Attualità

Roma | Tute gialle in piazza per apicoltura italiana a rischio collasso

Gli apicoltori si sono radunati in Piazza Santi Apostoli a Roma per protestare contro la concorrenza sleale del miele extra-UE, in particolare quello proveniente dalla Cina, che rappresenta un rischio di adulterazione e non rispetta gli standard qualitativi e di sicurezza alimentare.

Indossando le loro tute gialle, più di mille apicoltori hanno portato i loro alveari e vasetti di miele italiano ed extra-UE per confrontare le differenze. L’obiettivo della manifestazione, organizzata dall’associazione apistica ‘Miele in cooperativa’, è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e ottenere il consenso per avviare le procedure antidumping in Europa contro il miele cinese.

Alla protesta hanno partecipato anche rappresentanti del governo, della Commissione Agricoltura della Camera, parlamentari e associazioni di tutela dei consumatori. Il sottosegretario all’agricoltura Masaf, Luigi D’Eramo, è intervenuto in sostegno alla causa.

Nonostante i partecipanti alla protesta fossero in numero considerevole, rappresentano solo una piccola frazione di un settore più ampio, che conta 75.000 apicoltori in Italia, con 1,6 milioni di alveari. Questi apicoltori sono già alle prese con un aumento dei costi di produzione dovuto ai cambiamenti climatici, tra cui maltempo, siccità e temperature anomale.

Inoltre, il miele importato, in particolare dalla Cina, è spesso non conforme alle normative europee, con il 46% dei campioni analizzati risultati non conformi a causa di impieghi di sciroppi zuccherini e additivi. Questo rappresenta una minaccia non solo per la concorrenza, ma anche per la salute dei consumatori.

Negli ultimi due anni, l’importazione di miele si è stabilizzata intorno ai 25-26 milioni di chili, mentre la produzione interna è stimata a circa 22 milioni di chili, secondo i dati di Miele in Cooperativa.

DI TENDENZA

Exit mobile version