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Attualità

Abbronzatura e ustioni: Come Prevenirle e Trattarle

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle attività all’aria aperta, le ustioni da abbronzatura diventano un problema comune per molti. Esposizioni prolungate ai raggi solari senza adeguata protezione possono causare danni alla pelle, che vanno dal semplice arrossamento a vere e proprie ustioni di primo e secondo grado.

Le ustioni solari si manifestano inizialmente con pelle arrossata, calda al tatto e dolorante. Nei casi più gravi, possono comparire bolle, gonfiore e desquamazione, sintomi che richiedono maggiore attenzione per evitare infezioni o cicatrici permanenti.

Per prevenire le ustioni, è fondamentale applicare una crema solare con un alto fattore di protezione (SPF), rinnovando l’applicazione ogni due ore e dopo ogni bagno. Indossare indumenti protettivi, come cappelli a tesa larga e occhiali da sole, e limitare l’esposizione durante le ore più calde della giornata (dalle 11 alle 16) sono altre misure essenziali.

Nel caso in cui si verifichino ustioni, è importante trattare la pelle tempestivamente. Applicare impacchi freddi, idratare abbondantemente la zona con creme lenitive a base di aloe vera o altre sostanze emollienti, e bere molti liquidi per reidratare l’organismo. Nei casi più gravi, è consigliabile consultare un medico per ricevere indicazioni specifiche su come curare le lesioni e prevenire complicazioni.

Ricordare di prendersi cura della propria pelle è essenziale non solo per evitare fastidi immediati, ma anche per ridurre il rischio di danni a lungo termine, come l’invecchiamento precoce della pelle e il cancro cutaneo. Un’abbronzatura sicura e graduale è il modo migliore per godersi il sole estivo senza conseguenze negative.

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Lavoro | In Basilicata la quota dei cosiddetti “introvabili” è al 52 per cento

Secondo il bollettino mensile di Excelsior Informa, elaborato dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e dalle Camere di Commercio, la situazione occupazionale in Basilicata continua a essere critica. Più della metà delle imprese lucane, il 52%, segnala difficoltà nel trovare manodopera con le competenze richieste. Questo problema è particolarmente acuto per quanto riguarda operai specializzati e conduttori di impianti, con un impatto significativo sul settore dell’edilizia.

Le aziende cercano profili specifici come autisti di camion, escavatoristi, muratori e piastrellisti, ma il fabbisogno di figure professionali non si limita solo agli operai specializzati. Complessivamente, si prevede che nel mercato del lavoro lucano entreranno circa 3.310 nuovi lavoratori, di cui solo il 18% con contratti stabili, mentre l’82% sarà assunto con contratti a termine.

Un dato interessante è che il 26% delle nuove assunzioni riguarderà giovani sotto i 30 anni, mentre il 17% delle imprese ha dichiarato di voler assumere personale immigrato. Questo scenario mette in evidenza la necessità di intervenire per formare e qualificare la forza lavoro locale, affinché possa rispondere alle esigenze delle aziende e contribuire così a uno sviluppo economico più sostenibile e inclusivo nella regione.

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Juventus Next Gen, notte in Aeroporto: problemi tecnici bloccano il rientro

La Juventus Next Gen ha vissuto un imprevisto spiacevole dopo il match di ieri a Trapani. I giovani calciatori, che avevano appena pareggiato nella loro partita di campionato, si sono trovati costretti a trascorrere la notte all’Aeroporto di Trapani a causa di un guasto tecnico al loro aereo.

Dopo diversi rinvii, la partenza, inizialmente prevista per le 2 del mattino, è stata posticipata fino alle 9, costringendo i ragazzi a dormire a terra nello scalo siciliano. Una situazione sicuramente scomoda, che ha aggiunto un ulteriore capitolo a una giornata già di per sé impegnativa sul campo.

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Lingua blu | Regione Calabria e Asp avviano l’acquisto di 500mila vaccini

A Catanzaro si è tenuta una riunione presieduta da Tommaso Calabrò, dirigente generale del Dipartimento regionale Salute e Welfare, per discutere della problematica della “Lingua Blu”, una malattia che sta colpendo gli allevamenti ovini in Calabria. All’incontro hanno partecipato i dirigenti dei servizi veterinari delle cinque Aziende sanitarie provinciali (ASP) calabresi, il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano, il commissario dell’ASP di Crotone, Antonio Brambilla, e la dirigente generale dell’ASP di Reggio Calabria, Lucia Di Furia.

Durante la riunione, è stato fatto il punto sulle attività già avviate per fronteggiare l’emergenza, e si è delineata la strategia finale per il controllo della malattia, basata su dati aggiornati e su certificazioni sanitarie ufficiali. È stata decisa l’avvio di una campagna di vaccinazione non obbligatoria, ma considerata fondamentale per contenere la diffusione del virus. In questo contesto, il commissario Brambilla ha avviato le procedure per l’acquisto di 500.000 dosi di vaccino.

Parallelamente, è stato predisposto un piano da sottoporre ai ministeri competenti, con il coinvolgimento dell’Istituto Zooprofilattico di Portici. Il Dipartimento regionale all’Agricoltura ha anche previsto misure finanziarie per sostenere economicamente gli allevatori, coprendo i costi per la vaccinazione delle greggi, la disinfestazione degli ovili e lo smaltimento delle carcasse degli animali infetti.

Calabrò ha ribadito l’impegno della Regione Calabria, sotto la guida del presidente Roberto Occhiuto, a supportare le amministrazioni locali e gli allevatori, sottolineando l’importanza di un’azione collaborativa e responsabile da parte di tutti gli attori coinvolti per fronteggiare efficacemente la crisi.

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