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Cronaca

Bari | Ospedale Covid, 10 indagati per corruzione e falso VIDEO

La Guardia di Finanza di Bari sta procedendo con la notifica di un avviso di conclusione delle indagini a dieci persone nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Bari sulla costruzione dell’ospedale Covid a Bari e su oltre 250 procedure ad evidenza pubblica per un valore di circa 100 milioni di euro.

Gli indagati sono accusati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, peculato, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e turbata libertà degli incanti.

Secondo le indagini, riguardo all’ospedale Covid nella fiera di Bari con un valore a base d’asta di circa 9,6 milioni di euro, l’ex dirigente della protezione civile Mario Lerario e l’ex responsabile unico del procedimento Antonio Mercurio avrebbero condizionato la selezione del contraente attraverso mezzi fraudolenti. In particolare, avrebbero inserito un algoritmo nella lettera di invito trasmessa a 6 ditte, algoritmo non documentato negli atti ufficiali, per calcolare il punteggio dell’offerta economica, il quale avrebbe drasticamente ridotto l’importanza del prezzo nella formazione della graduatoria d’asta. Secondo i consulenti tecnici della Procura, questo ha portato a un significativo alteramento dei risultati a favore dell’impresa preferita dai due imputati. Inoltre, la Guardia di Finanza ha evidenziato che Lerario e Mercurio si trovavano in una situazione di incompatibilità in quanto presidente e membro della commissione di gara.

Mario Lerario fu arrestato in flagranza nel dicembre 2021 per aver accettato tangenti in cambio di appalti. La Corte d’Appello di Bari ha recentemente ridotto la sua condanna da 5 anni e 4 mesi a 4 anni e 4 mesi di reclusione.

Cronaca

Padova | Sospesa la licenza di un locale in Galleria Tito Livio per motivi di sicurezza

Nella serata di sabato 21 settembre, la Squadra Amministrativa della Questura di Padova, insieme al personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha notificato un provvedimento di sospensione della licenza per un esercizio pubblico situato in Galleria Tito Livio. La sospensione, della durata di 60 giorni, è stata firmata dal Questore di Padova, Marco Odorisio, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).

Il provvedimento si è reso necessario per prevenire ulteriori episodi di pericolosità sociale all’interno del locale, dove si erano verificate condotte illecite. Nella sera di venerdì 20 settembre, infatti, una violenta lite tra due uomini era sfociata in un’aggressione con arma da taglio. Un dipendente del bar si era presentato in Questura denunciando di essere stato ferito alle braccia durante la colluttazione con un conoscente. Gli agenti intervenuti sul posto hanno confermato l’accaduto e sequestrato un coltello con una lama di 13 cm.

Entrambi i protagonisti della lite sono stati identificati: il dipendente, un 51enne romano con numerosi precedenti penali, è stato denunciato per lesioni aggravate; l’altro uomo, un 32enne padovano con precedenti per spaccio e lesioni personali, ha riportato ferite lievi ed è stato trasportato al pronto soccorso.

A causa della gravità dell’episodio e della presenza di altri individui con precedenti penali nel locale, è stato disposto il provvedimento di chiusura per garantire la sicurezza pubblica.

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Campania

Napoli | Arrestato 38enne tunisino per spaccio di cocaina

La scorsa notte, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante un servizio di pattugliamento, hanno notato un sospetto scambio in piazza San Francesco di Paola, dove un uomo ha consegnato qualcosa in cambio di una banconota a un altro individuo.

Intervenuti prontamente, i poliziotti hanno fermato entrambi i soggetti. Il venditore, un 38enne tunisino con precedenti penali, è stato trovato in possesso di 28 involucri contenenti cocaina per un totale di circa 4 grammi e 115 euro in contanti, suddivisi in banconote di diverso taglio, provento dell’attività illecita. L’acquirente, invece, aveva con sé la dose appena acquistata.

Il 38enne è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre l’acquirente è stato sanzionato amministrativamente per detenzione di droga per uso personale.

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Cronaca

Tragedia a Molfetta: Rammarico e Cordoglio per la morte della 19enne Antonella Lopez

Una notte di sangue ha colpito Molfetta (Bari) con la tragica morte di Antonella Lopez, una ragazza di 19 anni, uccisa da colpi di arma da fuoco durante una rissa all’esterno del locale Bahia Beach. La giovane, originaria del quartiere San Girolamo a Bari, è deceduta per shock emorragico dopo essere stata colpita da un proiettile che ha penetrato la sua clavicola, raggiungendo la giugulare.

Tre persone sono rimaste ferite nell’incidente, una delle quali si trova in condizioni gravi e attualmente ricoverata al Policlinico di Bari. Gli investigatori, coordinati dalla Procura antimafia, stanno esaminando un possibile collegamento con conflitti tra clan mafiosi, data la natura violenta dell’episodio.

I social di Antonella si sono riempiti di messaggi di cordoglio e ricordi da parte di amici e familiari, che la descrivono come una persona speciale. “Eri la mia collega preferita, sorella mia” e “Impossibile morire così nel 2024”, scrivono in molti, testimoniando il dolore per la perdita.

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha espresso il suo profondo rammarico per l’accaduto, sottolineando la necessità di riflessione e responsabilità collettiva di fronte all’aumento della violenza, specialmente in luoghi frequentati da giovani. “Spero che gli autori di questa tragedia vengano assicurati alla giustizia”, ha dichiarato, richiamando l’attenzione sulla gravità della situazione.

L’episodio segna un ulteriore capitolo triste nella lotta contro la violenza giovanile e la criminalità organizzata, evidenziando la necessità di interventi mirati per proteggere le comunità.

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