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Campania

Napoli | Soldi per superare concorsi, due sindacalisti tra i 5 indagati

Indagini concluse per cinque poliziotti penitenziari e un sottufficiale dell’Esercito Italiano, accusati di traffico di influenze illecite per aver preso soldi da persone con la promessa che avrebbero fatto loro vincere concorsi pubblici nelle forze armate o proprio nella Penitenziaria. 
Tra gli indagati raggiunti dell’avviso di conclusione emesso dalla Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere (procuratore Pierpaolo Bruni e indagini affidate al sostituto procuratore Anna Ida Capone) ci sono Leo Beneduci, segretario nazionale del sindacato Osapp e il segretario regionale della stessa sigla Vincenzo Palmieri, il dirigente in servizio al Provveditorato regionale delle carceri Roberto Ottati, l’appartenente all’Esercito Franco Di Rauso, Antimo Di Rauso ed Ennio Cinquegrana.

Per la Procura gli indagati si sarebbero fatti consegnare somme per migliaia di euro (dai 15mila ai 40mila) dai candidati ai concorsi o anche dai loro parenti, tra cui anche appartenenti alla penitenziaria che volevano agevolare il percorso di ingresso nel corpo dei propri figli; i soldi sarebbero serviti per “oliare” il meccanismo, perché alcuni indagati si sarebbero vantati di avere rapporti importanti a Roma e con i componenti delle commissioni di esame. 


Resta da accertare dove i soldi presi dagli indagati siano andati a finire, se siano serviti effettivamente andati ai componenti delle commissioni o a chi poteva effettivamente indirizzare i concorsi. 
Dopo la notifica dell’avviso di conclusione indagini dovranno trascorrere venti giorni entro i quali gli indagati potranno chiedere di essere interrogati, e in caso contrario la Procura potrà chiedere il rinvio a giudizio e sarà fissata udienza preliminare.

Campania

Avellino | Foglio di Via obbligatorio nei confronti di 3 pregiudicati

Nell’ambito delle operazioni volte a prevenire la criminalità, il Questore della provincia di Avellino ha recentemente adottato tre provvedimenti di allontanamento nei confronti di soggetti con precedenti penali. Questi provvedimenti mirano a garantire una maggiore sicurezza sul territorio, in particolare nel comune di San’Angelo dei Lombardi.

Grazie a mirati servizi di controllo, gli agenti del Commissariato locale hanno identificato un cinquantasettenne e un ventiduenne di Napoli, entrambi a bordo di una Fiat Punto. Alla vista della polizia, i due hanno tentato di fuggire, ma sono stati fermati per un controllo. Non essendo in grado di fornire motivazioni valide per la loro presenza nella zona, sono stati segnalati per ulteriori provvedimenti.

Un altro provvedimento è stato emesso nei confronti di un ventiseienne rumeno, la cui presenza era stata segnalata da residenti preoccupati. Il giovane si era comportato in modo sospetto, cercando di cambiare un gran numero di banconote e aggirandosi per vari negozi senza un apparente motivo.

Queste azioni sottolineano l’importanza del monitoraggio attivo e della collaborazione tra forze dell’ordine e comunità. La segnalazione dei cittadini è fondamentale per garantire un ambiente più sicuro e prevenire potenziali atti criminali. L’impegno della polizia è costante e orientato a tutelare la tranquillità dei cittadini, rendendo così le strade di San’Angelo dei Lombardi più sicure per tutti.

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Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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Campania

Scampitella (AV) | Violazione del divieto di avvicinamento in luogo a lui interdetto, arrestato

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno recentemente effettuato un arresto a Scampitella, portando in manette un uomo di 52 anni per violazione di un provvedimento giudiziario. L’individuo era sottoposto a un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, un’ordinanza emessa dal Tribunale di Benevento.

Durante un servizio di pattuglia, i militari hanno individuato e fermato l’uomo nei pressi di uno dei luoghi a lui interdetti. La sua presenza nella zona è stata considerata una violazione del provvedimento in vigore, che gli vietava di avvicinarsi a determinati luoghi legati alla persona protetta.

L’arresto, avvenuto in flagranza di reato, ha messo in evidenza la vigilanza delle forze dell’ordine nel garantire il rispetto delle misure di protezione imposte dai tribunali. L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato trattenuto in attesa di ulteriori sviluppi del caso.

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