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Liguria

Imperia | Giorgia Canetti vince la tappa di selezione del Campionato di salsa al mortaio con l’aglio di Vessalico

E’ Giorgia Canetti, la vincitrice della seconda tappa tappa del 1° campionato nazionale di salse al mortaio con l’aglio di Vessalico. La finalissima si svolgerà il 2 luglio nel paese della Valle Arroscia.

Il format innovativo “Spiagge Didattiche”, dedicato all’educazione culinaria dei turisti sulla Riviera Ligure, ha registrato un ulteriore successo, in particolare durante l’evento organizzato presso i Bagni Oneglio di Imperia. L’iniziativa si è concentrata sui food ambassador della regione, mettendo in risalto prodotti di eccellenza come l’Olio Riviera Ligure DOP, il Basilico Genovese, i vini DOC e l’aglio di Vessalico. L’evento, promosso dall’assessorato all’Agricoltura di Imperia, guidato da Mattia Sasso, ha visto come protagonisti i vini liguri Dop, abbinati alle salse al mortaio preparate durante la tappa di selezione del Campionato Nazionale di Salsa al Mortaio.

Dieci le cuoche e i cuochi che hanno partecipato all’Education, sfidandosi con pestello e mortaio per conquistare un posto nella finale del primo campionato di salsa al mortaio. Ingredienti principali come l’aglio di Vessalico, le erbe aromatiche, le olive Taggiasche, le acciughe sotto sale, i capperi, i pinoli, le noci, i pomodori cuore di bue, le trombette e i formaggi delle Alpi Liguri sono stati utilizzati per creare nuove salse, abbinate ai vini delle cantine Dop del ponente ligure.

Sotto la guida di Renato Grasso, presidente dell’associazione cuochi discepoli August Escoffier, i partecipanti hanno creato salse innovative utilizzando ingredienti di eccellenza del territorio, e postando sui propri canali social le loro performance.

La competizione, che avrà luogo a Vessalico il 2 luglio nell’ambito della fiera dedicata a questa eccellenza, coinvolge l’aglio di Vessalico, che è coltivato negli 11 comuni dell’alta Valle Arroscia: Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico.

Il format “Spiagge Didattiche”, ideato dal marketer Franco Laureri, si distingue non solo per la valorizzazione dei prodotti tipici e la promozione delle tradizioni culinarie locali, ma anche per l’uso strategico dei social network. Questi ultimi rappresentano un canale fondamentale per la promozione del brand legato ai prodotti tipici, seguendo una tendenza ormai consolidata tra i principali brand a livello mondiale. L’importanza dei social media nel processo di branding è cruciale: permettono di coinvolgere attivamente i clienti nelle attività promozionali, creando un legame più stretto tra consumatore e prodotto. Attraverso l’engagement sui social network, i turisti e i partecipanti diventano ambasciatori del territorio, condividendo le loro esperienze e contribuendo alla diffusione dei valori autentici che caratterizzano i prodotti di eccellenza della Riviera Ligure.L’assessore all’agricoltura del Comune di Imperia, Mattia Sasso, ha ribadito: “L’efficacia dei social media nella valorizzazione dei prodotti e processo di branding, sottolineando come il format “Spiagge Didattiche” sia un modello virtuoso di educazione e promozione delle nostre produzioni tipiche”. Il sindaco di Vessalico, Flavio Manfredi, e il presidente delle Antiche Vie Del Sale, Alessandro Navone, hanno espresso grande soddisfazione per l’evento, che ha evidenziato le potenzialità dei prodotti tipici nel comunicare e promuovere le piccole comunità dell’entroterra ligure”. L’evento, sostenuto dall’assessorato al marketing territoriale e all’agricoltura della Regione Liguria e promosso da Agenzia InLiguria, è stato realizzato in collaborazione con A.I.S. Liguria,  Coldiretti, Cia, Confagricoltura, CNA e Confcommercio.

Liguria

“Nostos”, l’associazione di volontariato dedicata alla ricerca delle persone scomparse

Si chiama “Nostos International Italia” la nuova organizzazione di volontariato dedicata alla ricerca di persone scomparse. L’iniziativa è nata da un’idea di Roberta Carassai, nel ruolo di presidente dell’associazione, madre di Alessandro Venturelli, scomparso da Sassuolo nel 2020 affiancata dall’avvocato di famiglia Claudio Falleti e da Marc Di Maggio, entrambi vicepresidenti. “Nostos”, che in greco antico significa “ritorno a casa”, si propone di affiancare le famiglie in questo doloroso percorso, attraverso l’attivazione di volontari specializzati in collaborazione con le istituzioni nazionali ed internazionali.

La missione di “Nostos” è ambiziosa. «Vogliamo creare una rete capillare di volontari, formati da professionisti del settore legale, psicologico e scientifico, per supportare le ricerche sul territorio – spiegano i responsabili della nuova associazione – L’obiettivo è affiancare le forze dell’ordine e superare i limiti operativi tradizionali, lavorando in stretta sinergia con le istituzioni ma soprattutto coinvolgendo attivamente la cittadinanza. Tutto questo ricordando che la solidarietà é il faro che guida verso casa». Roberta Carassai, madre e presidente dell’associazione, racconta con forza la sua volontà di perseguire un obiettivo chiarissimo: «Non smetterò mai di cercare mio figlio. Ogni giorno mi sveglio con la speranza di riportarlo a casa, ed è questa speranza che mi ha dato la forza per fondare Nostos. Non possiamo arrenderci finché ogni famiglia non riabbraccerà i propri cari. Il nostro scopo, infatti, è ridare voce a chi non ne ha più attraverso i giornali, la tv, la radio e a qualsiasi altro mezzo di comunicazione».

“Nostos” è già operativa e intende potenziare le ricerche attraverso una metodologia strutturata e innovativa. Claudio Falleti, vicepresidente e avvocato della famiglia Carassai, sottolinea l’importanza del ruolo della comunità: «Le istituzioni fanno il possibile, ma spesso le risorse non bastano. È qui che entra in gioco la cittadinanza: con Nostos vogliamo colmare quei vuoti e rendere la società parte attiva in questa lotta. Ogni volontario può fare la differenza». Marc Di Maggio, vicepresidente e esperto di supporto psicologico, si concentra sulla necessità di assistenza alle famiglie: «La scomparsa di una persona non lascia solo un vuoto fisico, ma un trauma psicologico devastante. Con Nostos, vogliamo non solo riportare a casa le persone scomparse, ma anche fornire un sostegno emotivo e psicologico alle famiglie e alle persone che rientrano dopo un lungo periodo di risposta concreta a un fenomeno che, in Italia e nel mondo, coinvolge migliaia di persone ogni anno. Nostos non solo mobilita risorse volontarie, ma offre anche assistenza gratuita a livello legale, psicologico e scientifico, diventando un punto di riferimento per le famiglie che vivono il dramma di una scomparsa».

In supporto all’associazione in qualità di consulente scientifico il Generale Luciano Garofalo ex comandante dei RIS di Parma ed in qualità di consulente giuridico, quindi la dottoressa Carmen Pugliese magistrato di altissimo livello oggi a riposo che si è sempre occupata di temi molto sensibili. Insieme a loro Giò Barbera, giornalista professionista, attuale direttore di Radiocom.tv, il webradiogiornale con sede a Bruxelles per gli italiani nel mondo.

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Liguria

Genova | Diciottenne accoltella la madre al culmine di una lite, la donna in codice rosso a Villa Scassi

Un ragazzo di 18 anni ha accoltellato la mamma al culmine di una lite. La donna è stata soccorsa dal personale del 118 ed è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Villa Scassi. L’aggressione è avvenuta in via Ventotene, nel quartiere di Genova Oregina. Secondo quanto ricostruito dagli agenti delle volanti, madre e figlio stavano pranzando insieme a un altro figlio minorenne. Il diciottenne e sua mamma hanno iniziato a litigare, per futili motivi, e a un certo punto il giovane ha preso un coltello e ha colpito la donna all’addome. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e gli investigatori della squadra mobile. Il ragazzo è stato portato in questura.

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Liguria

Sanremo (IM) | Con patente e documento d’identità falsificati, arrestato imprenditore lombardo

Lo hanno trovato con una carta d’identità valida per l’espatrio e una patente di guida, entrambi i documenti erano stati falsificati. Per questo motivo un imprenditore bresciano di 58 anni, è stato arrestato dalla polizia stradale di Imperia. L’uomo, alla guida di un autocarro, è stato fermato da una pattuglia al casello autostradale di Sanremo. Quando gli agenti gli hanno chiesto i documenti l’imprenditore lombardo ha esibito la carta d’identità e patente di guida. Ma agli occhi dei poliziotti è balzato un dettaglio che li ha insospettiti: la patente di guida non era conforme agli standard legali. Da indagini più approfondite è emerso che entrambi i documenti erano materialmente falsi e in più recavano i dati anagrafici non corrispondenti a quella del conducente bresciano. Vistosi scoperto, in evidente imbarazzo, ha mostrato il vero documento d’identità e confessava agli investigatori di aver acquistato la patente e di conseguenza la carta d’identità per poter continuare a guidare, visto che il proprio titolo di abilitazione alla guida gli era stato sospeso. In tribunale a Imperia l’imprenditore ha patteggiato dieci mesi e venti giorni di reclusione, con pena sospesa.

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