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Calabria

Palmi (RC) | Evento “villaggio della salute”: prevenzioni e cura tumori – VIDEO

Domenica 1 ottobre, in Piazza Primo Maggio a Palmi, la Onlus “La Danza della Vita”, che tutela le donne e in generale le persone affette di cancro, ha organizzato il primo “Villaggio della Salute”, a cui hanno partecipato ben 63 associazioni provenienti da tutta la Calabria. Questa grande iniziativa è stata patrocinata dal Consiglio Regionale, dalla Regione Calabria, dall’Ordine dei Medici, Europa Donna, Europa Donna Calabria, Fa.Vo Donna, Fa.Vo Donna Calabria, TSM – Tumore al Seno Metastatico; in collaborazione con il Comune di Palmi.

Ad aprire la giornata, c’è stata, alle 9 del mattino, la “Camminata in Rosa”, la passeggiata-simbolo per le donne che soffrono di cancro al seno e che è partita davanti a Palazzo San Nicola, ha attraversato le vie centrali di Palmi per poi raggiungere il Villaggio in piazza che è stato così inaugurato. La prima parte del Villaggio è stata dedicata alla Prevenzione dei tumori con stand, alcuni informativi, altri hanno funto da sede di prevenzione gratuita per chiunque volesse controllare la propria salute. Gli stand sono rimasti aperti dalle 10,30 alle 13,30.

Tra i servizi gratuiti offerti c’è stato lo screening del colon retto, curato dalla responsabile Asp dottoressa Adriana Romeo: donne e uomini dai 50 ai 69 anni hanno potuto comunicare i nominativi alla postazione. Il giorno successivo i prenotati hanno potuto recarsi alle farmacie Scerra e Galluzzo, aderenti all’iniziativa, e ritirare il kit delle feci necessario per lo screening. Altro servizio disponibile domenica mattina in piazza, è stato il pap-test, condotto dalla dottoressa Angela Lofrano e dal dott. Francesco Scampato: le prenotazioni si sono svolte al momento, fino a esaurimento posti nella sede della Fondazione Varia. Nella stessa struttura sono stati effettuati anche gli screening mammari, seguiti dal dott. Francesco Loria. Un altro stand è stato dedicato allo screening diabetologico in collaborazione con la Farmacia Saffioti di Palmi.

Sono stati inoltre presenti il dott. Rosario Ortuso e il dott. Giovanni Calogero, che si sono occupati della prevenzione cardiaca, fornendo anche nozioni di corso B.L.S.D. di primo intervento attraverso consigli e dimostrazioni utili. Si è potuto anche avere un consulto con l’oncologa Paola Serranò e con la senologa Mariuccia Renne (della Breast Unit del Policlinico di Germaneto): quest’ultima è stata pronta a incontrare le donne che avevano bisogno di un consiglio. Erano presenti anche il dott. Francesco Abbonante, responsabile di Seno Network, coordinatore della Breast Unit (centri dove le donne si approcciano all’inizio della malattia) del Pugliese-Ciaccio. Dal Gom di Reggio Calabria sono stati presenti il dott. Salvatore Maria Costarella, primario della chirurgia generale e responsabile della Breast Unit e il dott. Said Al Sayyad, responsabile della radioterapia.

Vi erano poi altri stand curati da altre associazioni presenti che fornivano informazioni su vari tipi di tumore, tra cui quelli al pancreas e al seno. Anche “La Danza della Vita” era presente, testimoniando degli oltre dieci anni di attività a fianco dei pazienti oncologici e presentando l’ultimo fra i tanti servizi offerti nel tempo: la banca della parrucca.

La seconda parte del programma del Villaggio della salute ha previsto un’infiorata, organizzata dalle associazioni di infioratori palmesi, dedicata alle donne che non sono più tra noi a causa del cancro, e che non saranno mai dimenticate. Un tappeto in particolare è stato dedicato al tumore al seno metastatico, un messaggio di vicinanza a coloro che stanno affrontando questa malattia.

C’è stato grande fermento nella preparazione dell’evento, e le socie hanno preparato personalmente i fiocchi rosa per allestire le vetrine dei negozi di Palmi durante tutto il mese di Ottobre. Tra le novità c’erano i foulard dipinti a mano dall’artista Carmela Barbera, sorella della compianta Marilena.

Questo evento ha raccolto speranza e impegno per sostenere i pazienti oncologici, come ha sottolineato Maria Anedda, presidente de “La Danza della Vita” e referente per Europa Donna Calabria: “Con questa manifestazione ho desiderato che alle persone arrivasse un messaggio di speranza per il futuro, di vicinanza e di supporto concreto nel momento buio della malattia. Ho augurato anche che l’evento fosse da ispirazione alle istituzioni locali per garantire servizi sanitari a sostegno di chi soffre”.

Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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Calabria

Cutro (KR) | Muore a 63 anni la moglie del sindaco, coinvolta in un incidente stradale mentre si recava a scuola

Un grave incidente stradale ha sconvolto la comunità di Cutro questa mattina, con la tragica morte di Chiara Olivo, moglie del sindaco Antonio Ceraso. L’insegnante di 63 anni, stava recandosi come di consueto al lavoro, alla scuola primaria Alcmeone di Crotone, quando la sua auto, una Fiat Punto, è stata coinvolta in un violento scontro frontale con una Jeep Renegade.

L’incidente è avvenuto sulla provinciale 63, in un tratto di strada noto per le sue curve pericolose. Per motivi ancora da chiarire, la Fiat Punto della vittima ha invaso la corsia opposta, dove si è scontrata con la Jeep che viaggiava in direzione contraria. L’impatto è stato particolarmente violento, con la Punto spinta verso il guardrail dopo essere stata colpita sul lato passeggero.

Chiara Olivo è rimasta intrappolata tra le lamiere della sua vettura, e solo grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco è stato possibile estrarla dall’auto. Anche il conducente della Jeep è stato soccorso e liberato dai rottami della sua vettura. Sul luogo sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, ma nonostante gli sforzi di rianimazione, per la donna non c’è stato nulla da fare: è deceduta a causa dei gravi traumi riportati.

Durante le operazioni di soccorso, la strada è stata chiusa per consentire l’intervento dell’elisoccorso, che è stato chiamato per prestare assistenza alle persone coinvolte. Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica esatta dell’incidente. La morte di Chiara Olivo ha scosso profondamente la comunità locale, dove era conosciuta e apprezzata per il suo impegno come insegnante.

Il sindaco Antonio Ceraso e la sua famiglia hanno ricevuto in queste ore numerosi messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni e dei cittadini, che si stringono attorno a loro in questo momento di dolore.

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Calabria

Crotone | Respinta nuova istanza, rimane in carcere l’attivista curda Madjidi accusata di essere una scafista

Maysoon Madjidi, attivista curda arrestata a Crotone il 31 dicembre 2023 con l’accusa di essere complice di un traffico di migranti, continua a rimanere in detenzione. Il Tribunale di Crotone ha respinto nuovamente la richiesta di modifica delle misure cautelari, rifiutando il passaggio dal carcere agli arresti domiciliari, una richiesta avanzata direttamente dall’imputata durante una dichiarazione spontanea. La giovane, che si dichiara innocente, è accusata di aver collaborato con il capitano di un’imbarcazione che ha portato 77 migranti sulle coste calabresi.

Durante l’udienza, durata oltre cinque ore, Madjidi ha difeso la propria posizione davanti al collegio penale presieduto dal giudice Edoardo D’Ambrosio. La donna ha contestato le accuse mosse da due migranti, un iraniano e un iracheno, che sostengono fosse l’aiutante del capitano, Akturk Ufuk, già reo confesso e processato con rito abbreviato. L’imputata ha ribadito di essere una vittima delle circostanze, spiegando di essere stata costretta a imbarcarsi come tutti gli altri passeggeri, senza alcun ruolo nella gestione del viaggio.

Madjidi, arrestata il 1° gennaio e detenuta presso il carcere di Reggio Calabria, ha raccontato di essere stata rinchiusa insieme agli altri migranti in attesa dell’imbarco e di aver continuato a cercare denaro fino a pochi giorni prima della partenza, cercando di pagarsi il viaggio attraverso prestiti. Ha anche sottolineato la sua appartenenza al partito curdo Komala, chiedendo come queste circostanze possano combaciare con l’accusa di essere una scafista.

Nel corso dell’udienza, sono state ascoltate le testimonianze di alcuni ufficiali della Guardia di Finanza, tra cui il tenente Gaetano Barbera, che ha ricostruito i fatti e difeso la validità delle accuse, basate principalmente sulle testimonianze di due migranti. Tuttavia, l’avvocato difensore di Madjidi, Giancarlo Liberati, ha messo in dubbio la solidità delle prove, domandandosi perché solo due persone siano state ascoltate e come mai lo Stato italiano non sia riuscito a rintracciare i testimoni chiave, che sono stati invece trovati da giornalisti in Inghilterra e Germania.

Nonostante queste perplessità, le accuse nei confronti di Maysoon Madjidi restano al centro del dibattito giudiziario. Il processo proseguirà con ulteriori udienze, mentre l’imputata continuerà a rimanere in carcere, in attesa di una sentenza definitiva che chiarirà la sua reale responsabilità nella vicenda.

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