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Cronaca

Strage di Altavilla | Kevin Barreca ha dato un morso a Sabrina Fina prima di morire, incastrata

Per un istante, Giovanni Barreca ha momentaneamente interrotto il suo stato confusionale per chiedere della figlia. Tuttavia, quando l’avvocato Giancarlo Barracato gli ha comunicato che anche lei era stata fermata e portata in carcere, ritenuta complice negli omicidi, Barreca ha cambiato argomento, ripetendo la litania del presunto possesso demoniaco nella villetta di Altavilla Milicia, che secondo lui lo avrebbe spinto a compiere la strage. È questa una manifestazione del suo delirio mistico, come suggerisce il suo avvocato, che sta valutando la possibilità di richiedere una perizia psichiatrica? O è un tentativo disperato di proteggere la figlia, ossessionata dalla stessa idea di purificare la casa e liberare la famiglia dal presunto possesso demoniaco? Oppure, dietro questa tragica vicenda, si celano altre verità inconfessabili, finora non venute alla luce?

Questi sono interrogativi che gli investigatori dovranno affrontare, in attesa dell’interrogatorio di Sabrina Fina e Massimo Carandente, considerati gli ispiratori della strage. Le indagini sembrano ora concentrarsi sul ruolo della diciassettenne, che alcuni testimoni hanno descritto come ostile nei confronti della madre e dei fratelli.

La ragazza stessa ha ammesso di aver aiutato il padre a seppellire la madre dopo averla bruciata viva, e ha accusato Massimo e Sabrina di aver torturato suo fratello Kevin, legandolo con una catena arrugginita a dei cavi elettrici. Ha anche affermato che la coppia ha torturato sua madre per una settimana e ha maltrattato anche il fratellino Emanuel.

Sabrina Fina e Massimo Carandente hanno sempre sostenuto la propria innocenza, promettendo di rivelare una versione alternativa degli eventi che li possa scagionare. Tuttavia, gli accertamenti investigativi sembrano orientarsi in una direzione diversa, soprattutto considerando che Fina ha ammesso di essere stata aggredita fisicamente da Kevin, come confermato dal referto medico.

Di fronte a queste rivelazioni, diventa difficile sostenere una versione alternativa rispetto a quanto emerso finora.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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