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Cronaca

Bologna | Arrestato imprenditore e sequestrati beni per 2 milioni di euro

Nella mattinata odierna, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e con il supporto dei militari dei Comandi Provinciali di Lecco, Salerno e Verona, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare personale in carcere e reale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna.

In corso sono anche le perquisizioni in varie località delle province di Bologna, Lecco, Verona, Modena e Salerno.

Il destinatario del provvedimento cautelare è un imprenditore originario della provincia di Salerno e residente a Bologna, accusato di diversi reati insieme ad altre 15 persone coinvolte nelle indagini.

Sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna e il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, le indagini hanno permesso di delineare un intricato sistema di società e ditte individuali, principalmente nel settore della ristorazione, formalmente intestate a prestanome ma effettivamente controllate dall’imprenditore destinatario della misura cautelare.

Il principale indagato, già noto per precedenti penali e misure preventive, incluso il regime di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza emesso dal Tribunale di Nocera Inferiore (SA) per sospetto coinvolgimento in organizzazioni criminali di stampo camorristico, avrebbe occultato beni e vantaggi economici intestandoli a familiari e complici per sfuggire alla legislazione antimafia.

Le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna hanno evidenziato diverse violazioni, tra cui il trasferimento fraudolento di fondi, illecite percezioni di finanziamenti pubblici, casi di usura ed estorsione ai danni di individui in difficoltà economica.

Al fine di garantire l’efficacia dell’operazione, è stato confiscato un patrimonio improporzionato rispetto alle dichiarate fonti di reddito degli indagati, comprendente quote sociali, attività aziendali, immobili e altri asset per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. Tra i beni sottoposti a sequestro vi sono anche i proventi derivanti dall’affitto di un’attività di pizzeria e asporto situata nel centro di Bologna.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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