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Campania

Napoli | Risolti agguati di camorra risalenti a 15 anni fa: nuove misure cautelari

I Carabinieri e la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) hanno risolto due agguati di camorra avvenuti 15 anni fa in provincia di Napoli, oltre all’omicidio del consigliere comunale di Castellammare di Stabia, Gino Tommasino. Tra i destinatari della misura cautelare figurano il boss Vincenzo D’Alessandro, precedentemente a piede libero dopo aver scontato condanne definitive per camorra, e altri complici quali Paolo Carolei, Sergio Mosca, Antonio Lucchese, Michele Massa e Catello Romano.

Catello Romano, nel corso della sua tesi di laurea svolta in carcere, ha confessato il duplice omicidio di Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma, quest’ultimo ucciso erroneamente per il semplice fatto di aver incrociato lo sguardo del killer. L’agguato si consumò a Gragnano la mattina del 28 ottobre 2008. Inoltre, è stato risolto anche l’omicidio dell’ex operaio Antonio Vitiello, avvenuto il 5 gennaio 2009 lungo la strada Panoramica verso Sorrento, dove è stato trovato privo di vita nei pressi della sua auto.

Campania

Napoli: Arresti per 60 Sospetti di Camorra

Napoli si trova nuovamente al centro di un’importante operazione contro la criminalità organizzata. Questa mattina, un’ampia operazione di polizia ha portato all’arresto di 60 individui accusati di gravi crimini legati alla camorra, inclusi tentativi di omicidio, estorsione e traffico di droga.

Circa 350 agenti hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare nella zona orientale della città, con un focus particolare sui clan De Micco e De Martino. L’operazione, guidata dalla Direzione distrettuale antimafia, è stata autorizzata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli.

Le accuse rivolte agli arrestati sono molteplici e includono associazione di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, possesso illegale di armi e ordigni esplosivi, furto e ricettazione. Questo blitz rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione, evidenziando l’impegno delle autorità nel combattere l’influenza della camorra e garantire la sicurezza dei cittadini.

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Campania

Salerno | Arrestato il Sindaco di Capaccio Paestum per Corruzione e appalti pilotati

GdF Salerno

Nella mattinata del 3 ottobre 2024, un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Salerno ha portato all’arresto di sei persone, tra cui Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno. Le accuse mosse agli indagati, a vario titolo, includono reati legati alla corruzione e all’alterazione di gare d’appalto per lavori pubblici.

Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, si concentrano su due progetti di efficientamento energetico per l’illuminazione pubblica del comune di Capaccio Paestum. Tali lavori sono stati affidati alla DERVIT S.p.A., società al centro delle accuse. Il sequestro di beni per oltre 543.000 euro è stato eseguito in parallelo all’arresto degli indagati.

Secondo le ipotesi investigative, gli indagati avrebbero manipolato le gare d’appalto per garantire la vittoria della DERVIT S.p.A., attraverso collusioni e procedure fraudolente. Tra le figure coinvolte, oltre al sindaco Alfieri, ci sono esponenti di rilievo del comune e della DERVIT, tra cui il legale rappresentante Vittorio De Rosa e il responsabile tecnico del comune, Carmine Greco.

Le intercettazioni e la documentazione raccolta durante le indagini hanno evidenziato come gli accordi per l’assegnazione dei lavori fossero stati stabiliti molto prima dell’indizione ufficiale delle gare. Tra le irregolarità riscontrate, anche il ricorso a professionisti compiacenti e la partecipazione di ditte senza i requisiti necessari, con l’obiettivo di blindare il risultato a favore della DERVIT.

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Attualità

Napoli | Rafforzata la collaborazione tra Regione Campania e Guardia di Finanza per la tutela della Spesa anitaria e dei Fondi U.E.

GdF Napoli

Oggi, presso Palazzo Santa Lucia, è stato siglato un importante protocollo d’intesa tra il Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo De Luca, e il Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Gen. D. Alessandro Barbera. L’accordo mira a potenziare la collaborazione in ambiti fondamentali come la spesa sanitaria, l’utilizzo dei fondi dell’Unione Europea e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.).

Questo protocollo rappresenta un aggiornamento e un potenziamento di precedenti accordi, in risposta a un contesto esterno in continua evoluzione e a nuove normative. L’obiettivo principale è migliorare l’efficacia delle funzioni ispettive di entrambe le istituzioni, garantendo una gestione più oculata delle risorse finanziarie destinate alla Regione Campania.

Le principali aree di intervento includeranno il monitoraggio della spesa sanitaria per prevenire condotte dannose agli interessi regionali e il miglioramento della gestione delle irregolarità legate ai fondi strutturali comunitari. Inoltre, il protocollo promuoverà sinergie informative con l’ente regionale responsabile del controllo e della rendicontazione delle spese nel quadro del P.N.R.R.

Il protocollo, della durata di tre anni e soggetto a eventuali proroghe, prevede anche iniziative formative per il personale coinvolto nelle attività ispettive, con l’intento di favorire lo scambio di competenze tra i diversi settori interessati. La sua attuazione sarà monitorata con incontri di coordinamento semestrali, a conferma dell’impegno costante della Guardia di Finanza nella salvaguardia della spesa pubblica e nella gestione delle risorse regionali, nazionali e europee.

Questo accordo rappresenta un passo significativo verso una gestione più trasparente e responsabile delle risorse pubbliche, contribuendo così a un futuro più sostenibile per la Regione Campania.

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