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Curiosità

LO SAI CHE… i francesi inventarono il bidet?

Il bidet è un dispositivo sanitario originariamente inventato in Francia, probabilmente nel Medioevo, sebbene versioni primitive fossero già presenti nell’Antica Roma. Tuttavia, nonostante sia stato ideato in Francia, il bidet ha avuto una diffusione limitata nel Paese stesso, soprattutto dopo il suo primo utilizzo nelle case alto-borghesi e nobiliari tra il XVII e il XVIII secolo. Questa scarsa adozione si è accentuata nel corso del tempo per diversi motivi.

Uno dei motivi principali è legato a credenze culturali e sociali diffuse in quei tempi. In Francia, il bidet divenne associato inizialmente all’uso nelle case di tolleranza come strumento di igiene intima, legato a pratiche sessuali, e questo ha contribuito a una percezione negativa dell’apparecchio, specialmente dal punto di vista morale e religioso. Inoltre, durante il XVIII secolo, c’era la convinzione diffusa che l’acqua potesse trasmettere malattie, il che scoraggiava l’uso dell’acqua per scopi igienici.

Contrariamente alla Francia, in Italia il bidet ha trovato maggiore accoglienza e oggi è obbligatorio per legge avere almeno un bidet o un apparecchio igienico sostitutivo nelle abitazioni. Questo obbligo è stato istituito per motivi igienico-sanitari e riflette un’impostazione culturale diversa rispetto a quella francese.

Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, con il boom economico e il miglioramento delle condizioni sanitarie, il bidet ha cominciato a diffondersi in modo più ampio anche in altri Paesi del Mediterraneo come Spagna, Grecia e Portogallo. Tuttavia, in Francia, l’uso del bidet ha continuato a diminuire, soprattutto nelle aree urbane dove lo spazio e le considerazioni economiche hanno giocato un ruolo determinante nella preferenza per soluzioni più compatte e funzionali.

Oggi, sebbene l’uso del bidet in Francia sia meno diffuso rispetto a Paesi come l’Italia, resta comunque più comune rispetto ad altre nazioni come Regno Unito, Germania e Stati Uniti, dove il bidet è ancora poco conosciuto o raramente utilizzato.

Curiosità

SAI CHE… Uno studio giapponese svela che colore vestirsi per avere meno caldo

Secondo uno studio condotto dal ricercatore giapponese Toshiaki Ichinose dell’Istituto nazionale giapponese per gli studi ambientali di Tsukuba, il colore meno indicato da indossare d’estate non è il nero, come comunemente si crede, ma il verde scuro. Questo colore, infatti, assorbe leggermente di più la radiazione infrarossa rispetto al nero, che invece assorbe circa il 86% degli infrarossi. Il verde scuro, invece, assorbe circa l’87% di questa radiazione, rendendolo uno dei peggiori per mantenere il fresco durante le giornate calde.

Lo studio ha rivelato che i colori più riflettenti, e quindi più adatti per resistere al calore, sono il bianco e il giallo. Questi colori riflettono intorno ai 30 gradi Celsius di radiazione solare, mentre altre sfumature di colore come il grigio, il rosso, il blu e il viola seguono in termini di capacità di rimanere freschi.

Nel corso dell’esperimento, Ichinose ha esaminato nove polo di colori diversi esposte al sole estivo per 5 minuti. Misurando la temperatura superficiale dei tessuti con una fotocamera termografica, ha confermato che il bianco si è mantenuto il più fresco, seguito dal giallo, grigio, rosso, e via dicendo fino al verde scuro e al nero, che sono risultati i più caldi.

Questi risultati indicano che la scelta del colore degli indumenti può influenzare significativamente la temperatura corporea durante le giornate calde. Per ridurre l’assorbimento di calore, Ichinose raccomanda di optare per indumenti bianchi, gialli, grigi e rossi, evitando invece quelli neri, verdi scuri e altre sfumature che riflettono meno la radiazione solare.

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Attualità

SAI CHE…Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono le zanzare?

È una di quelle statistiche che fanno sempre colpo: gli animali che uccidono più persone ogni anno non sono squali, orsi o lupi, ma le zanzare. Non perché le loro punture siano pericolose di per sé (al massimo un po’ fastidiose), ma a causa delle gravi malattie che possono trasmettere.

Con il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, le zanzare trovano sempre più spazio per espandersi. Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Climate Change and Health ha cercato di prevedere l’espansione degli habitat di nove diverse specie di zanzare portatrici di malattie. Il risultato? Nei prossimi anni, molti Paesi finora “tranquilli” potrebbero trovarsi invasi da questi insetti e dalle patologie che trasmettono.

Il modello sviluppato dal team del Los Alamos National Laboratory, in New Mexico, prefigura una situazione potenzialmente esplosiva nei prossimi decenni: l’aumento delle temperature porterà le nove specie studiate a espandere il loro areale o, nella migliore delle ipotesi, a spostarlo altrove.

Le zanzare prosperano al caldo e stanno già migrando verso aree che fino a ora erano troppo fredde per loro. Questa espansione le sta portando verso i Poli, mentre le zone equatoriali potrebbero diventare troppo calde per loro (sembra una buona notizia, ma una zona troppo calda per una zanzara lo è anche per gli umani che ci vivono).

Lo studio sulle nove specie, appartenenti ai generi più diffusi e pericolosi per la salute umana, Culex e Aedes, indica che sei di queste specie allargheranno il loro habitat, colonizzando nuove aree senza abbandonare quelle attuali. Due specie dovrebbero invece traslocare, spostandosi verso nord o sud, mentre in un solo caso l’habitat rimarrà sostanzialmente invariato.

Le malattie gravi trasmesse dalle zanzare, come la dengue, la chikungunya, la febbre West Nile e la Zika, rendono cruciale sapere dove vivranno questi insetti nei prossimi decenni per poter attuare efficaci misure di prevenzione.

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Curiosità

SAI CHE…la FIAT Topolino si può acquistare anche da Unieuro?

Fiat ha lanciato la Fiat Topolino Dolcevita, un’innovativa soluzione di micro-mobilità progettata per rispondere alle esigenze moderne di mobilità urbana e costiera. Con 20 punti vendita Unieuro selezionati in Italia, la Fiat Topolino Dolcevita sarà protagonista di una nuova esperienza di acquisto e di vita estiva.

La Fiat Topolino Dolcevita è stata scelta per essere esposta in 20 punti vendita Unieuro in Italia, selezionati per le loro dimensioni e la vicinanza alle grandi città. Questi punti vendita offriranno ai clienti l’opportunità di scoprire da vicino la Topolino e di ordinare tutti gli accessori coordinati per vivere al meglio l’esperienza estiva.

Disegnata dal Centro Stile Fiat di Torino, la Fiat Topolino Dolcevita è caratterizzata da un design accattivante e dalla tecnologia 100% elettrica, rendendola ideale per la guida urbana grazie alle sue dimensioni compatte. Con una lunghezza di soli 2,53 metri e una batteria da 5,4 kWh, offre un’autonomia fino a 75 km con una velocità massima di 45 km/h.

Fiat offre ai clienti un’esperienza di acquisto completamente digitale attraverso le principali piattaforme di e-commerce, con la possibilità di monitorare ogni fase dell’ordine e della consegna. È prevista la consegna a domicilio o presso la concessionaria più vicina, assicurando massima convenienza e trasparenza nel processo di acquisto.

La Fiat Topolino Dolcevita è disponibile in versione aperta e chiusa, entrambe caratterizzate dal design unico e da accessori opzionali come borse portaoggetti, ventilatori USB e altoparlanti Bluetooth. Il prezzo di listino parte da 9.890,00 euro, con la possibilità di optare per un leasing a 48 mesi a partire da 39,00 euro al mese tramite Stellantis Financial Service.

Con la Fiat Topolino Dolcevita, Fiat si propone di offrire una soluzione di mobilità urbana e costiera che combina stile, sostenibilità e praticità. Ideale per i giovani e per chi è attento all’ambiente, la Topolino rappresenta una scelta innovativa per chi desidera muoversi con agilità e stile nelle città italiane e lungo le coste.

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