Campania

Napoli | 50 anni di carcere ai nuovi capi del clan Lo Russo di Miano

I nuovi capi del clan Lo Russo di Miano, accusati di estorsione aggravata nel cosiddetto racket del pane, sono stati condannati complessivamente a 50 anni di carcere. Salvatore Di Vaio, noto come “Totore o’ Cavallo”, Alessandro Festa, Cosimo Napoleone, Fabio Pecoraro, Giovanni Perfetto, soprannominato “o’ mostr”, e Raffaele Petriccione, conosciuto come “Raffaele o’ pazz”, sono stati ciascuno condannati a 7 anni di carcere e a una multa di 8.000 euro.

Inoltre, Vincenzo Pagliaro, alias “Vincenzo o’ Pagliaro”, è stato condannato a 8 anni di carcere e a una multa di 10.000 euro. La sentenza è stata pronunciata dalla Terza sezione della Corte d’Appello di Napoli. Rispetto al primo grado, le condanne sono state ridotte, inizialmente si parlava di pene fino a 13 anni di carcere.

Le vittime riferivano di essere state soggette a richieste di tangenti di 5.000 euro al mese, oltre a 10 centesimi per ogni chilo di pane venduto. L’indagine lampo, condotta nell’estate del 2022, aveva portato all’arresto di 8 persone.

DI TENDENZA

Exit mobile version