Campania
Napoli | Morto nel cantiere della metro, i figli: “Lavoro usurante. A 61 anni non si hanno più i riflessi di un giovane”
Antonio Russo, un lavoratore instancabile e scrupoloso prossimo alla pensione, è stato tragicamente portato via a 61 anni nel cantiere della metropolitana di Capodichino a seguito di un incidente mortale avvenuto il 22 maggio pomeriggio. L’incidente ha coinvolto anche due suoi colleghi, Michele Pannone, 54 anni, e Salvatore Agliottone, 59 anni, mentre un quarto lavoratore è riuscito a salvarsi rimanendo illeso.
Questa tragedia ha posto una dura riflessione sui familiari di Antonio, residenti nel giuglianese, che hanno incaricato l’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord per ottenere chiarezza su quanto accaduto. Le indagini sono condotte dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, la Dottoressa Giuliana Giuliano, che ha passato oltre tre ore nella galleria, il luogo dell’incidente. I figli di Antonio, Giusy, Carmen e Pasquale, hanno dichiarato: “Vogliamo far riconoscere la dignità di nostro padre come grande lavoratore. Non cerchiamo colpevoli, solo la verità per lui, un grande uomo”.
L’ipotesi più probabile, secondo i primi riscontri sul luogo dell’incidente, è che un guasto al sistema frenante del locomotore abbia causato lo schianto. Il sindaco Gaetano Manfredi ha riportato che Agliottone si sarebbe lanciato dal carrello in corsa, mentre Russo e Pannone sono rimasti a bordo, schiantandosi contro la parete.
La magistratura dovrà fare chiarezza sulla dinamica e sulle eventuali responsabilità. Resta solo dolore e indignazione per questa tragedia sul lavoro. Il Comune di Napoli ha emesso una nota sull’incidente nel cantiere della metropolitana di Poggioreale, con le autorità competenti che stanno indagando sulla dinamica precisa.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, segue da vicino la situazione, esprimendo il dolore dell’amministrazione e della città per la perdita dell’operaio e la solidarietà verso le vittime.
Anche il Governatore Vincenzo De Luca ha espresso profondo dolore per l’incidente, con le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e l’auspicio di pronta guarigione per i feriti.
Campania
Napoli | Esplosione a Saviano: crolla palazzina, due bambini perdono la vita
Una violenta esplosione, attribuita a una fuga di gas GPL, ha provocato il crollo di una palazzina di due piani a Saviano, nella provincia di Napoli. Il disastro sembra essersi originato al piano superiore, dove viveva una persona anziana.
Al piano terra si trovava una famiglia composta da cinque membri. Tra le macerie, i soccorritori hanno tratto in salvo il padre e uno dei tre figli, un bambino di 2 anni. Purtroppo, gli altri due bambini, di 6 e 4 anni, sono deceduti nel crollo. I vigili del fuoco continuano le ricerche per recuperare la madre e l’anziana, ancora intrappolate sotto i detriti. L’incidente è avvenuto alle 8 di domenica in Via Tappia, e sul luogo sono intervenute anche le squadre specializzate in soccorso tra le macerie.
Campania
Napoli | Arrestato 52enne per estorsione aggravata dal metodo mafioso
Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato un uomo di 52 anni, destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento, datato 11 settembre, impone all’individuo di espiare una pena di 8 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato commesso a Napoli nel 2006.
Grazie a una precedente attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’uomo in un’abitazione dove si trovava senza essere né residente né domiciliato. Le indagini proseguono per monitorare eventuali sviluppi legati alla sua rete di contatti.
Campania
Napoli | Armi e munizioni clandestine: due arresti per ricettazione e detenzione illegale a Scampia
Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini di 32 e 20 anni, entrambi residenti a Scampia, con l’accusa di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine e relativo munizionamento. I due, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Poggioreale, sono in attesa dell’udienza di convalida.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, hanno portato alla scoperta di un deposito, utilizzato dal trentaduenne, in cui si sospettava fossero nascoste armi illegali. Dopo un’attività di osservazione, gli agenti hanno notato i due uomini mentre trasportavano con atteggiamento sospetto due pacchi dal locale a un’automobile. Immediatamente fermati, all’interno delle confezioni sono stati rinvenuti un fucile a pompa, risultato rubato, e un altro con la matricola abrasa.
Le verifiche sono state successivamente estese al deposito, dove la polizia ha trovato altri fucili, due caricatori per armi lunghe, una pistola replica, numerose munizioni di vario calibro, centinaia di bossoli, cariche per armi corte, un dispositivo per la fabbricazione di cartucce e mezzo chilo di polvere pirica.
Particolare rilevanza ha avuto la scoperta che uno dei fucili rinvenuti era stato denunciato come rubato dal padre del 32enne, il quale lo deteneva legalmente. L’uomo, che risiede nello stesso stabile dove si trova il deposito, è stato trovato in possesso di numerosi coltelli e proiettili di vario calibro ed è stato denunciato.
Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e legami nel traffico illegale di armi nella zona.
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