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Attualità

Palermo | Siglato accordo tra Regione e Invitalia per la realizzazione di tre nuovi ospedali

È stato firmato un accordo tra la Regione Siciliana e Invitalia per la realizzazione di quattro importanti progetti ospedalieri a Palermo. L’accordo prevede la costruzione di tre nuovi ospedali: un polo di eccellenza pediatrico, il nuovo Policlinico e l’ospedale Palermo Nord-Polo oncoematologico, oltre alla ristrutturazione del padiglione A dell’ospedale Cervello. L’investimento totale ammonta a 747,7 milioni di euro e rientra nell’accordo tra Stato e Regione Siciliana per l’utilizzo dei fondi ex articolo 20 destinati all’edilizia sanitaria.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha dichiarato: “Il nostro impegno continua per migliorare, innovare e adeguare, sia dal punto di vista impiantistico che strutturale, le strutture sanitarie dell’Isola. Grazie ai fondi statali, tra cui quelli dell’articolo 20 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il nostro obiettivo è costruire un sistema sanitario in grado di rispondere adeguatamente a tutti i bisogni di cura e assistenza dei cittadini. L’accordo odierno garantirà un uso ottimale delle risorse pubbliche, massima efficienza operativa e gestionale, e una rapida realizzazione degli interventi.”

La convenzione, firmata oggi a Palazzo d’Orléans e valida fino a dicembre 2026, prevede che Invitalia supporti la Regione nella realizzazione dei progetti, fornendo attività di Centrale di committenza e supporto tecnico-operativo. Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, ha affermato: “La collaborazione con la Regione Siciliana è importante e continua da tempo, coprendo vari ambiti strategici per lo sviluppo. La nostra Agenzia è uno dei principali attori nell’attuazione delle politiche pubbliche e la Centrale di committenza più qualificata del Paese. Supporteremo la Regione nella gestione delle procedure di gara e accelereremo la realizzazione di questi investimenti. In particolare, il nuovo ospedale pediatrico di Palermo rappresenta un intervento di grande rilevanza.”

Nel dettaglio, i finanziamenti saranno così distribuiti: 120 milioni di euro per la costruzione del nuovo Polo di eccellenza pediatrico, affiliato all’azienda ospedaliera Arnas “Civico-Di Cristina”; 348 milioni di euro per il nuovo Policlinico, che garantirà elevati standard di prestazione in ambienti sicuri e accoglienti per gli operatori e i pazienti; 240 milioni di euro per il nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti “Villa Sofia-Cervello”, destinato a offrire percorsi assistenziali avanzati per prevenzione, diagnosi, cura e follow-up; infine, 39,7 milioni di euro per i lavori di adeguamento e messa a norma del polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale “Cervello” (Padiglione A).

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Ricordato a Palermo padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 31 anni fa

Ricordato a Palermo, nel 31esimo anniversario della morte, padre Pino Puglisi, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 nel capoluogo siciliano.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello del parroco.
La causa di beatificazione di don Puglisi venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato.
Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.

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Migranti, Meloni “Con Starmer obiettivo lotta a traffico essere umani”

“Il rafforzamento della nostra relazione può essere decisiva per garantire sicurezza e prosperità ai nostri popoli. Oggia abbiamo adottato una dichiarazione congiunta, un documento estremamente importante, contiene degli spunti molti concreti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer. “C’è un dialogo continuo in materia di politica estera e di difesa, su energia, scienza, innovazione, sicurezza e lotta al crimine, contrasto all’immigrazione di massa: è un fenomeno che interessa tutta l’Europa, siamo d’accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di essere umani e farlo unendo di più gli sforzi, lavorando a una maggiore cooperazione e puntando al cuore di questo traffico”, ha aggiunto. “Siamo d’accordo nel non avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione, un’innovazione portata dal governo italiano nella politica di governo di flussi migratori”, ha concluso Meloni.

-Foto: Palazzo Chigi-

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Fallito nuovo attentato a Trump, arrestato e identificato un uomo

L’uomo armato al club di golf in cui stava giocando Donald Trump è stato identificato come Ryan Wesley Routh, di 58 anni. Lo riporta Fox News. Il suo account di Linkedin rivela che ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e che si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Sui social Routh aveva pubblicato post sulla guerra in Ucraina, tentando di reclutare soldati per la causa, fa sapere la Cnn. Una volta arrestato viene interrogato dagli investigatori, secondo i quali l’intenzione era quella di uccidere Trump. Si cerca di capire se si tratti di un “lupo solitario” o qualcuno lo abbia armato.

Donald Trump stava giocando a golf nel suo campo di West Palm beach, Florida, quando il secret service che lo scortava ha notato la canna di un fucile che usciva da un cespuglio vicino a una buca del percorso dove Trump sarebbe dovuto andare da lì a poco. L’agente del secret service che ha notato il fucile ha cominciato a sparare contro. Non è ancora chiaro se l’attentatore sia riuscito a sua volta a sparare. L’uomo è fuggito salendo poi nel suo SUV Nissan nero e riuscendo a dileguarsi. Un testimone lo ha visto salire di corsa sull’auto ed ha dato subito il numero di targa alle autorità. Così la polizia e l’FBI lo hanno fermato in autostrada e arrestato. Trump sta bene.

Al momento dell’arresto, il 58enne non ha opposto resistenza e non era armato. Tra le siepi dove si era appostato sono stati recuperati un’arma “di tipo AK-47”. Il fucile che è stato trovato aveva il telescopio e la distanza in quel momento in cui si trovava Trump era abbastanza vicina per essere colpito.
– foto Ipa –

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