di Teramo, ha avviato un’indagine approfondita per ricostruire l’accaduto. Attraverso l’analisi di un video breve, divenuto virale online, e delle immagini di videosorveglianza, sono stati identificati alcuni dei partecipanti agli scontri. L’indagine ha permesso di risalire ai veicoli utilizzati e di identificare cinque tifosi ultras del Teramo coinvolti negli episodi violenti.

I cinque soggetti sono stati denunciati alla magistratura per i reati di rissa, porto di armi e oggetti atti ad offendere, attentato alla sicurezza dei trasporti e incendio. I provvedimenti Da.Spo. imposti hanno una durata variabile: due di 3 anni e tre di 5, 6 e 8 anni, a seconda delle recidive degli individui coinvolti.

L’adozione di tali provvedimenti mira a garantire la sicurezza durante le manifestazioni sportive e a prevenire futuri episodi di violenza tra tifoserie.

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Sport

Rivoluzione Roma: esonerato De Rossi, panchina a Juric. Cosa cambierà?

Rivoluzione in casa Roma: esonerato Daniele De Rossi e panchina affidata a Ivan Juric. La convulsa giornata in casa giallorossa inizia al mattino con l’annuncio un po’ a sorpresa del divorzio dall’ex centrocampista, una decisione “adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio. A Daniele, che sarà sempre di casa nel club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione. Seguiranno comunicazioni sulla guida tecnica della squadra”. L’ex capitano, arrivato sulla panchina della Roma il 16 gennaio scorso al posto dell’esoneratro Josè Mourinho, al termine della scorsa stagione aveva firmato un contratto triennale con il club. Il suo esonero arriva dopo appena 4 giornate di campionato con un bilancio di tre pareggi e una sconfitta. In serata ecco poi il nome del sostituto, Ivan Juric.

Il tecnico croato classe 1975 ha firmato con i giallorossi fino al 30 giugno 2025. Juric, dopo una carriera da calciatore fra Croazia, Spagna e Italia, ha iniziato il suo percorso da allenatore nel calcio giovanile e poi da assistente tecnico al fianco di Gian Piero Gasperini. Ha esordito in Serie A nel 2016-17 sulla panchina del Genoa, dopo aver ottenuto – nella stagione precedente – la promozione nel massimo campionato con il Crotone, la prima nella storia della società calabrese. Dal 2019 al 2021 guida l’Hellas Verona, accompagnando i gialloblù a due salvezze consecutive, valorizzando inoltre diversi calciatori. Nel 2021 assume il ruolo di manager del Torino, restando in carica fino al 2024 e diventando il secondo tecnico con più panchine negli ultimi 20 anni di vita del club granata.
Juric farà il suo esordio domenica all’Olimpico contro l’Udinese.
– foto Ipa Agency –

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Sport

Il 22 settembre Sportcity Day in 162 città, edizione da record

E’ in programma domenica 22 settembre il nuovo appuntamento con Sportcity Day, quarta edizione dell’evento promosso da Fondazione Sportcity che coinvolgerà 162 città, pronte a trasformarsi in palestre a cielo aperto per dimostrare che la possibilità di alimentare il benessere psico-fisico dei cittadini può essere offerta anche dagli spazi urbani. Un’edizione record: dai 17 comuni che aderirono alla prima edizione del 2021 agli oltre 160 di quest’anno, dalle 30.000 persone attive al mezzo milione previsto per l’appuntamento del 22 settembre.

L’iniziativa, che coincide con la Giornata Nazionale per la Salute e il Benessere delle Città, è stata presentata in una conferenza stampa nella cornice della Sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama. “Dobbiamo essere fieri e tutelare questa Repubblica del movimento, cercando di farla crescere”, ha detto il presidente della Fondazione Sportcity, Fabio Pagliara. “Oltre 500.000 italiani hanno voglia di riappropriarsi delle città e hanno deciso che qualsiasi luogo è luogo di sport e benessere perchè in qualsiasi parte della città si può esercitare la cultura del movimento”, ha aggiunto Pagliara. Presente il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, Claudio Barbaro, secondo il quale l’obiettivo è “trasformare gli italiani in sportivi a prescindere dal raggiungimento del risultato”.

L’evento quindi “risponde alla domanda di sport registrata nel nostro paese per la quale c’è la necessità di mettere in rete le disponibilità dei comuni, che sono lo strumento più vicino ai cittadini e che sono indispensabili per far crescere la cultura sportiva che trova terreno fertile nelle modifiche di legge fatte e nell’inserimento dello sport in costituzione”. E aggiunge: “Per la prima volta esiste una delega in campo ambientale che fa esclusivo riferimento al mondo dello sport – spiega Barbaro -. Questa sensibilità sta crescendo e sta interessando molti addetti ai lavori all’interno delle tematiche ambientali. Questo percorso è stato favorito anche dalle medaglie ottenute dai nostri atleti a Parigi”. Soddisfatta anche la senatrice Daniela Sbrollini: “Sono convinta che questo movimento continuerà a crescere nei prossimi anni. E’ uno degli appuntamenti importanti del 2024, cui seguirà un’altra stagione fondamentale”.
– Foto Spf/Italpress –

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