Connect with us

Liguria

Casella (GE) | Ossa nello Scrivia, ora i resti hanno un nome

Ad una svolta le indagini sul ritrovamento, nell’agosto 2022 di alcune ossa vicino al greto del torrente Scrivia e da allora senza un nome. Le indagini dei Ris di Parma avrebbero chiarito che le ossa, una parte di mandibila e altri frammenti, appartengono a Giovanni Trucco, 85 anni, scomparso a Montoggio nel 2007 e mai più ritrovato. Un cold case che aveva tenuto con il fiato sospeso i residenti di Casella ma ancha alcune famiglie che hanno perso un loro caro e non ne hanno mai più trovato traccia.

Il ritrovamento delle ossa, nel greto del torrente Scrivia, aveva suscitato molta apprensione e inizialmente si era temuto un omicidio. Del caso si era occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto ed un suo inviato, girando un servizio sul posto, aveva trovato altri frammenti ossei.

Era il 29 agosto del 2022 ed è stato necessario attendere sino ad ora prima che il Ris di Parma riuscisse ad isolare tracce di dna tali da poter dare un nome ed un cognome ai miseri resti. Alla fine si è convenuto che il dna trovato appartiene a Giovanni Trucco, un anziano pensionato scomparso nel nulla nell’autunno 2007 e di cui si erano perse tutte le tracce.

Residente a Montoggio, non lontano dal luogo del ritrovamento, Trucco era uscito di casa sparendo nel nulla. La sua auto era stata ritrovata in zona Busalletta ma del pensionato nessuna traccia. Recentemente l’indagine si era arenata sulla dubbia attribuzione dei resti umani ritrovati. Il cerchio si era ristretto a Trucco, a Riccardo Lorenzelli, 93 anni, scomparso dalla sua abitazione nel quartiere genovese di San Fruttuoso nel 2008, molto lontano dal luogo del macabro ritrovamento e Maria Imparato, una donna scomparsa proprio a Casella nel febbraio del 1995.

Ora le perizie e gli esami sembrano aver chiarito che i poveri resti appartengono a Giovanni Trucco e i familiari hanno ora una “risposta” alle loro domande e un corpo da seppellire. Per le altre famiglie restano i dubbi e le speranze che anche per loro, un giorno, arrivino delle risposte.

Liguria

Finale Ligure (SV) | Rocciatrice cade da una parete rocciosa e muore, dramma al Bric Reseghe

Una rocciatrice è deceduta dopo essere precipitata da una ventina di metri d’altezza durante una arrampicata sulla parete rocciosa di Bric Reseghe, nel Finalese. La donna si trovava in compagnia di un gruppo quando all’improvviso si sarebbe verificato il dramma. Cadendo al suolo si è procurata fratture multiple a braccia e gambe e un trauma cranico. I soccorsi sono scattati poco dopo la caduta con i volontari della croce bianca di Finale Ligure arrivati con l’ambulanza, il personale del 118 con l’automedica, quindi i tecnici del soccorso alpino e i vigili del fuoco. L’elicottero fatto alzare in volo da Villanova è dovuto rientrare per le condizioni del vento proibitive. Inutili i tentativi di rianimare la donna.

Continua a leggere

Liguria

Genova | Arrestato il maresciallo Davide Odicini, è accurato di corruzione, concussione, falso, accesso abusivo a sistemi informatici

Il sospetto è partito da alcuni accessi anomali alle banche dati della Polizia. A effettuarli era Il maresciallo Davide Odicini, comandante dei carabinieri della stazione di Cornigliano e Sestri Ponente, che controllava alcuni nominativi senza apparente giustificato motivo. Secondo l’accusa Odicini, che è stato arrestato, in questo modo avrebbe fornito informazioni ad alcuni conoscenti tra cui un avvocato, che si rivolgeva all’amico carabiniere per avere notizie utili principalmente relative a incidenti stradali.

Inoltre Odicini, avrebbe fornito informazioni anche un altro suo conoscente, un operaio edile, ottenendo in cambio lavori di muratura gratis nell’abitazione di un’amica. n un altro episodio accertato dai carabinieri del Nucleo Investigativo, il sottufficiale avrebbe favorito un amico carrozziere per recuperare un credito vantato nei confronti di un pensionato per alcuni lavori fatti sulla sua auto. Il carabiniere in pratica avrebbe detto all’anziano di pagare minacciandolo in caso contrario di denunciarlo per insolvenza fraudolenta.

lnfine il maresciallo, intervenuto per un furto in un negozio, avrebbe effettuato una ricostruzione parzialmente fittizia dei fatti, per contestare il reato di rapina impropria, al posto di quello di furto.

Al termine delle perquisizioni nei confronti degli indagati e di altre persone coinvolte nella vicenda, il maresciallo è stato arrestato e portato in carcere.

Le indagini, coordinate dalla pm Gabriella Dotto sono state condotte dagli stessi carabinieri al guidati dal colonnello Michele Lastella.

Corruzione, concussione, falso, accesso abusivo a sistemi informatici, rivelazione di atti coperti da segreto d’ufficio e depistaggio, queste le accuse.

Indagati sono anche l’avvocato e l’operaio sono accusati: il primo di utilizzazione di atti coperti dal segreto d’ufficio e accesso abusivo a sistema informatico delle banche dati, il secondo di corruzione ed accesso abusivo a sistema informatico delle banche dati in concorso. A casa dell’avvocato, i militari hanno trovato nascosti in alcune borse circa 70 mila euro in contanti. Per loro il gip ha disposto l’obbligo di dimora nella provincia di Genova con divieto di allontanarsi dall’abitazione in orario serale/notturno.

Continua a leggere

Liguria

Diano Arentino (IM) | Taglia la legna e si ferisce ad una mano, anziano soccorso dal 118

Stava tagliando della legna in vista dell’inverno quando si è ferito ad un polso. A rimanere ferito un uomo di 80 anni. L’infortunio si è verificato questa mattina a Diano Arentino. L’allarme è scattato intorno alle 10 con i soccorritori arrivati dalla Croce Rossa di Diano Marina con l’automedica Alfa1. Vista la gravità della situazione, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso Grifo che ha poi trasportato l’anziano in codice giallo all’ospedale San Paolo di Savona per ricevere le cure necessarie.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY