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Cronaca

Biella | Arrestato il marito dell’influencer in fin di vita per una ferita al petto.

La versione dell’incidente domestico non convince gli inquirenti della procura di Biella. Jonathan Maldonado, marito di Soukaina El Basri, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo un lungo interrogatorio presso la Questura di Biella. Soukaina, una giovane influencer, è finita in rianimazione a Novara con una profonda ferita al petto.

Soukaina El Basri, 30 anni e mamma di due bambine, è conosciuta sui social come Siu, con 80mila follower su Instagram. Sul suo profilo, condivide fotografie e consigli su abiti e prodotti cosmetici. Il marito lavora in una azienda di caffè a Gattinara, nel Vercellese. L’ultimo post su Facebook, datato 6 maggio, il giorno del suo compleanno, riflette la sua personalità gioiosa: “Quando arriva il giorno del mio compleanno mi sento bambina, anche se, in fondo, mi ci sono sempre sentita. E buon compleanno a me. Me lo dico anche io che tante volte, in passato, mi sono dimenticata di farmi gli auguri. Nel tempo ho realizzato che era così importante farlo. Giuro.”

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di giovedì. Soukaina è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale degli Infermi di Ponderano (Biella) con un forte dolore al petto e una profonda ferita. Il marito avrebbe riferito ai medici che la donna era caduta in casa. Poco dopo, Soukaina è collassata a causa di un’emorragia interna ed è stata trasferita d’urgenza a Novara, dove ora si trova in rianimazione.

“La ragazza è in coma farmacologico in prognosi riservata,” ha dichiarato la procuratrice di Biella, Teresa Angela Camelio. Le indagini sono state avviate a 360 gradi, coinvolgendo anche i familiari della vittima. Dai racconti è emerso che la coppia attraversava un periodo burrascoso, e ci potrebbe essere stata una denuncia di Soukaina contro il marito qualche mese fa.

La loro abitazione nel rione Chiavazza a Biella è stata posta sotto sequestro. Durante il sopralluogo, è stato trovato molto disordine, ma non una situazione che suggerisca una colluttazione. “L’ipotesi di una caduta accidentale o di un gesto anticonservativo non sono verosimili con quanto abbiamo raccolto,” ha spiegato Camelio. È stata confermata la presenza di un foro all’altezza del petto della donna, e un consulente tecnico è stato incaricato di verificare la compatibilità della ferita con un’arma bianca.

Campania

Napoli | Chiusura di 229 Partite IVA: scoperta rete di frodi fiscali

GdF Napoli

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli hanno richiesto la cessazione di 229 partite IVA fittizie, utilizzate esclusivamente per compiere frodi fiscali, danneggiando il bilancio dello Stato. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha evidenziato l’esistenza di imprese inesistenti dal punto di vista economico, senza alcuna reale attività imprenditoriale.

Questi soggetti erano già stati coinvolti in un’operazione che ha portato al sequestro di oltre 117 milioni di euro in crediti derivanti dall’abuso di incentivi per la crescita economica, conosciuti come “SuperAce”. Le aziende coinvolte, che non avevano rispettato gli obblighi fiscali, sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate per la cessazione automatica delle partite IVA.

Le norme attuali, introdotte a partire dal 2023, permettono all’Agenzia di invitare i contribuenti a dimostrare la reale attività d’impresa. In assenza di prove, viene disposta la chiusura della partita IVA e una sanzione di 3.000 euro. Questo provvedimento rappresenta un’importante azione preventiva, volta a eliminare dal mercato le aziende che alterano la concorrenza con pratiche illegali, garantendo una maggiore equità fiscale.

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Cronaca

Treviso | Denunciata per truffa sul Reddito di Cittadinanza: 42.000 euro non dichiarati

GdF Treviso

Una donna, residente nella provincia di Treviso, è stata denunciata per aver percepito indebitamente il Reddito di Cittadinanza. Le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato che la donna, pur avendo ricevuto 6.400 euro di sussidio per l’anno 2021, non aveva dichiarato la disponibilità di oltre 42.000 euro in contanti, trovati in possesso del marito in occasione di controlli effettuati presso l’aeroporto di Malpensa.

L’inchiesta, condotta dal Gruppo Treviso della Guardia di Finanza, ha preso il via dall’incrocio dei dati dei beneficiari del sussidio con quelli di persone fermate con ingenti somme di denaro non dichiarato nei principali punti di controllo valutario, come aeroporti e valichi di confine. È emerso che il coniuge della donna era stato sorpreso due volte a Malpensa con somme significative: prima con 34.000 euro durante un volo verso la Nigeria e successivamente con 8.490 euro diretto a Casablanca.

Nonostante la donna abbia sostenuto di non essere a conoscenza del denaro in questione, la normativa in vigore stabilisce che, per avere diritto al Reddito di Cittadinanza, il patrimonio finanziario del nucleo familiare non debba superare i 10.000 euro, una soglia ampiamente oltrepassata. A seguito delle verifiche, l’INPS ha sospeso l’erogazione del beneficio e ha richiesto la restituzione delle somme già versate.

L’operazione si inserisce nel contesto di una più ampia attività di controllo contro le frodi legate a prestazioni sociali, condotta in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e l’INPS, con l’obiettivo di garantire che le risorse pubbliche siano destinate a chi realmente ne ha diritto.

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Calabria

Cosenza | Blitz della Guardia di Finanza nel Cosentino: dodici lavoratori irregolari

GdF Cosenza

La Guardia di Finanza di Cosenza ha intensificato i controlli nel settore della ristorazione durante l’estate, concentrandosi sul contrasto al lavoro non dichiarato. Le ispezioni, condotte nei comuni di Castrovillari e Civita, hanno portato alla scoperta di 12 lavoratori privi di contratto regolare, impegnati presso diverse attività commerciali.

L’operazione, frutto di indagini mirate, ha rivelato gravi violazioni fiscali e l’assenza di adempimenti obbligatori. Gli esercenti coinvolti sono stati multati con sanzioni che vanno da 23.400 a 140.400 euro e sono stati obbligati a regolarizzare le posizioni lavorative.

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