Connect with us

Curiosità

Capelli Crespi? Tutti i consigli per una chioma liscia e splendente

Il crespo dei capelli è un problema comune che affligge molte persone, specialmente in condizioni di umidità o durante i cambi di stagione. Che tu abbia capelli ricci, ondulati o lisci, il crespo può far apparire la tua chioma meno curata e difficile da gestire. Fortunatamente, ci sono diversi accorgimenti che puoi adottare per ridurre o evitare il crespo e mantenere i tuoi capelli morbidi e lucenti. Ecco alcuni consigli pratici per combattere questo fastidioso problema.

1. Idratazione È la Chiave

Il crespo è spesso il risultato di capelli secchi che cercano di assorbire l’umidità dall’aria. Mantenere i capelli ben idratati è fondamentale. Utilizza shampoo e balsami idratanti specifici per il tuo tipo di capelli e fai regolarmente delle maschere nutrienti. Gli oli naturali come l’olio di cocco, di argan o di jojoba possono essere particolarmente efficaci nel mantenere l’idratazione e prevenire il crespo.

2. Evita il Calore Eccessivo

L’uso frequente di strumenti per lo styling a caldo, come piastre, arricciacapelli e asciugacapelli, può danneggiare la cuticola del capello, rendendolo più incline al crespo. Cerca di limitare l’uso di questi strumenti e, quando li usi, applica sempre un protettore termico. Opta per un’asciugatura naturale ogni volta che è possibile e, se devi usare l’asciugacapelli, scegli un modello con tecnologia ionica che aiuta a ridurre il crespo.

3. Usa Prodotti Anti-Crespo

Esistono numerosi prodotti specifici per contrastare il crespo, come sieri, spray e creme. Questi prodotti creano una barriera protettiva intorno al capello, sigillando l’umidità e prevenendo l’assorbimento dell’umidità esterna. Applica questi prodotti sui capelli ancora umidi per ottenere i migliori risultati.

4. Non Strofinare i Capelli con l’Asciugamano

Dopo il lavaggio, evita di strofinare i capelli con l’asciugamano, un’abitudine che può creare attrito e danneggiare la cuticola del capello, favorendo il crespo. Invece, tampona delicatamente i capelli con un asciugamano in microfibra o una vecchia t-shirt in cotone, che sono più delicati e riducono il rischio di crespo.

5. Pettina i Capelli con Cura

Il modo in cui pettini i capelli può influenzare la comparsa del crespo. Usa un pettine a denti larghi o una spazzola con setole naturali per districare i capelli senza spezzarli. Evita di pettinare i capelli da asciutti, soprattutto se ricci o ondulati, per non rompere la struttura naturale del riccio e aumentare il crespo. Pettina i capelli quando sono ancora umidi e utilizza un balsamo leave-in per facilitare l’operazione.

6. Mantieni un Ambiente Umidificato

Se l’aria nella tua casa è molto secca, potrebbe contribuire al problema del crespo. Un umidificatore può aiutare a mantenere l’umidità nell’ambiente, prevenendo l’eccessiva secchezza dei capelli. Questo è particolarmente utile durante i mesi invernali, quando il riscaldamento interno può ridurre significativamente l’umidità nell’aria.

7. Adotta una Dieta Ricca di Nutrienti

La salute dei tuoi capelli riflette anche ciò che mangi. Una dieta equilibrata, ricca di vitamine e minerali, come la biotina, la vitamina E, e gli acidi grassi omega-3, può aiutare a mantenere i capelli sani, forti e meno inclini al crespo. Bevi anche molta acqua per mantenere i capelli idratati dall’interno.

8. Scegli Federe in Seta o Raso

Le federe in cotone possono assorbire l’umidità dai capelli e causare attrito durante la notte, contribuendo al crespo. Sostituisci le federe di cotone con quelle in seta o raso, che sono più delicate sui capelli e aiutano a ridurre il crespo e i nodi durante il sonno.

Il crespo dei capelli può essere un problema frustrante, ma con i giusti accorgimenti e prodotti, è possibile mantenerlo sotto controllo. Ricorda che la prevenzione inizia dalla cura quotidiana: idratazione, delicatezza e protezione sono le parole d’ordine per una chioma liscia, lucente e priva di crespo.

Curiosità

SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

Continua a leggere

Curiosità

SAI QUANTA…Uva serve per fare una bottiglia di vino?

Una bottiglia di vino da 0,75 litri, la dimensione più comune, richiede in media 1,2 kg di uva. Ma perché proprio questa misura di bottiglia? Esistono varie teorie al riguardo. La prima spiega che tutto dipendeva dalla forza polmonare degli antichi soffiatori di vetro, che riuscivano a creare bottiglie di questa capacità con un singolo fiato.

La seconda teoria ha radici nel commercio. Gli inglesi, che utilizzavano i galloni come unità di misura del volume, consideravano che una cassa di vino potesse contenere al massimo 2 galloni. Poiché una cassa poteva ospitare 12 bottiglie, ciascuna da 0,75 litri, questa misura divenne standard per motivi di tasse portuali e costi di trasporto.

Un’altra teoria suggerisce che la misura di 0,75 litri fosse ideale perché una bottiglia contiene esattamente 6 bicchieri da 125 ml, comunemente utilizzati nelle osterie. Questo permetteva agli osti di calcolare facilmente quanti bicchieri sarebbero stati serviti ai clienti in base al numero di bottiglie. L’uso del vetro per la conservazione del vino risale al XVIII secolo, quando si comprese l’importanza di questo materiale per preservare il gusto del vino.

Continua a leggere

Attualità

SAI CHE…Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono le zanzare?

È una di quelle statistiche che fanno sempre colpo: gli animali che uccidono più persone ogni anno non sono squali, orsi o lupi, ma le zanzare. Non perché le loro punture siano pericolose di per sé (al massimo un po’ fastidiose), ma a causa delle gravi malattie che possono trasmettere.

Con il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, le zanzare trovano sempre più spazio per espandersi. Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Climate Change and Health ha cercato di prevedere l’espansione degli habitat di nove diverse specie di zanzare portatrici di malattie. Il risultato? Nei prossimi anni, molti Paesi finora “tranquilli” potrebbero trovarsi invasi da questi insetti e dalle patologie che trasmettono.

Il modello sviluppato dal team del Los Alamos National Laboratory, in New Mexico, prefigura una situazione potenzialmente esplosiva nei prossimi decenni: l’aumento delle temperature porterà le nove specie studiate a espandere il loro areale o, nella migliore delle ipotesi, a spostarlo altrove.

Le zanzare prosperano al caldo e stanno già migrando verso aree che fino a ora erano troppo fredde per loro. Questa espansione le sta portando verso i Poli, mentre le zone equatoriali potrebbero diventare troppo calde per loro (sembra una buona notizia, ma una zona troppo calda per una zanzara lo è anche per gli umani che ci vivono).

Lo studio sulle nove specie, appartenenti ai generi più diffusi e pericolosi per la salute umana, Culex e Aedes, indica che sei di queste specie allargheranno il loro habitat, colonizzando nuove aree senza abbandonare quelle attuali. Due specie dovrebbero invece traslocare, spostandosi verso nord o sud, mentre in un solo caso l’habitat rimarrà sostanzialmente invariato.

Le malattie gravi trasmesse dalle zanzare, come la dengue, la chikungunya, la febbre West Nile e la Zika, rendono cruciale sapere dove vivranno questi insetti nei prossimi decenni per poter attuare efficaci misure di prevenzione.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY