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Cronaca

Catania | Prodotti scaduti e irregolarita’ amministrative, sanzioni per un bar di pedara

Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Catania hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di 5.000 euro a un bar ristorante situato nel centro di Pedara, a seguito di una serie di controlli mirati a garantire il rispetto delle normative sulla somministrazione di alimenti e bevande.

L’attività istruttoria ha rivelato un irregolare ampliamento dell’area di somministrazione al pubblico. Il locale aveva esteso l’area per circa 50 mq, allestendo un gazebo in legno con tredici tavolini e trenta sedie su un’area esterna privata adiacente al bar, senza le necessarie autorizzazioni.

I controlli sono stati effettuati in collaborazione con l’Asp Igiene Pubblica e l’Asp Veterinaria. Tra le violazioni riscontrate vi erano la mancanza di attestati di formazione alimentarista per tutti i dipendenti, un manuale H.A.C.C.P inadeguato e il mancato aggiornamento delle schede di monitoraggio. Queste irregolarità hanno comportato una sanzione di 2.000 euro. Un’ulteriore sanzione di 1.000 euro è stata inflitta per inconvenienti igienico-sanitari e strutturali.

Le verifiche si sono estese anche alla conservazione dei prodotti alimentari. Gli agenti hanno riscontrato diverse irregolarità, tra cui la presenza di prodotti scaduti, conservati sottovuoto e congelati in una struttura non autorizzata e non conforme alle procedure di conservazione previste dalla legge. A seguito di queste scoperte, i prodotti sono stati posti sotto sequestro amministrativo, e le relative sanzioni saranno notificate successivamente.

DIRITTO DI REPLICA

Riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

In merito agli articoli apparsi ieri 19 luglio 2024 su alcuni siti e/o pagine dedicate ai fatti di cronaca locali, la direzione del Caffè Mazzella di Pedara rileva le imprecisioni e l’inattendibilità delle notizie apparse sulle anzidette pagine.

In particolare si precisa che i normali controlli all’interno dei locali della nostra azienda sono stati effettuati in data 12 giugno 2024, mentre gli articoli di cui si parla sono stati messi “in rete” solamente ieri, a distanza di 30 giorni.

Sarebbe stato molto importante che gli autori di questi “articoli” avessero riferito con altrettanta enfasi i giusti dettagli, ciò per correttezza, poiché, quanto si parla di “carenze igienico-sanitarie” è legittimo far sapere ai propri clienti di cosa si stia parlando, proprio per non incorrere in mistificazioni e strumentalizzazioni.

Ci teniamo anche a precisare che la nostra attività non ha mai avuto inflitti giorni di chiusura, sanzione che viene applicata ogni qual volta i locali controllati risultano realmente sprovvisti dei requisiti igienico sanitari di legge, o con prodotti alimentari non idonei al consumo.

Nella nostra attività – impegnata da più di un decennio nella produzione di pasticceria, gelateria, tavola calda, pizzeria, ristorante – a seguito dei predetti controlli (che si ribadisce essere controlli di normale amministrazione per tutte le attività che somministrano cibi e bevande) sono state rinvenute  due bistecche di manzo sottovuoto che riportavano la data del giorno prima come scadenza (ovvero dell’11 giugno 2024, ed i controlli sono avvenuti, come detto, alle ore 9:30 circa del mattino del 12 giugno 2024). Tale prodotto non sarebbe stato destinato al consumo (poiché facente parte del menù serale di cui ogni pomeriggio viene sistemata ed organizzata la linea lavorativa organizzata dai nostri chef serali), ma era già stato posto in riserva per il ritiro da parte della stessa azienda produttrice, che, come noto, avviene nelle 24 ore successive alla scadenza stessa. Nient’altro è stato eccepito sulle centinaia di prodotti alimentari presenti in azienda, sia a breve che a lunga scadenza ed in particolare su alcuni alimenti che la nostra azienda conserva sottovuoto con abbattitori, congelatori ad hoc e celle frigorifere certificate dalla legge e dalle norme di controllo HACCP per la somministrazione di alimenti, che prevedono l’abbattimento tra i -10°e i -30°. Alcune nostre attrezzature – come la macchina del sottovuoto e conseguente abbattitore di temperatura – non sono obbligatorie per legge (infatti non tutti i locali le usano per gli elevati costi di acquisto e manutenzione) ma la nostra azienda utilizza da anni a garanzia della qualità dei prodotti offerti ai nostri clienti.

In sede di controllo è stato accertato che un paio di dipendenti (stagionali) sono stati trovati sprovvisti degli attestati formazione alimentare essendo nel loro periodo di prova in quanto per lo più lavoratori stagionali e iniziati al corso di formazione, come risulta dalle scritture aziendali. Tutti i restanti addetti aziendali, sono risultati in regola ed in possesso di tutti i requisiti di legge (come giusto che sia). Inoltre il personale amministrativo ha rinvenuto in cucina in prossimità dei forni n. 10 piastrelle di colore bianco lineate, danneggiate di sicuro a causa delle alte temperature costanti dei forni (240 gradi centigradi), che sono già state sostituite e rimosse nell’immediatezza dei controlli su oltre 300 mq. di attività, e, sempre in cucina, uno scolorimento della pittura bianca del tetto in prossimità della cappa di aspirazione dei fumi dei forni e delle friggitrici dovuta alla normale produzione di vapore degli stessi macchinari, anche questo ripristinato nell’immediatezza dei controlli, e fra le finestre una zanzariera da sistemare avente uno strappo. Ciò, come detto, per correttezza, poiché, quanto si parla di “carenze igienico-sanitarie” è legittimo far sapere ai propri clienti di cosa si stia parlando, proprio per non incorrere in mistificazioni e strumentalizzazioni.

Per ciò che concerne il presunto ampliamento non ideono delle aree esterne (dehors o gazebo), si precisa che i tavoli sorgono sulle aree di regolare pertinenza del locale e sulle presunte irregolarità stiamo valutando se opporci nelle sedi opportune sul tema in questione o se compiere eventuali adempimenti da svolgere in tal senso.

Il diritto all’informazione deve essere garantito tanto quanto il diritto alla verità che solo chi fa giornalismo in maniera professionale riesce ad assicurare, tutto il resto, ed in particolare chi diffonde notizie parziali o manipolate ad arte, magari per ottenere un po’ di popolarità, è contrario ai principi della nostra azienda e troverà la nostra più ferma opposizione nelle competenti sedi.

Il Caffè Mazzella ringrazia tutte le persone/clienti che hanno testimoniato la loro fiducia nei confronti dell’Azienda, dissociandosi in maniera ferma e netta dallo sciacallaggio mediatico di alcuni soggetti che, su questa vicenda, stanno vivendo il loro momento di gloria o per lo meno la necessità di fare clickbait per incrementare i propri profitti. 

Il cibo è salute e teniamo al benessere dei nostri clienti, nonché dei momenti di spensieratezza e giovialità offerti ai nostri clienti una volta varcato il nostro uscio aziendale“.

Cronaca

Pordenone | Lesioni aggravate ai danni della ex fidanzata, arrestato 30enne

La mattina del 15 settembre, la Polizia di Stato di Pordenone ha arrestato un uomo di 30 anni con l’accusa di lesioni aggravate ai danni della sua ex compagna. Nonostante fosse già destinatario di un ammonimento emesso dal Questore di Pordenone, il trentenne ha atteso la donna sotto casa, al suo rientro da una serata trascorsa con amici, per poi aggredirla fisicamente.

La segnalazione dell’aggressione è giunta al numero di emergenza 112, e gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti rapidamente sul luogo. Al loro arrivo, hanno trovato l’uomo visibilmente alterato e con tracce di sangue sugli abiti, mentre la vittima presentava gravi lesioni al volto, tumefatto e sanguinante. Considerata la gravità della situazione, è stato richiesto l’intervento immediato del personale sanitario, che ha trasportato la donna al pronto soccorso per le cure necessarie.

Dopo aver identificato l’aggressore, la Polizia lo ha arrestato con l’accusa di lesioni aggravate. Successivamente, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori decisioni da parte della Procura di Pordenone. La vittima, invece, è stata ricoverata in ospedale, dove le è stata assegnata una prognosi di trenta giorni per il recupero delle gravi ferite subite.

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Cronaca

Rieti | Arrestato cittadino albanese per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile della Questura di Rieti ha arrestato un cittadino albanese accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è scaturita da alcune segnalazioni, tra cui una ricevuta tramite l’applicazione “YouPol” della Polizia di Stato, che indicavano attività sospette in un’area verde del quartiere Borgo, legate a un giovane straniero.

Gli agenti, dopo aver condotto osservazioni mirate con appostamenti e pedinamenti, hanno individuato un ragazzo che si aggirava con fare sospetto all’interno del parco. Durante la sorveglianza, il giovane ha avuto un breve contatto con il conducente di un’auto che si è allontanata rapidamente. Successivamente, il sospetto è stato visto maneggiare qualcosa all’interno di alcune siepi del parco, attirando ulteriormente l’attenzione degli investigatori.

La Polizia è intervenuta bloccando l’uomo, identificato come un cittadino albanese con precedenti per reati legati a stupefacenti e al patrimonio. Durante la perquisizione, sono stati trovati oltre 2.000 euro in contanti, due cellulari e ritagli di cellophane. Gli agenti hanno poi controllato la zona delle siepi, dove hanno rinvenuto un pacchetto di sigarette contenente oltre 10 grammi di cocaina suddivisi in 18 dosi, confezionate nello stesso tipo di cellophane. Ulteriori controlli presso la camera d’albergo in cui l’uomo risiedeva a Rieti hanno portato al sequestro di un altro smartphone, attraverso cui è stato possibile risalire a un tossicodipendente locale appena rifornito di droga dal sospetto.

Il giovane è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto, ma ha disposto la sua liberazione in attesa del processo. Tuttavia, il Questore di Rieti, considerando la pericolosità dell’uomo, che entrava in Italia periodicamente senza una fissa dimora né un’attività lavorativa lecita, ha richiesto al Prefetto l’emissione di un provvedimento di espulsione. L’uomo è stato accompagnato coattivamente nel suo Paese d’origine dagli agenti della Questura di Rieti, in esecuzione del decreto di espulsione.

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Cronaca

Ancona | Detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, arrestato

Nel primo pomeriggio di sabato 14 settembre, la Squadra Mobile di Ancona ha arrestato un giovane di 25 anni, residente in città, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato durante un’operazione mirata a contrastare il traffico di droga nella zona.

L’attività investigativa condotta dalla Polizia ha rivelato che il giovane utilizzava servizi di spedizione per acquistare hashish online e distribuirlo ad Ancona. Gli agenti della Squadra Mobile, dopo aver monitorato l’indagato e svolto numerosi accertamenti, hanno individuato il punto di ritiro di un pacco contenente quasi due etti di hashish.

Dopo aver ritirato il pacco, il 25enne è stato seguito dai poliziotti mentre si dirigeva verso la sua auto. All’atto del fermo, i poliziotti hanno eseguito una perquisizione sul posto, rinvenendo due panetti di hashish imballati e contrassegnati da un marchio distintivo. Successivamente, durante una perquisizione domiciliare, sono stati trovati ulteriori involucro di hashish e una quantità significativa di materiale per il confezionamento e la pesatura della droga. Inoltre, sono stati rinvenuti residui di buste postali simili a quelle usate per spedire la droga, suggerendo una notevole attività di spaccio da parte del giovane.

Il Sostituto Procuratore di Turno presso la Procura della Repubblica di Ancona ha disposto che l’indagato fosse posto agli arresti domiciliari in attesa dell’ulteriore sviluppo dell’inchiesta. Il giovane resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre le indagini proseguono per chiarire l’estensione della sua rete di spaccio e identificare eventuali complici.

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