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Emilia Romagna

Strage di Suviana | A Brescia Landini ha affermato: “la Cisl davanti ai morti ha deciso di non scioperare” 


Lo sciopero indetto da Cgil e Uil nel settore privato ha causato disguidi limitati, ad eccezione di alcune difficoltà dovute alla sospensione dei mezzi pubblici nelle città. La protesta, della durata di quattro ore e estesa a otto nell’edilizia e in Emilia Romagna, è stata organizzata per sostenere la sicurezza sul lavoro e per una riforma fiscale equa.

Durante la manifestazione a Brescia, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha criticato la Cisl, sottolineando che quest’ultima ha deciso di non scioperare “davanti ai morti”, facendo riferimento al grave incidente alla centrale idroelettrica di Bargi. Tuttavia, il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra, ha risposto definendo questa affermazione un “uscita improvvida”, ribadendo l’importanza dell’unità di fronte alle tragedie sul lavoro.

Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha parlato di una “guerra civile” sul fronte degli incidenti sul lavoro, chiedendo al governo di adottare misure immediate per contrastare questo fenomeno.

I disagi maggiori si sono verificati nei trasporti, nonostante lo sciopero dei mezzi pubblici fosse stato pianificato in base ai diversi territori e non coincidente con quello ferroviario. A Napoli, ad esempio, il servizio dei bus è stato irregolare, mentre la linea 1 della metropolitana è stata interrotta. A Venezia, l’adesione allo sciopero è stata scarsa e poche corse dei vaporetti sono state sospese.

L’adesione allo sciopero presso l’Enel è stata bassa, con un’astensione dell’8,7% dovuta allo stop proclamato da Cgil e Uil e del 3% per quello proclamato dalla Flaei-Cisl in seguito all’incidente della centrale di Bargi.

Le richieste principali della protesta riguardano la sicurezza sul lavoro e una riforma fiscale equa a favore dei dipendenti e dei pensionati. Si chiede il no al subappalto a cascata, maggiori controlli aziendali e parità di trattamento per tutti i lavoratori. Sul fronte fiscale, si richiede una riduzione dell’imposizione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, una lotta più efficace all’evasione fiscale e il rifiuto di condoni e sanatorie.

Landini ha criticato l’attuale modello imprenditoriale basato sull’esclusivo perseguimento del profitto, che danneggia i lavoratori e il Paese nel suo complesso. Ha ribadito l’importanza di porre fine a questo modello dannoso. Alla domanda sulla assenza della Cisl alla protesta, Landini ha risposto con un appello all’unità sindacale.

Il leader della Cisl ha sottolineato di aver proclamato uno sciopero subito dopo l’incidente, definendo le affermazioni di Landini “uscite improvvise” e richiamando all’unità nel fronteggiare la tragedia delle morti sul lavoro.

Cronaca

Comacchio (FE) | Cocaina in auto, arrestato uomo in flagranza di reato durante un controllo stradale

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Comacchio, in collaborazione con i colleghi della Stazione locale, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni durante un controllo stradale a Lido degli Estensi.

L’uomo, fermato a bordo della sua auto, ha subito manifestato segni di nervosismo e impazienza, comportamento che ha insospettito i militari. Dopo aver esaminato i documenti d’identità e di guida, i Carabinieri hanno deciso di procedere con una perquisizione personale.

L’intuizione si è rivelata corretta: nascosto tra gli indumenti intimi del 45enne, è stato rinvenuto un sacchetto di cellophane contenente 20 grammi di cocaina. La sostanza è stata immediatamente identificata grazie a un narcotest effettuato sul posto.

L’uomo è stato arrestato e, al termine delle procedure di rito, è stato condotto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Ferrara, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

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Cronaca

Monghidoro (BO) | Due operai albanesi “in nero”, denunciato imprenditore

I Carabinieri della Stazione di Monghidoro hanno denunciato un imprenditore di 45 anni per violazioni legate alla normativa sull’immigrazione e alle condizioni di lavoro degli stranieri. L’indagine è emersa a seguito di un intervento di soccorso in via dei Mulini a Loiano, dove due operai albanesi, che trasportavano mobilio per conto di una ditta di trasporti, erano rimasti coinvolti in un incidente stradale con un furgone, fortunatamente senza riportare ferite gravi.

Durante l’intervento, i Carabinieri, affiancati dal Nucleo Ispettorato Lavoro di Bologna, hanno effettuato controlli approfonditi. È emerso che i due operai, di 21 e 27 anni, erano privi del permesso di soggiorno necessario per lavorare in Italia e che l’attività lavorativa svolta non rispettava le normative di sicurezza sul lavoro, dimostrando che i lavoratori erano impiegati in condizioni di irregolarità.

L’indagine ha portato a identificare l’imprenditore di 45 anni, titolare della ditta per cui i due operai lavoravano, come il responsabile delle violazioni. Il caso ha messo in luce gravi lacune nella gestione del personale e nella conformità alle normative di sicurezza e immigrazione.

L’operazione riflette l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire il rispetto delle leggi, proteggere i diritti dei lavoratori e prevenire l’abuso di manodopera irregolare.

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Cronaca

Bologna | Controlli all’aeroporto G. Marconi, sequestrate specie di animali protetti

Nel contesto della lotta contro il commercio illecito di specie protette e tutelate, le autorità di Bologna hanno recentemente effettuato due importanti sequestri all’Aeroporto “G. Marconi”. In collaborazione tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono stati scoperti beni preziosi e illegalmente importati, privi della necessaria documentazione.

Durante le operazioni, i controlli hanno portato al sequestro di circa 1.400 grammi di corallo appartenente all’ordine degli “scleractinia” e di 563 grammi di caviale di storione della famiglia “acipenseridae”. Questi beni, destinati al mercato illegale, erano nascosti all’interno dei bagagli di due passeggeri, uno italiano di ritorno dalla Thailandia e l’altro russo proveniente da Mosca.

I beni sequestrati mancavano dei certificati di importazione CITES e delle etichette identificative richieste, essenziali per la loro commercializzazione legale. Per i trasgressori è stata applicata una sanzione pecuniaria di 5.000 euro per violazione delle normative.

Questi controlli, eseguiti in conformità con la Convenzione di Washington, nota anche come CITES, sono cruciali per combattere il traffico internazionale di flora e fauna selvatica. Le operazioni svolte dalle autorità doganali e dai militari della Guardia di Finanza rappresentano un fondamentale sforzo per proteggere le specie in via di estinzione e preservare la biodiversità globale.

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