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Cronaca

Teheran | Ucciso in un raid Israeliano Ismail Haniyeh, il leader politico di Hamas

La guerra tra Israele e Hamas è giunta al 299° giorno, segnando un’escalation significativa con l’annuncio della morte del leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Haniyeh sarebbe stato ucciso durante un raid israeliano contro la sua residenza a Teheran. Questo episodio ha scatenato reazioni forti da entrambe le parti e ha sollevato ulteriori tensioni regionali.

Raid Israeliano su Beirut

Israele ha esteso le sue operazioni militari anche a Beirut, colpendo una roccaforte di Hezbollah. Secondo i media, nel raid sarebbe stato ucciso Fouad Sukar, considerato il numero due del gruppo estremista. L’IDF ha dichiarato che l’obiettivo era Sukar, ritenuto responsabile di una strage nel Golan e noto per le sue minacce di invasione della Galilea in caso di attacco israeliano al Libano. Tuttavia, fonti di Hezbollah hanno smentito la sua morte, sostenendo che Sukar è sopravvissuto.

Vittime Civili in Libano

Il Ministero della Sanità libanese ha confermato che il raid israeliano ha causato la morte di tre civili e il ferimento di altri 74. Questo attacco ha aggravato ulteriormente la situazione umanitaria nella regione, già pesantemente provata dal conflitto.

Reazioni Internazionali

Gli Stati Uniti hanno ribadito il loro sostegno a Israele ma hanno esortato alla moderazione per evitare un’escalation del conflitto. In una dichiarazione, Washington ha espresso la necessità di evitare un aumento delle ostilità che potrebbe destabilizzare ulteriormente la regione.

Il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, ha condannato l’omicidio di Haniyeh definendolo un “assassinio politico inaccettabile” che porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni. Anche la Turchia ha espresso forte disapprovazione, condannando l’omicidio di Haniyeh e affermando che questo attacco mira ad estendere il conflitto di Gaza a una dimensione regionale.

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Dichiarazioni di Hamas

Abdul Salam Haniyeh, uno dei figli di Ismail Haniyeh, ha dichiarato che “la resistenza non finisce con l’assassinio dei suoi leader”. Ha ribadito l’impegno di Hamas a continuare la lotta fino alla liberazione della Palestina, sottolineando che l’uccisione di suo padre non indebolirà il movimento.

Denunce dell’ONU

L’ONU ha sollevato preoccupazioni riguardo ai trattamenti dei detenuti palestinesi da parte di Israele durante la guerra di Gaza. Volker Turk, capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, ha denunciato l’uso di metodi come il waterboarding e il rilascio di cani sui detenuti, in violazione del diritto internazionale umanitario.

Il conflitto tra Israele e Hamas continua a evolversi, con ripercussioni che si estendono ben oltre i confini di Gaza. La morte di Ismail Haniyeh e le operazioni militari contro Hezbollah a Beirut rappresentano solo gli ultimi sviluppi di una crisi in costante aggravamento. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, consapevole che ogni azione potrebbe innescare una reazione a catena con conseguenze imprevedibili.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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