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Cronaca

Firenze | Rapina in via dello Statuto: arrestate due persone

La Polizia di Stato ha arrestato nella notte di ieri un cittadino marocchino di 33 anni e una 19enne originaria della provincia di Arezzo, accusati di rapina aggravata in concorso.

Il fatto è avvenuto intorno alle 3:00 di notte in via dello Statuto, dove un cittadino pakistano di 22 anni stava passeggiando quando è stato avvicinato dalla coppia. Secondo la ricostruzione, l’uomo marocchino, senza apparente motivo, ha iniziato a colpire il giovane con calci e pugni, mentre la ragazza gli ha portato via lo smartphone e il portafogli contenente oltre 100 euro in contanti e diverse carte di credito.

La vittima, seppur dolorante, ha cercato di seguire i fuggitivi, attirando l’attenzione di alcuni passanti che hanno allertato il 112. Le Volanti di via Zara sono intervenute tempestivamente e, grazie alle descrizioni fornite dai testimoni, sono riuscite a rintracciare la coppia nei pressi di Piazzale di Porta al Prato. A tradire i due, una maglia rossa indossata dall’uomo e rimasta strappata durante la colluttazione.

Durante un controllo, gli agenti hanno trovato addosso all’uomo un cellulare di dubbia provenienza, 14 pacchetti di sigarette ancora sigillati e, dalla donna, altri due telefoni ed una collanina d’oro. Uno dei cellulari corrispondeva proprio al maltolto sottratto al pakistano e gli è stato immediatamente restituito. Inoltre, dallo smartphone della vittima sono emerse notifiche di pagamenti con carta contactless per l’acquisto di sigarette.

Oltre alla rapina aggravata, la coppia è stata denunciata anche per ricettazione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. Entrambi, già noti alle forze dell’ordine, su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze, sono stati condotti al carcere di Sollicciano.

Cronaca

Migliora la situazione dopo il maltempo nelle Marche

La situazione nelle Marche sta lentamente tornando alla normalità dopo il violento maltempo che ha colpito la regione nei giorni scorsi. Le operazioni di intervento, ancora in corso, sono circa venti e riguardano principalmente la rimozione di piante pericolanti, il ripristino delle strade danneggiate da piccoli smottamenti e la messa in sicurezza delle zone maggiormente colpite.

Le province più interessate dall’emergenza sono quelle di Pesaro Urbino, Ancona e Macerata. Qui le autorità locali stanno lavorando senza sosta per garantire la sicurezza della popolazione e il ripristino delle vie di comunicazione. In particolare, nelle località di Paterno e Massignano, nel comune di Ancona, la situazione richiede un’attenzione particolare, poiché i danni causati dal maltempo sono stati significativi.

Grazie all’impegno congiunto delle squadre di soccorso e dei tecnici comunali, la situazione è in via di miglioramento, ma rimane alta l’allerta nelle aree ancora vulnerabili.

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Cronaca

Maltempo: Oltre 1.200 interventi dei Vigili del Fuoco nelle Marche e in Emilia-Romagna

Prosegue senza sosta il lavoro dei Vigili del Fuoco nelle Marche e in Emilia-Romagna, dopo l’ondata di maltempo che ha colpito duramente le due regioni. Nelle Marche, la situazione è in via di miglioramento, con circa 20 interventi in corso per la messa in sicurezza delle zone più danneggiate, la rimozione di alberi pericolanti e il ripristino delle strade colpite da smottamenti. Le province più colpite dall’emergenza sono Pesaro Urbino, Ancona e Macerata, dove le squadre di soccorso stanno lavorando per ripristinare la normalità.

A livello regionale, sono stati impiegati 300 Vigili del Fuoco, che fin dall’inizio dell’emergenza hanno effettuato oltre 1.200 interventi. In Emilia-Romagna, le attività di prosciugamento proseguono nelle province di Bologna, Rimini e Forlì-Cesena, dove la situazione è in miglioramento. Tuttavia, restano ancora criticità nel ravennate, in particolare nelle aree alluvionate di Lugo e Bagnacavallo, dove i Vigili del Fuoco stanno supportando la popolazione nel recupero dei beni dalle abitazioni allagate e nelle operazioni di prosciugamento.

L’impegno delle squadre di soccorso si conferma fondamentale per fronteggiare l’emergenza e garantire il ritorno alla normalità nelle aree colpite dal maltempo.

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Cronaca

Andria (BT) | Rapine, furti e riciclaggio: 6 arresti per associazione a delinquere

Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati da unità specializzate tra cui il 6° Nucleo Elicotteri, lo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e il Nucleo cinofili di Modugno, hanno eseguito un’operazione ad Andria che ha portato all’arresto di sei persone. Gli arresti fanno parte di un’indagine condotta dal dicembre 2023 al marzo 2024, denominata “Raptor”, mirata a contrastare i reati predatori nella zona.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della Procura locale. Le persone coinvolte sono accusate di associazione a delinquere, rapina, furto e riciclaggio. Quattro degli indagati sono stati tradotti in carcere, mentre due sono stati posti agli arresti domiciliari. L’indagine ha documentato l’attività di un’organizzazione criminale radicata ad Andria, dotata di armi e strumenti per inibire le comunicazioni, responsabile di numerosi furti di beni di valore, come trattori e macchine operatrici, nella provincia e in altre località come Matera e San Benedetto del Tronto.

Attraverso intercettazioni telefoniche, riprese video e operazioni di controllo, i Carabinieri hanno decifrato il linguaggio criptico utilizzato dai membri della banda, che si avvalevano di telefoni dedicati e apparecchi radio portatili per evitare di essere tracciati. Tra i colpi attribuiti all’organizzazione, vi è una rapina ai danni di un’azienda di trasporti ad Andria, diversi furti di mezzi pesanti e un tentativo di furto a Trani, per un valore complessivo stimato in circa 400mila euro. I beni rubati sono stati recuperati e restituiti ai legittimi proprietari.

L’operazione rappresenta un importante successo nella lotta contro i reati predatori e testimonia l’impegno dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura di Trani, nel contrastare la criminalità organizzata. Le indagini sono ancora in corso e gli indagati affronteranno ora l’interrogatorio di garanzia. La loro eventuale colpevolezza dovrà essere provata in sede processuale.

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