Piemonte
CALCIOMERCATO Juve, Kean al centro del mercato: rinnovo e cessione
La Juventus sta esplorando diverse possibilità nel mercato di gennaio, concentrata su un centrocampista che possa sostituire Pogba e Fagioli. Nel contesto delle operazioni di mercato, si discute anche del futuro di Moise Kean. Tornato alla Juventus da due anni e mezzo, rischia di rimanere una scelta di panchina con l’emergere di altri talenti. Club come il Monza, il Rennes e soprattutto la Fiorentina sono interessati a lui.
Tuttavia, c’è una complicazione legata all'”indice di liquidità” della Juventus. Un’operazione in entrata, come l’acquisizione di Kean, potrebbe creare difficoltà finanziarie. L’indice è attualmente positivo, ma una nuova acquisizione potrebbe metterlo a rischio. Qualsiasi club interessato a Kean dovrebbe coprire il costo che la Juventus ha a bilancio per lui, almeno per i prossimi sei mesi. Al 31 dicembre 2023, il valore residuo del suo cartellino era di 13,3 milioni di euro, con un impatto annuo di ammortamento e stipendio di 8,8 + 3,3 milioni di euro.
Il rinnovo del contratto di Kean è quindi una mossa strategica per la Juventus. Se qualcuno dovesse prenderlo, anche solo in prestito per sei mesi, dovrebbe coprire il costo di circa 6 milioni di euro. Il rinnovo del contratto non solo proteggerebbe la Juventus dal rischio di riaverlo a giugno con un solo anno di contratto, ma renderebbe anche più favorevoli le condizioni per chiunque voglia prenderlo in prestito in questa finestra di mercato. Inoltre, il rinnovo contribuirebbe a distribuire il costo dell’ammortamento annuo sul bilancio, riducendo così l’onere finanziario a breve termine per il club.
Cronaca
Novara | Anziano narcotizzato e rapinato in casa: arrestate due giovani di origine Rumena
La Polizia di Stato di Novara ha arrestato due giovani donne, classe 2000 e 2001, di origine rumena, accusate di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate e indebito utilizzo di carte di credito. Le due ragazze, già note alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, sono state individuate come le autrici di una rapina ai danni di un uomo ultraottantenne.
L’intervento è scattato dopo che gli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile sono stati chiamati in un’abitazione di Novara, dove l’anziano è stato trovato privo di sensi su un divano, con la casa a soqquadro. Mancavano oggetti in oro, denaro contante, il bancomat e il telefono cellulare dell’uomo. Sul tavolo sono stati ritrovati tre bicchieri, uno dei quali conteneva un liquido più scuro, che ha destato sospetti immediati.
L’anziano, ricoverato in ospedale, è risultato positivo alle benzodiazepine, sostanza con effetti sedativi che viene spesso usata in farmaci ansiolitici. Rimasto incosciente per 96 ore, alla sua dimissione ha raccontato di essere stato avvicinato da due ragazze nel centro di Novara, che con la scusa di essere affamate e senza soldi, lo avevano convinto ad accompagnarle a casa sua. Lì, dopo aver bevuto una bevanda, l’uomo ha perso conoscenza, risvegliandosi giorni dopo in ospedale.
Le due giovani, dopo aver derubato l’anziano, sono state riprese dalle telecamere di sorveglianza e hanno utilizzato il suo bancomat per effettuare prelievi e acquistare telefoni cellulari di alta gamma. Grazie alle indagini della Squadra Mobile, sono state individuate e riconosciute sia dalla vittima che dal negoziante presso cui avevano utilizzato la carta di credito rubata.
Le ragazze, senza un domicilio fisso e solite spostarsi frequentemente tra Milano e dintorni, sono state rintracciate e arrestate. Una di loro è stata trovata in possesso di un flacone di Xanax e di uno dei telefoni acquistati con la carta dell’anziano.
La Procura della Repubblica di Novara, in considerazione della gravità dei fatti, ha ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini proseguono per verificare eventuali altri episodi simili avvenuti nella provincia. Le due giovani sono attualmente detenute presso gli istituti penitenziari di Vercelli e Milano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Cronaca
Torino | Operazione “Sorriso Amaro”: sequestrati quattro studi gestiti da falsi dentisti VIDEO
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino hanno sequestrato quattro studi odontoiatrici situati nel capoluogo piemontese, gestiti da tre falsi dentisti privi di titolo di studio e di autorizzazione all’esercizio della professione medica. L’operazione è il risultato di un’indagine avviata autonomamente dai finanzieri e successivamente coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.
Le indagini, condotte dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, avevano già portato lo scorso aprile al sequestro di tre studi dentistici nei quali operavano i tre indagati. I falsi dentisti, collaborando tra loro e proponendo tariffe vantaggiose, avevano attirato un’ampia clientela, garantendosi un certo successo nel mercato odontoiatrico locale.
Nonostante il sequestro iniziale, uno dei tre indagati ha continuato la propria attività illecita, trasformando la struttura in una società di capitali con una clinica poliambulatoriale, formalmente dotata di un direttore sanitario. Tuttavia, di fatto, l’indagato ha proseguito autonomamente a praticare l’esercizio abusivo della professione dentistica fino a quando la clinica stessa è stata sequestrata dalle autorità nei giorni scorsi.
Gli investigatori hanno scoperto che i falsi dentisti rilasciavano anche certificati medici e prescrizioni farmaceutiche utilizzando il timbro di un professionista inconsapevole, iscritto regolarmente all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Torino, estraneo ai fatti.
L’analisi della documentazione sequestrata, comprese le agende con i nominativi dei clienti e i pagamenti ricevuti, ha permesso di stimare che i profitti illeciti, accumulati a partire dal 2023, ammontano a circa un milione di euro. Questi introiti saranno oggetto di ulteriori indagini amministrative per stabilirne la tassazione.
Le indagini sono ancora in corso e, come previsto dalla legge, la responsabilità degli indagati sarà accertata solo in caso di condanna definitiva.
Cronaca
Torino | Tentato furto in pasticceria: arrestato Polacco
Nella notte tra il 17 e il 18 settembre, Torino è stata teatro di un tentato furto in una pasticceria situata in corso Vittorio Emanuele II. Gli agenti della Polizia di Stato, in servizio di pattuglia, sono intervenuti dopo aver udito il rumore di vetri infranti. Poco dopo aver notato un uomo in atteggiamento sospetto, i poliziotti hanno trovato segni evidenti di effrazione, tra cui una saracinesca forzata e una vetrina infranta.
Il sospetto, un cittadino polacco di 22 anni, è stato fermato e successivamente arrestato. Nei pressi del luogo sono stati rinvenuti attrezzi, come un bastone e mattoni avvolti in abbigliamento, presumibilmente utilizzati per compiere il furto.
Al momento, il giovane è in attesa di ulteriori sviluppi legali, con il procedimento penale ancora nelle fasi preliminari. La presunzione di innocenza resta in vigore fino a sentenza definitiva.
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