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Cronaca

Roma | Arrestati i Responsabili dell’Omicidio di Caterina Ciurleo: 2 Giovani in Carcere

Importante svolta nelle indagini sull’omicidio di Caterina Ciurleo, l’81enne rimasta vittima di un colpo di pistola mentre si trovava in auto con un’amica alla periferia di Roma il 24 maggio scorso. La squadra mobile della Questura di Roma, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura capitolina, ha arrestato due giovani: un ventiquattrenne di origini romene e un ventitreenne di origini peruviane.

L’uccisione di Caterina Ciurleo aveva profondamente scosso la comunità romana, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza urbana e nelle periferie. La donna è stata colpita mentre era in macchina con un’amica in via Don Primo Mazzolari, zona Ponte di Nona. Gli occupanti di una Fiat 500 rossa, che hanno affiancato l’auto della vittima percorrendo un tratto della strada contromano, hanno esploso diversi colpi di pistola calibro 9. Uno di questi ha colpito mortalmente l’anziana, che è poi deceduta in ospedale a causa delle ferite riportate.

Le indagini, sin dall’inizio, hanno indicato che Caterina Ciurleo non era il bersaglio dell’agguato. I colpi erano stati diretti verso un’altra auto che si trovava sulla stessa corsia. Tuttavia, le circostanze hanno portato alla tragica morte della donna. L’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza ha fornito elementi decisivi: i video mostrano chiaramente la Fiat 500 rossa affiancarsi alla Smart blu della vittima e poi fuggire rapidamente.

L’acquisizione e l’analisi delle ore di registrazione delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di raccogliere prove sostanziali contro i due sospettati. Gli investigatori della squadra mobile hanno seguito ogni pista, ricostruendo con precisione gli eventi che hanno portato all’omicidio. Nel pomeriggio del 24 luglio, gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due giovani.

L’arresto dei due sospettati rappresenta una tappa fondamentale per la giustizia e per la famiglia di Caterina Ciurleo. Questo episodio, sebbene tragico, ha messo in evidenza la necessità di un’azione costante e determinata delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza nelle aree urbane e periferiche di Roma. La risposta efficace delle autorità dimostra l’impegno nella lotta contro la criminalità e nel mantenimento dell’ordine pubblico.

L’omicidio di Caterina Ciurleo ha lasciato un segno indelebile nella comunità romana. La prontezza e la competenza delle forze dell’ordine nel risolvere il caso e arrestare i colpevoli sono cruciali per ripristinare la fiducia dei cittadini nella sicurezza della loro città. Mentre si attende il processo, Roma continua a riflettere sulla necessità di misure sempre più efficaci per prevenire simili tragedie in futuro.

Cronaca

Grosseto | Fanno saltare postamat a Manciano

Nella notte a San Martino sul Fiora, nel comune di Manciano (Grosseto), un’esplosione ha scosso la tranquillità del paese. Una banda ha fatto saltare il Postamat situato nella piazza centrale, rubando il denaro contenuto all’interno. I carabinieri sono intervenuti subito dopo l’allerta da parte di alcuni cittadini che hanno sentito il boato.

Il vicesindaco Roberto Bulgarini, che risiede nella frazione e si trovava alla Festa delle cantine a Manciano, ha raccontato: “Sono arrivato a San Martino dopo l’episodio. Ringrazio i carabinieri, che sono intervenuti prontamente, così come i funzionari di Poste Italiane, che hanno avviato tutti i controlli necessari. Questo episodio ha colpito profondamente la nostra comunità: il paese ha pochi abitanti e siamo abituati a una vita tranquilla. Ora lavoreremo come Amministrazione per far sì che il servizio del BancoPosta venga ripristinato quanto prima, dato che per molti cittadini anziani è un servizio fondamentale.”

Il sindaco Mirko Morini ha espresso il suo rammarico: “Sono profondamente dispiaciuto per la comunità di San Martino e per i paesi vicini. Ora ci impegneremo per installare un nuovo BancoPosta, un servizio troppo importante per San Martino. Chiederemo la collaborazione delle Poste Italiane per risolvere quanto prima il disagio.”

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Cronaca

Trieste | Cade da 3 metri e batte la testa in un cantiere navale

Un uomo di 69 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro verificatosi ieri pomeriggio a Cervignano (Udine). Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, l’infortunio è avvenuto all’interno di un cantiere navale.

Il 69enne, residente a Cervignano e falegname di professione, stava eseguendo lavori di manutenzione per conto di una ditta esterna quando, per motivi ancora da chiarire, è caduto da una piattaforma elevata a tre metri di altezza, battendo la testa.

Immediatamente soccorso, l’uomo è stato stabilizzato dagli operatori del 118 e poi trasportato in gravi condizioni all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri e il personale dell’azienda sanitaria per le indagini e i rilievi del caso.

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Cronaca

Gagliole | Accoltella genitori, padre e figlio in prognosi riservata

Per l’accoltellamento dei genitori a Gagliole, il 23enne Ivan Zamparini è attualmente piantonato dai carabinieri in ospedale, in stato d’arresto per tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela. Ivan si trova in rianimazione, così come suo padre, Terenzio Zamparini, 65 anni, entrambi all’ospedale di Torrette ad Ancona. Sebbene entrambi siano in prognosi riservata, non sembrerebbero più in pericolo di vita. Il padre è stato sottoposto a un intervento chirurgico per le ferite al torace e all’addome, e l’operazione, avvenuta ieri, sembra essere andata bene, pur con tutte le cautele necessarie.

La madre, Souad Kanane, 60 anni, è ricoverata all’ospedale di Camerino con ferite più lievi. I rilievi nell’abitazione, ancora sotto sequestro dell’autorità giudiziaria, sono in corso. I carabinieri stanno aspettando il recupero dei feriti per raccogliere le loro testimonianze e comprendere le cause dell’aggressione. Le indagini, coordinate dal pm di Macerata Francesco Causi, sono condotte dai militari del Reparto Operativo dei Carabinieri, guidati da Massimiliano Mengasini, e dalla Compagnia di Camerino, sotto il comando del capitano Angelo Faraca.

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