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Attualità

Calabria | Viaggio di studio a Bruxelles per gli studenti più meritevoli dal 9 all’11 aprile 2024

Un viaggio di studio a Bruxelles è previsto per gli studenti degli istituti scolastici calabresi, programmato dal 9 all’11 aprile 2024, destinato sia a livello nazionale che internazionale. I dettagli di questa iniziativa sono stati illustrati dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e dalla vicepresidente con delega all’istruzione, Giusi Princi. Presenti anche la direttrice dell’ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, e i dirigenti generali dei dipartimenti regionali coinvolti: Maria Francesca Gatto per l’istruzione, Maurizio Nicolai per la programmazione, Francesco Venneri come direttore Uoa progetti strategici, e Anna Perani come dirigente del settore politiche giovanili.

Il viaggio formativo, organizzato dalla Camera di Commercio Belga, è offerto dalla Regione Calabria a 66 studenti, selezionati in base alla media scolastica e al livello di certificazione linguistica in inglese, e a 5 docenti scelti per il livello di certificazione linguistica e per la partecipazione a progetti Erasmus e a esperienze formative all’estero. “Questi giovani italiani si sentono europei”, ha dichiarato il presidente Roberto Occhiuto. “L’Europa dovrebbe rafforzare il senso di cittadinanza per tutti. Sono lieto che i giovani calabresi possano sentirsi ancora più europei grazie a questa esperienza a Bruxelles. Rappresentano il futuro di questa bellissima regione”. Secondo la vicepresidente Giusi Princi, “si tratta di un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto per premiare il merito degli studenti calabresi che si sono distinti a livello nazionale e internazionale”.

L’assessore ha aggiunto: “Insieme ai dipartimenti Istruzione e Programmazione unitaria, abbiamo organizzato questo importante viaggio formativo a Bruxelles di tre giorni, che renderà protagonisti i nostri giovani in un percorso di cittadinanza attiva all’interno del Parlamento europeo. Attraverso workshop e project-work, i ragazzi diventeranno consapevoli delle opportunità delle politiche europee per i giovani e del loro impatto nel territorio. Siamo convinti che questa formazione sia fondamentale per la crescita della Calabria”. In totale, saranno 66 i partecipanti al viaggio, divisi in due gruppi: il primo composto da 50 studenti e 5 docenti, e il secondo da 16 studenti e 3 docenti. Il requisito di accesso è la conoscenza e la certificazione dell’inglese, oltre alla media scolastica. “Siamo convinti che sia fondamentale promuovere la conoscenza della lingua inglese”, ha aggiunto l’assessore, “e per questo stiamo organizzando corsi gratuiti nelle istituzioni scolastiche affinché gli studenti possano padroneggiare sempre di più questa lingua, che è un passaporto sia in Calabria che nel mondo”.

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Ricordato a Palermo padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 31 anni fa

Ricordato a Palermo, nel 31esimo anniversario della morte, padre Pino Puglisi, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 nel capoluogo siciliano.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello del parroco.
La causa di beatificazione di don Puglisi venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato.
Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.

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Migranti, Meloni “Con Starmer obiettivo lotta a traffico essere umani”

“Il rafforzamento della nostra relazione può essere decisiva per garantire sicurezza e prosperità ai nostri popoli. Oggia abbiamo adottato una dichiarazione congiunta, un documento estremamente importante, contiene degli spunti molti concreti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer. “C’è un dialogo continuo in materia di politica estera e di difesa, su energia, scienza, innovazione, sicurezza e lotta al crimine, contrasto all’immigrazione di massa: è un fenomeno che interessa tutta l’Europa, siamo d’accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di essere umani e farlo unendo di più gli sforzi, lavorando a una maggiore cooperazione e puntando al cuore di questo traffico”, ha aggiunto. “Siamo d’accordo nel non avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione, un’innovazione portata dal governo italiano nella politica di governo di flussi migratori”, ha concluso Meloni.

-Foto: Palazzo Chigi-

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Fallito nuovo attentato a Trump, arrestato e identificato un uomo

L’uomo armato al club di golf in cui stava giocando Donald Trump è stato identificato come Ryan Wesley Routh, di 58 anni. Lo riporta Fox News. Il suo account di Linkedin rivela che ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e che si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Sui social Routh aveva pubblicato post sulla guerra in Ucraina, tentando di reclutare soldati per la causa, fa sapere la Cnn. Una volta arrestato viene interrogato dagli investigatori, secondo i quali l’intenzione era quella di uccidere Trump. Si cerca di capire se si tratti di un “lupo solitario” o qualcuno lo abbia armato.

Donald Trump stava giocando a golf nel suo campo di West Palm beach, Florida, quando il secret service che lo scortava ha notato la canna di un fucile che usciva da un cespuglio vicino a una buca del percorso dove Trump sarebbe dovuto andare da lì a poco. L’agente del secret service che ha notato il fucile ha cominciato a sparare contro. Non è ancora chiaro se l’attentatore sia riuscito a sua volta a sparare. L’uomo è fuggito salendo poi nel suo SUV Nissan nero e riuscendo a dileguarsi. Un testimone lo ha visto salire di corsa sull’auto ed ha dato subito il numero di targa alle autorità. Così la polizia e l’FBI lo hanno fermato in autostrada e arrestato. Trump sta bene.

Al momento dell’arresto, il 58enne non ha opposto resistenza e non era armato. Tra le siepi dove si era appostato sono stati recuperati un’arma “di tipo AK-47”. Il fucile che è stato trovato aveva il telescopio e la distanza in quel momento in cui si trovava Trump era abbastanza vicina per essere colpito.
– foto Ipa –

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