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Quarto Acerenza e nono Paltrinieri nella 10 km maschile

Niente podio per gli azzurri del nuoto di fondo nella 10km dei Giochi di Parigi2024, corsa lungo la “discussa” Senna. L’ungherese Kristof Rasovszky ha vinto la medaglia oro, davanti al tedesco Oliver Klemet, argento, e all’altro magiaro David Betlehem, bronzo. Quarto posto, a un soffio dal terzo posto, per Domenico Acerenza, 29enne di Potenza, della Canottieri Napoli. Soltanto nono, invece, Gregorio Paltrinieri, 29enne di Carpi, delle Fiamme Oro, vincitore in questi Giochi di due medaglie in vasca (800 e 1500). Dopo una gara vissuta interamente in testa, Rasovszky ha beffato Klemet allo sprint e ha conquistato la medaglia d’oro. Beffa per Acerenza, che ha perso il podio in volata contro Betlehem: oro e bronzo all’Ungheria, dunque. Per l’Italia un quarto e un nono posto: Paltrinieri ha ceduto nell’ultimo chilometro, chiudendo a 1’06” dal vincitore.
“Sono morto. Ho dato tutto quello che avevo. Ho cercato di fare il mio massimo: alla fine ho cercato di strappare per recuperare sui primi due ed ero oltre tutte le mie forze. Nello sprint conclusivo ero finito” il commento di Domenico Acerenza. “Nell’ultimo periodo ho avuto problemi alla spalla. Sono soddisfatto però per quanto ho fatto. La gara è andata proprio per come l’avevo preparata, non mi posso rimproverare alcunchè. Questo era il destino. Andiamo avanti”, ha aggiunto Acerenza.
“E’ stata molto complicata. Una gara difficilissima. Non avevo mai provato il percorso e non sapevo cosa aspettarmi. In più ho fatto tanta fatica a trovare la mia nuotata oggi, soprattutto a favore di corrente” l’analisi di Gregorio Paltrinieri. “Ero sempre attaccato a un filo pronto a rompersi. Non sono riuscito mai a trovare il mio passo, il mio ritmo. Quando gli altri hanno cambiato il ritmo io non ce l’ho fatta. Mi spiace per questa gara: speravo di fare bene ma gli altri sono andati fortissimo. Mi spiace per il quarto posto di Acerenza, speravo che almeno lui potesse arrivare al podio. La mia Olimpiade fino a oggi è stata molto buona e nel complesso sono felice”, ha aggiunto il campione emiliano, vincitore in vasca di due medaglie (sugli 800 e sui 1500). “Adesso? Mi fermerò e mi fermerò tanto. Voglio prendermi un periodo di pausa. Non so se è stata la mia ultima gara, voglio prendermi del tempo per decidere e per dedicarmi ad altre cose.
Ripeto, ho bisogno di fermarmi”, ha concluso Paltrinieri.

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Fonseca “Non penso al mio futuro, ora contano Milan e derby”

Dopo la sconfitta contro il Liverpool “c’è frustrazione, ma anche la consapevolezza che siamo uniti per uscire da questa situazione. Adesso la soluzione è lavorare insieme per fare meglio”. Così Paulo Fonseca alla vigilia del derby contro l’Inter. Una partita “contro una squadra molto forte. Ma io voglio sempre vedere il lato positivo e penso che dobbiamo pensare che possiamo vincere se facciamo una buona partita. Può essere un momento importante per me”, ha aggiunto il tecnico rossonero in conferenza stampa.

“Oggi arrivo qui fiducioso. E non posso non trasmettere questo stato d’animo. Questi tre giorni di lavoro sono stati fantastici, quindi arrivo al derby ottimista, guardo al futuro con fiducia”, ha detto ancora Fonseca. “Penso che abbiamo dei giocatori per fare una squadra fortissima, ma al momento non lo siamo ancora, ha chiarito ancora l’allenatore portoghese che ha aggiunto: “Abbiamo dei buoni momenti come squadra, ma manca la continuità. La squadra sta crescendo tutti i giorni e dobbiamo continuare così.

Serve tempo, è vero, ma non cerco scuse e penso a lavorare per migliorare la squadra”. Infine sulla sua panchina: “Derby decisivo per il mio futuro? Non penso a questo onestamente. Penso che sia importante la squadra e la partita con l’Inter. Io resto concentrato sul mio lavoro e sul lavorare con la squadra e con i giocatori affinchè siano pronti alla partita di domani. La squadra e la partita sono la cosa più importante adesso”, ha concluso Fonseca.
– Foto Ipa Agency –

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Bagnaia davanti a tutti nelle libere del venerdì a Misano

Il primo tempo nel corso della Practice di MotoGp del Gran Premio dell’Emilia-Romagna è stato realizzato da Francesco Bagnaia, in sella alla Ducati Lenovo. Sul circuito di Misano, in 1’30″286, il pilota campione del mondo ha inoltre siglato il nuovo record della pista. Il rivale diretto per il campionato, Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +0″198) si trova al secondo posto; terzo, invece, Marc Marquez (Ducati Gresini, +0″229). Quarto crono per Enea Bastianini (Ducati Lenovo, +0″321), caduto nel finale del turno. Fabio Quartararo (Yamaha, +0″600) chiude quinto e si rivede nelle posizioni di vertice. Nell’ordine, completano la top ten Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi, Maverick Vinales, Pedro Acosta ed Aleix Espargaro. La classe regina tornerà in pista domani mattina alle ore 10:05 in vista delle FP2.
– Foto Ipa Agency –

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Cagliari in ritiro, Giulini “Gruppo sano, senza mele marce”

“Abbiamo convenuto di andare in ritiro, ho parlato col mister chiedendogli se se la sentisse di parlare e insieme al direttore abbiamo deciso di ripartire subito domani compattandoci”. Questa la decisione del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, dopo la sconfitta casalinga con l’Empoli e il difficile avvio di campionato della squadra di mister Nicola. “Non è una fiducia a tempo, ho vissuto tante di queste situazioni in quasi dieci anni. In altri casi valutavo se ci fosse un problema interno, se ci fosse da mandare via qualcuno, a cominciare da direttore sportivo o allenatore. Non vedo mele marce, sono felice di lavorare con loro, dal primo giorno di calciomercato e dell’arrivo del mister. Stimo tanto Bonato, lui e Nicola lavorano molto bene, il direttore ha grande affiatamento con tutti, è un momento difficile e lo dobbiamo affrontare tutti insieme”. Giulini difende anche i giocatori. “E’ un gruppo che mi sembra sano, con giovani ed esperti, che abbiamo iniziato a creare dopo la retrocessione del 2022 e compattato poi da Ranieri col suo arrivo”. “Non vedo mele marce, ma un gruppo coeso; si è vista qualche reazione non bella tra compagni ma penso sia frutto della frustrazione del momento. Bisogna trovare la chiave all’interno e sono convinto che il direttore e il mister insieme alla squadra sapranno trovarla”, ha aggiunto Giulini.
– Foto Ipa Agency –

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