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Cronaca

Caso Cucchi | in Cassazione prescrizione per le condanne di Mandolini e Tedesco

I giudici della Corte Suprema hanno annullato le condanne di Roberto Mandolini e Francesco Tedesco, due dei carabinieri coinvolti nel caso di Stefano Cucchi, a causa della prescrizione dei reati. I magistrati hanno accolto i ricorsi presentati dai due imputati. Mandolini, l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Roma Appia, era stato precedentemente condannato a tre anni e sei mesi di carcere per reati di falsificazione in relazione al processo bis sull’omicidio di Stefano Cucchi. Tedesco, un altro carabiniere coinvolto, era stato condannato a due anni e quattro mesi.

Il commento di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, è stato: “Mandolini è stato ritenuto colpevole ma è stato salvato dalla prescrizione”. Questo commento è apparso sul suo profilo Facebook, accompagnato da una foto di Mandolini, ed è stato espresso in risposta alla decisione della Corte Suprema.

I giudici della Corte Suprema hanno annullato senza rinvio le condanne, riconoscendo che i reati erano prescritti. Nel processo di appello bis, tenutosi a luglio dello scorso anno, Mandolini era stato condannato a tre anni e sei mesi, mentre Tedesco era stato condannato a due anni e quattro mesi. È importante notare che Tedesco è stato il militare che aveva contribuito a riaprire le indagini attraverso le sue dichiarazioni.

Il processo riguardava la morte di Stefano Cucchi e il rischio di prescrizione era emerso già durante il processo di appello. Il procuratore generale aveva chiesto di dichiarare non ammissibili i ricorsi. La Corte Suprema aveva disposto un secondo processo di appello il 4 aprile, nello stesso giorno in cui aveva confermato le sentenze definitive a 13 e 12 anni per Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, militari dell’Arma accusati di omicidio preterintenzionale e ritenuti gli autori materiali del pestaggio di Cucchi.

Stefano Cucchi morì il 15 ottobre 2009 dopo essere stato portato in caserma a seguito di un fermo durante un controllo in cui gli furono trovate sostanze stupefacenti. Cucchi subì un pestaggio, venendo picchiato e maltrattato. Mandolini e Tedesco erano accusati di aver falsamente attestato nel verbale di arresto di Cucchi che il giovane romano aveva rinunciato alla nomina del difensore di fiducia.

Nelle motivazioni della sentenza con cui è stato disposto un nuovo processo di appello, si affermava che gli imputati avevano omesso di menzionare quanto realmente accaduto durante il tentativo fallito di effettuare i rilievi fotosegnaletici a Cucchi e avevano taciuto sulla partecipazione di Di Bernardo e D’Alessandro alle operazioni di arresto.

Cronaca

Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli

La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.

Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.

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Cronaca

Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.

Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.

Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.

La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.

Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.

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Cronaca

Verona | Tragedia familiare a Vago di Lavagno: uomo uccide la moglie e ferisce gravemente il figlio

Un grave episodio di violenza domestica si è consumato ieri a Vago di Lavagno, nel veronese, dove un uomo ha sparato e ucciso la moglie, ferendo gravemente il figlio di 15 anni. Il ragazzo, che ha tentato di proteggere la madre dall’aggressione, è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale in condizioni critiche tramite elicottero.

L’allarme è scattato intorno alle 14, quando alcuni residenti hanno udito i colpi di arma da fuoco provenienti dall’abitazione della famiglia. I carabinieri, giunti prontamente sul posto, hanno isolato l’intera area per consentire agli investigatori di ricostruire la dinamica del tragico evento, ancora oggetto di indagine.

Il ragazzo, nel disperato tentativo di salvare la madre, si è frapposto tra i genitori, venendo colpito gravemente. Ora è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Borgo Trento di Verona, mentre il padre, autore del gesto, è stato interrogato direttamente sul luogo del delitto prima di essere portato in caserma.

La vittima, una donna di 58 anni, non ha avuto scampo, e per lei i soccorsi non hanno potuto fare nulla. Il movente dell’omicidio rimane ancora da chiarire.

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