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Attualità

Lamezia Terme (CZ) | Eros Caimi morto per un infarto con l’ambulanza arrivata senza medico, per l’Asp di Catanzaro “è tutto ok”

Il commissario straordinario dell’Asp catanzarese Antonio Battistini ha dichiarato in una nota: «La morte di Eros Caimi, scomparso a seguito di un tragico e improvviso evento cardiaco maggiore, è un avvenimento drammatico che ci addolora profondamente. Siamo quotidianamente impegnati per salvare vite e garantire cure, e anche per questo vorrei far giungere alla famiglia il cordoglio mio personale e quello dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per la scomparsa del loro caro». Battistini ha poi aggiunto: «Come Asp abbiamo tempestivamente avviato le verifiche del caso, all’esito delle quali abbiamo riscontrato l’adeguatezza del comportamento di tutti gli operatori. Dalle schede di missione che sono state acquisite si evince nello specifico che la chiamata al 118 è pervenuta alle ore 16.56 di domenica 24 marzo e, in base a quanto appreso, si è provveduto all’invio alle 16.58, in codice rosso, di un’ambulanza da Lamezia, con a bordo infermiere ed autista. L’arrivo del mezzo di soccorso avviene alle 17.07, ma l’equipe rileva l’assenza di parametri vitali, per quello che appare un evento cardiaco maggiore, e inizia immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Le procedure sono completate con il posizionamento di un accesso venoso periferico. La prima equipe chiede l’intervento di un secondo mezzo di soccorso. La Centrale operativa contatta l’elisoccorso alla luce di un possibile trasporto su ospedale Hub. Una volta arrivata la seconda equipe, nonostante continuino le manovre di rianimazione, inclusa l’intubazione del paziente, viene decretato il decesso». Il commissario ha concluso: «In conclusione, possiamo stabilire che il paziente è deceduto per un evento cardiaco maggiore, verosimilmente un infarto miocardico massivo in soggetto già portatore di fattori di rischio e che i tempi dell’intervento di soccorso sono stati assolutamente adeguati, ampiamente al di sotto dei limiti fissati. Così come, le manovre messe in atto sono state congrue alla circostanza, in soggetto già privo delle funzioni vitali. Devo far rilevare anche che la maggior parte degli equipaggi del 118 nelle regioni italiane sono composti da autista e infermiere. Ci sono diversi tipi di emergenza, ma il fattore premiale è la competenza di chi interviene, anche se si tratta esclusivamente di personale infermieristico».

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Ricordato a Palermo padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 31 anni fa

Ricordato a Palermo, nel 31esimo anniversario della morte, padre Pino Puglisi, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 nel capoluogo siciliano.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello del parroco.
La causa di beatificazione di don Puglisi venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato.
Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.

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Migranti, Meloni “Con Starmer obiettivo lotta a traffico essere umani”

“Il rafforzamento della nostra relazione può essere decisiva per garantire sicurezza e prosperità ai nostri popoli. Oggia abbiamo adottato una dichiarazione congiunta, un documento estremamente importante, contiene degli spunti molti concreti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer. “C’è un dialogo continuo in materia di politica estera e di difesa, su energia, scienza, innovazione, sicurezza e lotta al crimine, contrasto all’immigrazione di massa: è un fenomeno che interessa tutta l’Europa, siamo d’accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di essere umani e farlo unendo di più gli sforzi, lavorando a una maggiore cooperazione e puntando al cuore di questo traffico”, ha aggiunto. “Siamo d’accordo nel non avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione, un’innovazione portata dal governo italiano nella politica di governo di flussi migratori”, ha concluso Meloni.

-Foto: Palazzo Chigi-

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Fallito nuovo attentato a Trump, arrestato e identificato un uomo

L’uomo armato al club di golf in cui stava giocando Donald Trump è stato identificato come Ryan Wesley Routh, di 58 anni. Lo riporta Fox News. Il suo account di Linkedin rivela che ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e che si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Sui social Routh aveva pubblicato post sulla guerra in Ucraina, tentando di reclutare soldati per la causa, fa sapere la Cnn. Una volta arrestato viene interrogato dagli investigatori, secondo i quali l’intenzione era quella di uccidere Trump. Si cerca di capire se si tratti di un “lupo solitario” o qualcuno lo abbia armato.

Donald Trump stava giocando a golf nel suo campo di West Palm beach, Florida, quando il secret service che lo scortava ha notato la canna di un fucile che usciva da un cespuglio vicino a una buca del percorso dove Trump sarebbe dovuto andare da lì a poco. L’agente del secret service che ha notato il fucile ha cominciato a sparare contro. Non è ancora chiaro se l’attentatore sia riuscito a sua volta a sparare. L’uomo è fuggito salendo poi nel suo SUV Nissan nero e riuscendo a dileguarsi. Un testimone lo ha visto salire di corsa sull’auto ed ha dato subito il numero di targa alle autorità. Così la polizia e l’FBI lo hanno fermato in autostrada e arrestato. Trump sta bene.

Al momento dell’arresto, il 58enne non ha opposto resistenza e non era armato. Tra le siepi dove si era appostato sono stati recuperati un’arma “di tipo AK-47”. Il fucile che è stato trovato aveva il telescopio e la distanza in quel momento in cui si trovava Trump era abbastanza vicina per essere colpito.
– foto Ipa –

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