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Lombardia

Milano | La settimana del Salone del Mobile dal 16 al 21 aprile


Inizia a Milano la settimana più fervida dell’anno per quanto riguarda il turismo, i prezzi delle stanze e gli eventi: la Design Week, comprendente il Salone del Mobile da un lato e il Fuorisalone dall’altro. Dal 16 al 21 aprile, la città si trasforma completamente.

Il Comune, tramite un avviso pubblico, ha selezionato progetti e iniziative di interesse pubblico dedicati al design per creare il palinsesto ufficiale della Milano Design Week. Si conferma il trend di crescita degli ultimi anni, con 182 iniziative (+3,4% rispetto all’edizione del 2023) per un totale di 1.326 eventi in città (10,5% in più dello scorso anno). Mostre, esposizioni, eventi e installazioni apriranno le porte in 18 quartieri diversi della città, ognuno con la propria identità e offerta unica. Operatori del settore, turisti e cittadini potranno esplorare Milano visitando i quartieri storicamente protagonisti della settimana del design: Brera, 5Vie, Durini, Isola, Statale, Tortona.

Due delle novità dello scorso anno, Zona Porta Venezia e Zona Monumentale, vengono confermate per il 2024. Inoltre, si aggiunge un nuovo itinerario che si estenderà lungo la via e il quartiere Sarpi, coinvolgendo anche il Centro Culturale Cinese.

Numerose proposte diffuse in città coinvolgeranno zone come Castello, Porta Romana, Stazione Centrale, San Vittore, Quadrilatero della Moda, Zona Bocconi, Navigli e persino zone meno centrali come Nolo, Crescenzago e Barona, con progetti che abbracciano l’economia circolare, la tradizione artigianale e la sperimentazione.

Anche quest’anno, la manifestazione offrirà ai cittadini e ai visitatori l’opportunità di visitare i palazzi storici della città, che apriranno le loro porte per ospitare eventi a tema design. Sarà possibile visitare, tra gli altri, Palazzo Litta, Palazzo Bovara, Palazzo Castiglioni, Villa Mozart e Palazzo Morando.

Inoltre, Milano Moda Design promosso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, Bottega Veneta, Ralph Lauren, Zegna e molti altri brand proporranno installazioni e progetti di grande impatto visivo per la città, coinvolgendo anche il Quadrilatero della Moda.

Cronaca

Como | Rintracciato 24enne somalo che doveva scontare 5 mesi di reclusione

Questa mattina, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino somalo di 24 anni a Como, in ottemperanza a un ordine di esecuzione per la carcerazione. Il giovane, irregolare e senza fissa dimora, doveva scontare una pena residua di cinque mesi di reclusione per una condanna relativa a un episodio di danneggiamento avvenuto nel maggio 2020.

Gli agenti della Squadra Mobile di Como, appena ricevuto l’ordine di arresto dalla Procura della Repubblica di Como, hanno avviato le operazioni per rintracciare il 24enne. L’uomo è stato trovato in Largo Don Roberto Malgesini, dove stava bivaccando con altri connazionali.

Dopo essere stato portato in Questura, il somalo è stato identificato e, oltre all’ordine di arresto, è emerso che non aveva rispettato un ordine di lasciare il territorio, notificatogli dal Questore nel luglio 2024. Di conseguenza, è stato denunciato per la violazione di quest’ordine e arrestato per l’esecuzione della pena.

Il 24enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Como, dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno.

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Cronaca

Como | Disturba la Santa Messa e in questura aggredisce gli agenti, arrestato

Ieri sera, la Polizia di Stato ha arrestato un 23enne egiziano a Como, accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati e regolare sul soggiorno, è stato fermato dopo aver causato disordini all’interno del Duomo di Como.

Intorno alle 18.15, una volante della polizia è stata allertata per una segnalazione riguardante una persona molesta all’interno della chiesa. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il 23enne mentre ascoltava musica araba ad alto volume sul suo telefono, disturbando gravemente la funzione religiosa in corso.

Nonostante l’invito a lasciare il luogo, il giovane ha rifiutato di collaborare, costringendo gli agenti a intervenire. Durante l’operazione, il 23enne ha tentato di fuggire dalla Questura, aggredendo fisicamente gli agenti con diversi pugni prima di essere bloccato e arrestato.

Identificato e controllato, il giovane è stato trovato in possesso di precedenti penali e di un alias. È stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato per turbamento di funzione religiosa.

Il Pubblico Ministero di turno ha disposto la detenzione del 23enne nelle camere di sicurezza della Questura di Como, in attesa del processo per direttissima, previsto per questa mattina. Nel frattempo, l’ufficio immigrazione della Questura sta effettuando verifiche aggiuntive sulla sua permanenza in Italia.

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Cronaca

Varese | Maxi sequestro da 23 milioni per contrabbando di orologi di lusso

La Guardia di Finanza di Varese ha eseguito un sequestro preventivo del valore di 23 milioni di euro, disposto dal Tribunale di Busto Arsizio, nei confronti di tre persone fisiche e due società di spedizioni, tutte coinvolte in un vasto sistema di contrabbando aggravato. Il provvedimento segue un precedente sequestro di un milione di euro eseguito lo scorso novembre.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Busto Arsizio e avviate grazie alla denuncia di un dipendente di una delle società coinvolte, hanno permesso di smascherare un complesso sistema di contrabbando presso l’aeroporto di Milano-Malpensa. L’inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Varese in collaborazione con l’Ufficio delle Dogane di Malpensa, ha portato all’identificazione di un meccanismo illecito che ha consentito, tra il 2020 e il 2022, l’importazione di 64.000 orologi di lusso (tra cui Rolex, Bulgari, Chopard, Cartier, IWC e Panerai) per un valore complessivo di 103 milioni di euro.

Gli orologi, provenienti da Hong Kong, venivano accompagnati da false fatture e formalmente destinati a una base militare americana, esente da dazi e IVA. In realtà, la base militare non era a conoscenza delle spedizioni e la merce non vi è mai giunta. Gli orologi venivano così importati illegalmente in Italia, eludendo il pagamento di dazi doganali e IVA per poi essere rivenduti “in nero” a prezzi inferiori, alterando la concorrenza leale e danneggiando gli imprenditori onesti del settore.

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Le modalità di importazione, ricostruite dalla Guardia di Finanza, hanno rivelato la doppia frode: da un lato la falsa dichiarazione del valore della merce, dall’altro l’indicazione fraudolenta del destinatario finale. Il totale dei diritti di confine evasi ammonta a circa 23 milioni di euro, di cui 22,9 milioni di IVA e 50.000 euro di dazi doganali.

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo per equivalente delle somme corrispondenti ai diritti evasi, colpendo non solo i conti personali degli indagati ma anche quelli delle società di spedizioni coinvolte.

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