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Il Real Madrid è il vincitore della Champions League 2023-2024

Il Real Madrid di Carlo Ancelotti trionfa nella finale di Champions League a Wembley grazie alle reti di Carvajal e Vinicius. Per il tecnico italiano, questo è il 29º trofeo da allenatore.

Ancora una volta, Ancelotti e i Galacticos raggiungono la vetta dell’Europa. Il Real Madrid conquista la Champions League 2023-2024 battendo il Borussia Dortmund 2-0 nella finale disputata nello splendido scenario di Wembley. In una partita molto combattuta, gli spagnoli prevalgono nei minuti finali grazie alle reti di Carvajal al 74′ e di Vinicius all’83’. Questo segna la 15ª Champions League nella storia del Real Madrid. Carlo Ancelotti, allenatore dei campioni di Spagna, solleva il trofeo per la quinta volta nella sua carriera.

Un’immensa soddisfazione per il tecnico italiano, che raggiunge quota 29 trofei da allenatore. Con il Real, Ancelotti ha conquistato 3 Champions League, 2 Supercoppe di Spagna, 2 Liga, 2 Mondiali per Club, 2 Supercoppe Europee, e 2 Coppe del Re. Inoltre, con il Milan ha vinto 2 Champions, 2 Supercoppe Europee, uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Intercontinentale. Al Chelsea, ha aggiunto una Community Shield, una Premier League e una FA Cup. In Germania, ha vinto due Supercoppe e una Bundesliga con il Bayern, e in Francia, una Ligue 1 con il PSG e una Coppa Intertoto con la Juventus. “È una sensazione bellissima,” ha commentato Ancelotti, “ma non è importante la quantità dei trofei vinti, quanto vivere queste serate. Sembra un sogno questo secondo capitolo al Real Madrid, spero di non svegliarmi. Anche Florentino Perez era molto felice; è la chiave di tutto questo. Tanti complimenti a lui che ha superato Bernabeu per numero di Champions vinte.”

Real Madrid-Borussia Dortmund: la finale

Appena iniziata la partita, tre tifosi invadono pacificamente il campo, con due che lasciano autonomamente e uno bloccato dalla sicurezza. Dopo due minuti, il match riprende. Al 6′, Sabitzer tenta la prima iniziativa, scappando con la palla e crossando dalla destra, ma Rudiger intercetta di testa e libera. Al 12′, un pregevole scambio tra Bellingham e Valverde termina con un sinistro altissimo dell’uruguaiano. Due minuti dopo, Schlotterbeck lancia Fullkrug che serve Brandt, ma il tiro è fuori. Poco dopo il quarto d’ora, Vinicius prova ma il suo sinistro è impreciso. Al 21′, Hummels trova Adeyemi libero, ma il tedesco si allarga troppo, permettendo il salvataggio di Nacho.

Il Borussia Dortmund attacca nuovamente al 23′, con Sancho che serve Fullkrug il cui tiro colpisce il palo. Al 27′, Vinicius cerca Bellingham in area, ma Schlotterbeck anticipa. Adeyemi prova un tiro di sinistro, respinto da Courtois, e Fullkrug di testa non impensierisce il portiere. Al 35′, Vinicius riceve un giallo per un fallo su Kobel. Poco dopo, Schlotterbeck viene ammonito per proteste. Al 41′, Sabitzer calcia da distanza, ma Courtois respinge. Prima della fine del primo tempo, Sabitzer riceve un altro giallo per proteste e, dopo 4 minuti di recupero, si chiude una frazione dove il Real non ha mai tirato in porta.

Al 4′ della ripresa, Kroos va vicino al gol su punizione, ma Kobel devia in corner. Dal calcio d’angolo, Carvajal manda di poco alto di testa. Al 12′, Carvajal tenta un tiro col destro, ma Maatsen smorza e Kobel para facilmente. Al 18′, Brandt serve Adeyemi che crossa per Fullkrug, ma Courtois respinge il colpo di testa. Al 20′, Rodrygo sfugge a Maatsen e cerca il rasoterra al centro, ma Schlotterbeck chiude. Poco dopo, Kroos crossa per Vinicius, ma la palla va fuori. Al 24′, Vinicius crossa dalla sinistra, ma Kobel sfiora e la palla termina fuori.

Al 28′, Vinicius supera Ryerson, ma Hummels chiude in corner. Un minuto dopo, il Real trova il gol: Kroos crossa per Carvajal che di testa segna. La partita si mette in discesa per il Real Madrid. Al 32′, Camavinga serve Bellingham, ma Schlotterbeck devia. Al 35′, Kroos ci prova su calcio piazzato, ma Kobel para. Al 37′, Nacho sfiora il gol di testa, ma Kobel devia. Al 38′, Vinicius raddoppia su assist di Bellingham, con un diagonale vincente.

Due minuti dopo, Kroos esce e viene sostituito da Modric, che ha appena rinnovato con il Real. Entra anche Joselu per Bellingham. Al 42′, un gol di Fullkrug su assist di Malen viene annullato per fuorigioco. Dopo 5 minuti di recupero, l’arbitro sloveno Vincic decreta la fine del match e può scattare la festa madrilena.

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L’Argentina guida sempre il ranking Fifa, Italia decima

Nessuna variazione nella Top Ten del ranking Fifa pubblicato oggi. Le sconfitte rimediate rispettivamente contro Colombia e Italia non hanno influito sulle posizioni di Argentina e Francia, che si confermano al primo e secondo posto. Alle loro spalle Spagna e Inghilterra, con Brasile e Belgio che occupano la quinta e sesta piazza. A seguire ci sono Olanda, Portogallo, Colombia e Italia, che rispetto allo scorso luglio conserva dunque la decima casella. Andando oltre le prime 15, i salti più importanti li hanno fatti Egitto (31°), Costa d’Avorio (33°), Tunisia (36°) e Algeria (41°) che hanno scalato cinque posizioni, addirittura sei per la Grecia (48°). Il prossimo ranking Fifa sarà pubblicato il 24 ottobre. Queste le prime 10 posizioni:

1. Argentina 1889.02 punti (–)
2. Francia 1851.92 (–)
3. Spagna 1836.42 (–)
4. Inghilterra 1817.28 (–)
5. Brasile 1772.02 (–)
6. Belgio 1768.14 (–)
7. Olanda 1759.95 (–)
8. Portogallo 1752.14 (–)
9. Colombia 1738.72 (–)
10. ITALIA 1726.31 (–)

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gp Emilia-Romagna, Bagnaia “Misano 2 più competitiva”

“Proverò a fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ il mio centesimo gran premio e, in caso di primo posto, per la Ducati arriverà anche il centesimo successo in MotoGP. Conosciamo già il setup e quali gomme usare, ma la competitività sarà maggiore rispetto all’ultima volta”. Queste le parole di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), nel corso della conferenza stampa piloti del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano.

“Già due settimane fa qui a Misano ho provato a vincere, ma non ci sono riuscito nè nella Sprint nè nella gara lunga. Prima Martin, poi Marquez sono stati per me troppo veloci. Nella gara lunga, però, quando ho visto Martin rientrare ho capito che avrei potuto fare parecchi punti”. Il pilota campione del mondo ha poi continuato: “Ora tra me e Martin ci sono sette punti di distacco. La nostra esperienza ci dà la giusta motivazione e la capacità per reggere la pressione. Il campionato certamente si deciderà a Valencia. Rispetto allo scorso anno mi sento fisicamente più preparato”.

Infine, Bagnaia ha commentato i fischi rivolti a Marquez due settimane fa a Misano: “Gli haters ci saranno sempre. Situazioni di questo tipo non succedono solo in Italia. Anch’io a Barcellona sono stato fischiato. E’ proprio una mancanza di rispetto, perchè noi piloti diamo sempre il massimo in pista. Il nostro sport vorrei che fosse più pulito”.
– Foto Ipa Agency –

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

“Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari.

A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti.

Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –

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