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Titan, recuperati ultimi frammenti e resti umani.

Quattro mesi dopo l’implosione del sommergibile Titan, nel quale sono morte cinque persone, la Guardia costiera statunitense ha annunciato il recupero e il riporto in superficie dei resti del relitto e delle vittime, mentre le indagini continuano. Il sommergibile Titan è affondato nell’Atlantico il 18 giugno scorso, in prossimità del relitto del Titanic. All’interno del sommergibile, sono stati ritrovati i resti umani presumibilmente appartenenti ai passeggeri che hanno perso la vita nell’incidente.

L’operazione è stata condotta dagli ingegneri della sicurezza della Commissione investigativa sugli incidenti marittimi della Guardia costiera degli Stati Uniti. Questi esperti hanno individuato e rimosso i resti del Titan, oltre a recuperare ulteriori elementi di prova dal fondale dell’Oceano Atlantico settentrionale. I frammenti prelevati dagli esperti sono stati consegnati al porto per essere catalogati e analizzati. Nel frattempo, i resti umani sospetti rinvenuti tra i rottami del sommergibile sono stati inviati a centri specializzati per le analisi.

Le indagini sulle cause del malfunzionamento del Titan proseguono al fine di prevenire simili tragedie in futuro. Il sommergibile giace a una profondità di circa 3.800 metri, e a luglio, le autorità americane avevano già recuperato i primi resti umani. A seguito dell’incidente, la società Ocean Gate Expeditions, proprietaria del mini sommergibile, aveva sospeso tutte le attività commerciali e aveva omaggiato le vittime con una pagina nera sui social media.

Il Titan era utilizzato dalla società Ocean Gate Expeditions per condurre turisti a visitare il relitto del Titanic sul fondale dell’oceano. Il sommergibile era scomparso con cinque persone a bordo, tra cui l’amministratore delegato dell’azienda, Stockton Rush, il miliardario britannico Hamish Harding, il francese Paul-Henry Nargeolet, e un uomo d’affari pachistano con il figlio, Shahzada e Suleman Dawood. Nonostante la tragica vicenda, il co-fondatore della società, Guillermo Sohlein, ha annunciato progetti futuri, tra cui l’invio di mille persone a vivere in una colonia galleggiante su Venere entro il 2050.

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