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Cambiaso e Colpani “Incredibile essere qui in Nazionale”

FIRENZE (ITALPRESS) – La prima volta non si scorda mai. Chiedere per credere ad Andrea Cambiaso e Andrea Colpani, che ai canali ufficiali social della Nazionale hanno raccontato le emozioni della loro prima chiamata in azzurro. “E’ una sensazione incredibile vivere questo posto e quest’aria” ha esordito Cambiaso, a cui si è subito unito Colpani: “Un’emozione pazzesca venire qua a Coverciano e indossare questi abiti. Giocare per la Nazionale con i campioni che ne fanno parte è qualcosa di straordinario”. Particolare il racconto dei due neo azzurri del momento in cui hanno ricevuto notizia della prima convocazione. “Io ero in ritiro prima della partita con il Cagliari, mi ha chiamato il team manager della Juventus dicendomi che ero stato convocato e all’inizio non l’ho preso sul serio perchè non ci credevo e non ci speravo – ha rivelato Cambiaso – E’ stata però un’emozione fortissima, ho chiamato subito i miei genitori e mio fratello, è stata una bella ‘bottà. Ci ho messo un pò a realizzare, il team manager della Juve mi aveva detto di aspettare le 19 che uscissero i convocati ufficiali ma ai miei genitori gliel’ho detto subito, non ce la facevo a tenermelo dentro. Mio padre mi ha detto di stare tranquillo e che poi comunque mi avrei fatto il portaborracce”, ride. “Il mio rapporto con lui mi ha portato fino a qui – continua Cambiaso – Ero già entrato a Coverciano sia con l’Empoli che per uno stage ma farlo con questa divisa addosso ha un valore diverso. E’un privilegio e un onore far parte della Nazionale A, e una grande emozione”. “Il Monza non mi aveva detto niente, stavo finendo l’allenamento prima della gara col Torino, stavo facendo scarico, ho visto il post social del profilo degli azzurri – ha detto invece Colpani – Per vie traverse mi avevano detto che ero stato pre-convocato però non avevo la certezza della convocazione e quindi ho controllato se fosse avvenuto. Poi mi ha scritto il segretario del Monza ma ho realizzato la notizia della convocazione solo dopo la gara col Torino. Ci speravo, perchè sto dando il massimo con il Monza e auspicavo che mister Spalletti mi tenesse d’occhio”. Colpani ha anche raccontato quello che sta vivendo in questi suoi primi giorni a Coverciano. “Il benvenuto in ritiro me lo ha dato Cambiaso che è in camera con me mentre Bastoni mi ha inserito nel gruppo visto che ho con lui un rapporto da tempo”. L’esterno juventino, parlando dei suoi miti azzurri, ha nominato Buffon, “uno dei portieri più forti della storia”, ma anche Maldini, Pirlo, Totti e Del Piero, gli ultimi tre protagonisti al “Mondiale del 2006 che è il mio primo ricordo impresso nella memoria”. Colpani ha citato anche lui l’attuale capodelegazione azzurro, Fabio Cannavaro, Pirlo, Gattuso e Balotelli. “Ma il mio mito assoluto è Grosso perchè quel nome lì l’ho urlato durante i Mondiali del 2006”, ha sottolineato Cambiaso, mentre il centrocampista del Monza ha replicato: “Il mio è Totti per la fantasia che aveva nelle giocate e una qualità infinita”. Il discorso si è poi spostato sul ct azzurro, Luciano Spalletti. “E’ un allenatore per cui parla la sua storia. Mi sono accorto in questi due-tre giorni che sono qui che posso imparare molto da lui, ha un’idea di calcio moderna, e vuole fare un calcio propositivo. Gli elogi del ct nei miei confronti? Mi riempiono d’orgoglio, mi fa piacere che abbia detto che amo il calcio e sono molto appassionato di questo gioco”. “Il mister già ieri ci ha detto che dobbiamo convivere con la pressione che possiamo anche non qualificarci, dobbiamo avere questo sentimento di paura perchè poi questa ti porta anche nuove energie. Dobbiamo convivere con questo rischio, non va bene entrare in campo rilassati” ha proseguito Cambiaso. Il ct Spalletti “ha una personalità importante però ti fa anche stare tranquillo, non ti mette pressione, ti fa giocare come sai, e mi trovo molto bene. Sto cercando di fargli vedere in campo le cose che si aspetta da me”, ha concluso Colpani.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Juric “La Roma sta crescendo, ma a Monza sarà dura”

“Abbiamo ancora grossi margini di miglioramento, come squadra e come idee. Contro l’Elfsborg ho visto i concetti giusti, abbiamo mosso bene la palla ma siamo mancati nelle scelte. Siamo tutti concentrati sul nostro obiettivo, dobbiamo crescere tanto per competere con le altre”. Queste le parole dell’allenatore della Roma, Ivan Juric, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Monza, a proposito dell’obiettivo Champions League posto dalla famiglia Friedkin. “Penso che abbiamo grandi margini di miglioramento sia come squadra, sia come idee – ha proseguito il tecnico giallorosso -.

La partita contro l’Elfsborg mi è piaciuta perchè, al di là del risultato, ho visto dei concetti giusti. L’obiettivo è la crescita della squadra. Per competere su entrambi i fronti, campionato e Coppa, dobbiamo avere tutti i giocatori a disposizione e, in questo momento, c’è l’assenza di Saelemaekers che può fare tanti ruoli, e quella di Zalewski; siamo un pò in deficit”. Juric si sofferma sul prossimo impegno e avverte i suoi ragazzi che non devono farsi confondere dall’ultimo posto in classifica degli uomini di Nesta.

“Il Monza ha dimostrato di saper giocare molto bene a calcio. Ha raccolto molto meno di quello che meritava. Ha fatto buone partite, ha una rosa di talento e si vede il lavoro che Palladino ha fatto lo scorso anno. C’è un ottimo sincronismo dei movimenti e, per questo, mi aspetto una partita dura. Li ho visti dal vivo contro l’Inter e mi hanno fatto una grande impressione”. Poi spazio alle condizioni di alcuni giocatori. “Hummels comincia a stare meglio. Oggi lo vedremo in allenamento e decideremo. Stesso discorso per Dybala. Le Fee ha ripreso ad allenarsi e sembra stia bene, come tutti gli altri”, ha concluso il tecnico giallorosso.
– Foto Ipa Agency –

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Fonseca “A Firenze per vincere, Morata titolare”

Dopo il ko in Champions League, il Milan si rituffa sul campionato. Sarà in campo a Firenze contro i viola e cercherà la quarta vittoria di fila in Serie A. Lo dice, senza giri di parole, il tecnico dei rossoneri, Paulo Fonseca: “Domani sarà importante vincere, non perchè giochiamo fuori casa ma perchè dobbiamo dare continuità a quello che abbiamo fatto in campionato: è un’opportunità per dimostrare che abbiamo la stessa ambizione sia in casa che fuori. “Dopo la sconfitta in Champions la squadra era arrabbiata. In settimana, però, ho percepito buone sensazioni. Giocare a Firenze è sempre difficile. Loro hanno una grande squadra ma noi siamo pronti per fare una bella partita e ovviamente vogliamo vincere. Morata sta bene e domani giocherà”, ha precisato Fonseca.

“La continuità nella formazione e negli schemi è importante in questo momento. Soprattutto quando abbiamo qualche giorno in più per recuperare le energie fra una gara e
un’altra. Non che gli altri non siano all’altezza ma stiamo bene e siamo in forma. Abbiamo una buona base, che supporta la crescita della squadra, e dobbiamo continuare così”, ha detto ancora il tecnico rossonero.

“Gabbia in Nazionale? Io sono l’allenatore del Milan e non voglio influenzare Spalletti ma penso che sia stato giusto chiamarlo. E’ in un grande momento. Sono molto soddisfatto di lui, è un grande professionista: se c’è un giocatore che merita questo è Gabbia”, ha poi spiegato Fonseca. Sui singoli, infine, il tecnico portoghese ha chiarito alcune gerarchie: “Gabbia e Tomori stanno facendo bene, per ora Pavlovic deve continuare a lavorare, poi avrà altre opportunità. Fofana è molto importante per noi e migliora ogni giorno. Musah si sta allenando per giocare in mediana, dopo l’infortunio di Bennacer non abbiamo molti giocatori per quel ruolo. Maignan è un vero leader e sta lavorando bene”.
– foto Ipa Agency –

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Motta “Dopo l’infortunio di Bremer daremo tutti di più”

Il solito Thiago Motta, dopo la bella vittoria di Champions, alla vigilia della gara di campionato contro il Cagliari, non vuole distrazioni, nemmeno a causa del ko di Bremer. Così taglia corto sul possibile ritorno in campo di Pogba e si gode McKennie, Vlahovic e Francisco Conceicao. “La squadra sta bene, molto bene. Vincere aiuta a lavorare meglio. Siamo concentrati per la gara di domani. Non ci saranno Bremer, Nico Gonzalez, Milik, Adzic e Timothy Weah, che oggi ha accusato ancora dolore”, ha detto il tecnico della Juve. “Bremer è un ragazzo fantastico e per questa squadra è importantissimo. Adesso tutti noi daremo qualcosa in più. Deve stare sereno. Dispiace per il suo infortunio.

Noi daremo il massimo e aspetteremo il suo rientro”, ha proseguito Motta. “Loro vengono da una vittoria e hanno giocato recentemente molto bene. Il Cagliari è squadra che si difende bene e che in ripartenza è pericolosa, con giocatori molto veloci. Giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico. Dovremo far bene il nostro lavoro, dal primo all’ultimo minuto. Bisogna fare una buona prestazione e raggiungere un risultato positivo”, ha continuato l’allenatore bianconero. “Su Paul Pogba deciderà la società, quando riceverà la comunicazione ufficiale. E’ un grande calciatore ma è da tanto tempo che non gioca.

Io al momento sono concentrato solo sulla gara di domani”, ha precisato Motta. Infine, sui singoli: “McKennie ha una grande utilità dentro la squadra. Sono molto contento di averlo con noi. Vlahovic è un leader della squadra. L’ho sempre detto. Lui ogni giorno lavora bene. Si impegna per se stesso e per i compagni. Fino a oggi è stato un esempio importante per tutti. Conceicao trasmette voglia e allegria di andare in campo. Si impegna al massimo tutti i giorni. Ho solo elogi per Francisco: aiuta tanto i compagni, dimostrando come si deve allenare ogni giocatore”.
– foto Ipa Agency –

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