Cronaca

Roma, netturbino che drogava e stuprava le donne, spuntano le chat

Non ci sono solo i filmati degli stupri di Roma, ma anche le chat, il giorno dopo la violenza, tra Ubaldo Manuali e le sue vittime.

Non ci sono solo i filmati degli stupri di Roma, ma anche le chat, il giorno dopo la violenza, tra Ubaldo Manuali e le sue vittime: “Quanto mi hai fatto bere ieri?”, “Abbiamo fatto l’amore?”, “Sì, lo volevi. Dicevi che era da tanto che non lo facevi”, “Sarà…mi sembra di essermi addormentata mentre lo stavamo facendo”. Tutto conferma i raggiri e l’assenza totale di lucidità delle donne sedotte e violentate dal netturbino di Riano, 59enne, in carcere con l’accusa di violenza sessuale plurima e diffusione illecita di immagini a contenuto sessuale.

Le chat del netturbino con le vittime

Sul Corriere della Sera emerge tutto il castello di bugie nelle chat tra Ubaldo Manuali e una delle sue vittime. “Quanto mi hai fatto bere ieri?” , è uno dei passaggi della conversazione che avviene all’indomani della notte passata da Manuali con una vittima. Il giorno dopo la donna, 47 anni, gli chiede conto della serata, della quale evidentemente non ha memoria. “Forse un po’ hai esagerato”. “Dovevi fermarmi”, “Ma eri così contenta…eri carica”. “Eh… le donne non reggono l’alcol… Abbiamo fatto l’amore?”, “Sì, lo volevi. Dicevi che era da tanto che non lo facevi…”, “Sarà.. Non ricordo niente”. Il primo elemento valorizzato dalle indagini del commissariato Flaminio Nuovo e poi dalla Squadra mobile di Viterbo è proprio la nebbia che avvolge i ricordi della donna, così come quelli delle altre due. “Ma davvero siamo stati assieme? Mi sembra incredibile che mi sia addormentata”, gli chiede un’altra, perplessa, senza però che le nasca il sospetto. “Ma ti pare che se volevo fare qualcosa di losco poi mi fermavo a dormire qui?, risponde lui.

Il modus operandi identico per tutti gli stupri

I tre stupri che vengono contestati a Manuali hanno in comune un dato: a tutti e tre gli appuntamenti offre da bere alle vittime (uno spritz alla donna che riceve in casa, vino rosso e prosecco alle due che va a trovare) e la loro lucidità crolla di colpo dopo il primo bicchiere. L’altro elemento sottolineato dal gip di Viterbo è che non è la quantità di alcol a stordire le tre ma le gocce di tranquillante (lormetazepam) che Manuali versa nei loro bicchieri che contribuisce costruire falsi ricordi della serata. Di qui i rapporti sessuali consumati mentre le donne sono assopite, se non proprio inermi, filmati in ogni particolare e inviati a un paio di amici.

L’audio della vittima sul telefono

A confermare l’assenza totale di lucidtà delle vittime, oltre alla boccetta del potente tranquillante trovata oin casa di Manuali, anche uno dei video che il netturbino ancora conservava nel telefono sequestrato dagli investigatori. La donna inquadrata dal 59enne mentre sta abusando di lei, che gli chiede: “Chi sei? Perché mi stai baciando”, “Sono il tuo fidanzato — risponde lui — non preoccuparti”. Rassicurazioni che in fase di indagine si ritorcono contro di lui perché testimoniano l’incapacità delle donne di rendersi conto di quanto accadesse.

Netturbino “latin lover” millantava le conquiste agli amici

Manuali invece aveva costruito tutta un’altra realtà. Raccontava con orgoglio delle sue avventure amorose. E tra le accuse, infatti, c’è anche quella di diffusione illecita di immagini a contenuto sessuale con quelle che presentava agli amici come sue conquiste e invece non erano altro che persone senza volontà e in sua balìa, dopo essere state da lui narcotizzate.

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