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Attualità

73 Nuovi Agenti per le carceri calabresi: rafforzamento per la sicurezza dei penitenziari

Nei prossimi giorni, la Calabria accoglierà 73 nuovi agenti di polizia penitenziaria appartenenti al 183° corso di formazione, un contingente composto da 31 donne e 42 uomini. Questa prima assegnazione rappresenta un significativo rinforzo per la sicurezza dei penitenziari della regione, distribuendo le nuove risorse in modo strategico per affrontare le esigenze specifiche di ogni istituto.

Dettagli delle assegnazioni:

  • Catanzaro: riceverà il contingente più numeroso con 33 nuovi agenti, di cui 7 donne e 26 uomini. Questa assegnazione sottolinea l’importanza strategica della città, sede di uno degli istituti penitenziari più rilevanti della regione.
  • Cosenza: accoglierà 3 agenti, suddivisi in 2 donne e 1 uomo, rafforzando così il personale della struttura locale.
  • Crotone: sarà supportata da 2 nuove agenti donne, un contributo mirato per potenziare la presenza femminile nel personale penitenziario.
  • Vibo Valentia: avrà l’aggiunta di 8 agenti donne, una scelta che riflette l’attenzione verso un maggiore equilibrio di genere nel personale.
  • Castrovillari: beneficerà di 6 nuove agenti donne, rafforzando la capacità operativa della struttura.
  • Corigliano Rossano: vedrà l’arrivo di 21 nuovi agenti, di cui 6 donne e 15 uomini, un incremento significativo per migliorare la gestione e la sicurezza dell’istituto.

Il Senatore Ernesto Rapani ha commentato positivamente questa importante assegnazione, ricordando l’impegno preso nei mesi precedenti: «A marzo del 2023, con il sottosegretario Andrea Delmastro, abbiamo fatto visita a tutte le strutture della provincia di Cosenza per renderci conto delle condizioni della struttura e del personale. A quella data è stato assunto l’impegno che entro fine del 2023 si sarebbe proceduto alla nomina di un direttore e alla fine del corso degli agenti si sarebbe proceduto all’assegnazione di personale. Così è stato fatto, impegno mantenuto».

L’arrivo dei nuovi agenti si inserisce in un contesto di sfide crescenti per il sistema penitenziario calabrese, che necessita di un personale adeguato per garantire sicurezza, ordine e il rispetto dei diritti dei detenuti. Il rafforzamento del contingente permetterà di migliorare le condizioni lavorative degli agenti già in servizio, riducendo carichi di lavoro e aumentando la capacità di gestione delle emergenze. La presenza di nuovi agenti, formati e motivati, rappresenta anche un’opportunità per portare nuove energie e competenze all’interno del corpo di polizia penitenziaria, contribuendo al miglioramento continuo delle condizioni di detenzione e del lavoro degli operatori.

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“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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