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Cutro (KR) | Scritte contro il sindaco dopo il corteo contro la ‘ndrangheta

Dopo la manifestazione contro la ‘ndrangheta promossa dal sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, si è verificato un inquietante episodio presumibilmente di natura intimidatoria nei suoi confronti. Poco prima dell’inizio di una Via Crucis prevista nella frazione costiera di Steccato, sono comparse scritte minacciose come “Ceraso dimettiti” e “Steccato senza sindaco”, accompagnate dalla parola “Ceraso” accanto a un tombino fognario. Questo evento ha sollevato preoccupazioni sul possibile coinvolgimento della mafia locale, considerando l’impegno del sindaco nella lotta al pizzo.

Tuttavia, Ceraso ha escluso che le scritte abbiano una motivazione politica più ampia, suggerendo invece che possano essere legate al malcontento di alcuni settori della popolazione di Steccato. Questo malcontento potrebbe derivare dalla recente sostituzione dell’ufficiale di governo della frazione, Damiano Aiello, con il consigliere Francesco Mazza, non originario della zona. Inoltre, alcune controversie riguardano la decisione di esporre la vetrina con i reperti del naufragio a Cutro anziché a Steccato durante la commemorazione delle vittime.

Nonostante le polemiche, Ceraso è convinto che l’azione notturna, avvenuta poco dopo la manifestazione antimafia con un grande numero di partecipanti, indichi il dissenso di coloro che non vogliono cambiamenti a Cutro. I carabinieri stanno conducendo indagini sull’episodio, valutando sia la pista politica che il possibile coinvolgimento di ambienti malavitosi.

In risposta alle dichiarazioni di Ceraso, il consigliere comunale Aiello ha sostenuto che il malcontento nei suoi confronti non è legato alla ‘ndrangheta, evidenziando una complessità di motivazioni dietro l’evento.

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