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Attualità

Re Carlo “aggiorna” la flotta di elicotteri e punta sull’ecosostenibilità con gli AugustaWestland

Re Carlo è pronto a sostituire i vecchi elicotteri, ormai in servizio da 15 anni, con modelli più moderni e performanti. Grazie agli ottimi ricavi delle Crown Estates, che hanno raggiunto la cifra record di 1,1 miliardi di sterline, Buckingham Palace investirà anche di più nel campo dell’ecosostenibilità.

Nell’ultimo anno, la famiglia reale ha effettuato oltre 170 viaggi in elicottero e ha annunciato la sostituzione degli obsoleti Sikorsky con due nuovi AgustaWestland AW139. Un portavoce del palazzo ha dichiarato che la famiglia cercherà di utilizzare al massimo i nuovi elicotteri per “sfruttare al meglio il patrimonio” a disposizione.

Già impegnata in progetti di sostenibilità, la monarchia britannica continuerà a investire in questo settore. Il Castello di Windsor ha già installato pannelli solari e due delle Bentley di Stato del re sono state convertite per funzionare a biocarburante. Questi interventi rappresentano solo una parte degli sforzi della corona per ridurre l’impatto ambientale delle sue attività.

La monarchia riceverà un incremento di oltre 45 milioni di sterline, con un aumento del 53% del suo reddito annuo ufficiale, che supererà i 130 milioni di sterline. L’impennata dei profitti delle Crown Estates porterà il Sovereign Grant, finanziato dai contribuenti e che copre gli impegni ufficiali della famiglia reale, a salire da 86,3 milioni di sterline nel 2024/2025 a 132 milioni di sterline nel 2025/2026.

Progetto di Ristrutturazione di Buckingham Palace

L’aumento delle entrate contribuirà anche a finanziare le fasi finali del progetto di ristrutturazione decennale di Buckingham Palace, del valore di 369 milioni di sterline. Il progetto, che è in linea con i tempi e il budget, mira a modernizzare e preservare uno dei simboli più importanti della monarchia britannica.

L’aggiornamento della flotta di elicotteri e l’investimento continuo nell’ecosostenibilità dimostrano l’impegno di Re Carlo e della famiglia reale nel modernizzare le proprie infrastrutture e ridurre l’impatto ambientale. Con l’aumento delle entrate delle Crown Estates, la monarchia britannica è in una posizione solida per finanziare questi ambiziosi progetti, garantendo al contempo la conservazione del patrimonio storico e l’adozione di pratiche più sostenibili.

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Ricordato a Palermo padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 31 anni fa

Ricordato a Palermo, nel 31esimo anniversario della morte, padre Pino Puglisi, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 nel capoluogo siciliano.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello del parroco.
La causa di beatificazione di don Puglisi venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato.
Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.

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Migranti, Meloni “Con Starmer obiettivo lotta a traffico essere umani”

“Il rafforzamento della nostra relazione può essere decisiva per garantire sicurezza e prosperità ai nostri popoli. Oggia abbiamo adottato una dichiarazione congiunta, un documento estremamente importante, contiene degli spunti molti concreti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer. “C’è un dialogo continuo in materia di politica estera e di difesa, su energia, scienza, innovazione, sicurezza e lotta al crimine, contrasto all’immigrazione di massa: è un fenomeno che interessa tutta l’Europa, siamo d’accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di essere umani e farlo unendo di più gli sforzi, lavorando a una maggiore cooperazione e puntando al cuore di questo traffico”, ha aggiunto. “Siamo d’accordo nel non avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione, un’innovazione portata dal governo italiano nella politica di governo di flussi migratori”, ha concluso Meloni.

-Foto: Palazzo Chigi-

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Fallito nuovo attentato a Trump, arrestato e identificato un uomo

L’uomo armato al club di golf in cui stava giocando Donald Trump è stato identificato come Ryan Wesley Routh, di 58 anni. Lo riporta Fox News. Il suo account di Linkedin rivela che ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e che si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Sui social Routh aveva pubblicato post sulla guerra in Ucraina, tentando di reclutare soldati per la causa, fa sapere la Cnn. Una volta arrestato viene interrogato dagli investigatori, secondo i quali l’intenzione era quella di uccidere Trump. Si cerca di capire se si tratti di un “lupo solitario” o qualcuno lo abbia armato.

Donald Trump stava giocando a golf nel suo campo di West Palm beach, Florida, quando il secret service che lo scortava ha notato la canna di un fucile che usciva da un cespuglio vicino a una buca del percorso dove Trump sarebbe dovuto andare da lì a poco. L’agente del secret service che ha notato il fucile ha cominciato a sparare contro. Non è ancora chiaro se l’attentatore sia riuscito a sua volta a sparare. L’uomo è fuggito salendo poi nel suo SUV Nissan nero e riuscendo a dileguarsi. Un testimone lo ha visto salire di corsa sull’auto ed ha dato subito il numero di targa alle autorità. Così la polizia e l’FBI lo hanno fermato in autostrada e arrestato. Trump sta bene.

Al momento dell’arresto, il 58enne non ha opposto resistenza e non era armato. Tra le siepi dove si era appostato sono stati recuperati un’arma “di tipo AK-47”. Il fucile che è stato trovato aveva il telescopio e la distanza in quel momento in cui si trovava Trump era abbastanza vicina per essere colpito.
– foto Ipa –

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