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Calabria

Catanzaro | banda di sole donne che “ripuliva” i negozi: cinque arresti I NOMI

Un gruppo composto interamente da donne, specializzato in furti negli esercizi commerciali, è stato scoperto durante un’indagine condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica. Cinque persone, di cui quattro donne e un uomo, sono state arrestate in seguito alle indagini.

Ecco i nomi degli arrestati:

  • Caterina Ruga, nata a Catanzaro il 12 marzo 1997
  • Lorenzo Pontiero, nato a Catanzaro il 6 agosto 1978
  • Alessandra Voci, nata a Catanzaro il 16 gennaio 1990
  • Marianna Bevilacqua, nata a Catanzaro il 23 novembre 1985
  • Marianna Ranieri, nata a Catanzaro il 10 dicembre 1969

L’inchiesta ha permesso di collegare le donne, tutte di origini rom, a diversi furti compiuti nei negozi della città e della provincia. Sono stati contestati loro sei episodi, con un’ordinanza emessa dal gip su richiesta della Procura.

L’operazione è stata messa in atto giovedì mattina, solo 24 ore dopo un’ampia operazione “Alto impatto” nella periferia sud della città, volta a contrastare fenomeni criminali che avevano superato la soglia d’allerta in quella zona. Durante quella operazione, sono state rilevate violazioni di legge, con sequestro di marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare autovetture e impianti di videosorveglianza non autorizzati.

Sono stati rinvenuti anche veicoli rubati, che saranno restituiti ai legittimi proprietari. L’operazione ha incluso controlli amministrativi per verificare il rispetto delle norme del Codice della Strada e delle condizioni ambientali ed igienico-sanitarie degli immobili nella zona. Sono state avviate attività di monitoraggio degli appartamenti del complesso abitativo popolare, al fine di accertare la regolare occupazione degli immobili e la presenza di utenze allacciate abusivamente.

L’ispezione è stata estesa alle parti condominiali, compresi ascensori, terrazzi e magazzini, nonché ad alcuni alloggi in stato di abbandono. Nelle aree comuni esterne, trasformate in discarica a cielo aperto, è stata rinvenuta una considerevole quantità di rifiuti di ogni tipo, inclusi numerosi resti di veicoli. La zona è stata ripulita e i rifiuti sono stati regolarmente smaltiti.

Calabria

Operazione Nemesis: Dieci Arresti per Scambio Elettorale Politico-Mafioso in Calabria

CC KR

In un’importante operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone, dieci persone sono state arrestate con l’accusa di essere coinvolte in uno scambio elettorale politico-mafioso legato alla ‘ndrangheta. L’operazione, denominata Nemesis, ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Tra i soggetti arrestati spicca il sindaco di Casabona, Francesco Seminario, ritenuto legato alla cosca Tallarico. Le indagini hanno rivelato che il sindaco avrebbe ottenuto un ampio sostegno elettorale dalla criminalità organizzata, promettendo in cambio benefici, come l’assegnazione di lavori pubblici. L’operazione ha interessato i comuni di Casabona, Scandale e Strongoli, dove si sono evidenziati segnali di una forte infiltrazione mafiosa nella politica locale.

In totale, otto persone sono state portate in carcere e due sono state poste agli arresti domiciliari. Le accuse mosse nei loro confronti includono anche associazione per delinquere di tipo mafioso e furto aggravato. Le indagini hanno dimostrato l’attività operativa della ‘ndrina di Casabona, collegata a vari gruppi criminali della regione, dedicata a traffici illeciti e alla gestione di affari legati al narcotraffico.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione in Calabria, evidenziando come i legami tra politica e mafia possano compromettere seriamente la democrazia locale e il benessere della comunità. Le autorità continuano a monitorare la situazione, nella speranza di estirpare definitivamente le radici mafiose che minacciano il territorio.

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Attualità

Alberto Angela ospite d’onore all’Università Mediterranea di Reggio Calabria per l’inaugurazione dell’anno accademico

Il celebre divulgatore scientifico Alberto Angela sarà l’ospite d’onore alla cerimonia di apertura del nuovo anno accademico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, prevista per il 15 ottobre 2024. L’evento, che si terrà nell’Aula Magna “Antonio Quistelli”, vedrà Angela ricevere la Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze Forestali e Ambientali, un riconoscimento per il suo impegno nella divulgazione scientifica e ambientale.

Alberto Angela, noto per la sua capacità di rendere accessibili temi complessi come la storia, la scienza e l’ambiente, è da tempo un punto di riferimento per il grande pubblico. La sua passione per il patrimonio culturale e naturale italiano lo ha portato spesso a Reggio Calabria, dove ha raccontato le meraviglie del territorio, inclusi i celebri Bronzi di Riace. Questa onorificenza, dunque, rappresenta un ulteriore tributo alla sua lunga carriera di divulgatore e al suo legame con la Calabria.

L’incontro sarà un momento significativo per gli studenti e per tutta la comunità accademica, che potranno assistere a un evento che unisce cultura, scienza e impegno per la tutela dell’ambiente, temi centrali nella carriera di Angela.

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Calabria

Reggio Calabria | Arrestato per maltrattamenti: ingiuria l’Ex moglie in presenza dei figli

Questura di Reggio Calabria

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Reggio Calabria ha arrestato un uomo di 43 anni, già con precedenti penali, per maltrattamenti nei confronti della sua ex moglie. L’episodio si è verificato in presenza dei loro figli minori, suscitando preoccupazione e necessitando l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

La situazione è degenerata dopo che la donna ha ricevuto una serie di messaggi minacciosi e ingiuriosi dal suo ex compagno, culminati in un gesto particolarmente inquietante: una foto che mostrava una tanica di liquido e un paio di scarpe con una pallottola, lasciati nell’androne del palazzo dove vive. Preoccupata per la sua incolumità e quella dei suoi figli, la donna ha contattato la polizia.

Gli agenti delle Volanti sono intervenuti rapidamente, recandosi sul luogo con la donna e i bambini. Qui hanno sorpreso l’uomo nei pressi dell’edificio, in evidente stato di agitazione e sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Anche alla presenza degli agenti, l’individuo ha continuato a rivolgere insulti alla ex moglie, aggravando la situazione.

Dopo le necessarie procedure, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, sottolineando la gravità del reato e la necessità di proteggere la vittima e i minori coinvolti. Questo episodio evidenzia l’importanza di una risposta tempestiva da parte delle forze dell’ordine in casi di violenza domestica.

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