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Cronaca

Attacco hacker a Synlab: finiti nel dark web i dati sanitari di migliaia di italiani

Un gruppo di cybercriminali ha reso pubblici online i dati sanitari e le informazioni personali di molte migliaia di pazienti italiani che si erano rivolti ai laboratori della divisione italiana di Synlab, una delle principali aziende sanitarie private d’Europa. Questo dopo che l’azienda è stata vittima di un attacco informatico il 18 aprile scorso.

I 380 laboratori di Synlab sono distribuiti in otto regioni italiane – Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Campania e Toscana – dove ogni anno vengono effettuati 35 milioni di esami, tra prelievi del sangue, check-up e test prenatali.

I dati dei referti dei pazienti, almeno di migliaia di persone, sono stati rubati per estorcere un riscatto: in caso di rifiuto di pagamento, il gruppo di criminali informatici ha deciso di pubblicare i dati sul dark web.

Synlab Italia ha confermato l’attacco hacker tramite un post sul proprio sito ufficiale. “In seguito alla pubblicazione dei dati da parte dell’organizzazione cybercriminale – si legge – SYNLAB si è attivata per analizzare e identificare i dati oggetto di pubblicazione, coinvolgendo anche fornitori specializzati del settore. Date le complessità nel reperire l’intero dataset attraverso il dark web, l’attività potrebbe richiedere del tempo. SYNLAB sta lavorando per individuare differenti strategie volte ad accelerare queste operazioni.”

L’azienda sta invitando i propri clienti a valutare attentamente qualsiasi e-mail, SMS, messaggio o telefonata che richieda dati personali, verificando l’affidabilità del richiedente. Chi ha effettuato esami nei laboratori di Synlab negli ultimi anni può inviare all’azienda una mail di posta certificata per chiedere se i propri dati siano stati rubati e diffusi.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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