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Cronaca

Bologna | Prima il rapporto poi la violenza: donna stuprata due volte nel parco

Un giovane di 25 anni è stato arrestato dai carabinieri di Bologna per violenza sessuale e tentata rapina, in seguito a un evento avvenuto sabato scorso alle 22:30 nel parco della Montagnola. I militari sono intervenuti dopo una chiamata di soccorso da parte di un individuo che ha segnalato una donna violentata nella zona. Il sospetto, la cui prima identificazione in Italia risale al settembre 2023 presso l’hotspot di Porto Empedocle, è di origine tunisina, disoccupato e senza regolare permesso di soggiorno. La vittima, una donna di circa 40 anni, ha dichiarato agli inquirenti di essere stata aggredita sessualmente dall’uomo.

Dalle testimonianze della persona che ha segnalato l’accaduto e della vittima stessa, i carabinieri hanno ricostruito la dinamica dell’incidente. Sembra che il presunto aggressore si sia avvicinato alla donna, seduta sulla scalinata del parco, offrendole circa 30 euro in cambio di un rapporto orale. Dopo che la donna ha accettato l’offerta, i due si sono allontanati in una zona buia. Tuttavia, una volta terminato il rapporto, il giovane avrebbe bloccato la donna con la forza e, ignorando le sue grida di aiuto, l’avrebbe violentata due volte senza protezione dopo averle strappato gli indumenti intimi.

Il ragazzo avrebbe anche tentato di rapinarla, ma è stato impedito dall’intervento tempestivo dei carabinieri. Sul posto, i militari hanno trovato la donna visibilmente sconvolta e il sospetto, che parlava solo francese e arabo e si stava rimettendo i pantaloni, macchiati di terra. La donna ha confermato di essere stata violentata dal giovane che si stava rivestendo. La vittima è stata soccorsa e trasportata al pronto soccorso ostetrico-ginecologico dell’ospedale Maggiore, mentre il sospetto è stato arrestato e portato in carcere su disposizione della procura della Repubblica di Bologna, che ha attivato il “codice rosso” per tutelare la vittima.

Cronaca

Ciclismo in lutto: muore a soli 25 anni André Drege durante la quarta tappa del Giro dell’Austria

Il mondo del ciclismo è in lutto per la tragica scomparsa di André Drege, giovane talento norvegese del Team Coop-Repsol, deceduto all’età di 25 anni. L’incidente fatale è avvenuto durante la quarta tappa del Giro dell’Austria, nella lunga e insidiosa discesa del Grossglockner a Heiligenblut. Drege è finito fuori strada e, nonostante i soccorsi tempestivi, le gravi ferite riportate non gli hanno lasciato scampo.

L’incidente si è verificato nella penultima tappa della corsa, che andava da St. Johann a Kals. La dinamica precisa dell’accaduto non è ancora chiara, ma la notizia della sua morte ha gettato nello sconforto il mondo del ciclismo. In segno di rispetto, la premiazione della tappa, vinta dall’italiano Filippo Ganna, è stata annullata.

Il Giro d’Austria dovrebbe concludersi domani, domenica 7 luglio, con l’ultima tappa, ma gli organizzatori stanno ancora valutando se proseguire la gara o annullarla in seguito a questa grave tragedia. Al momento, il leader della classifica generale è l’italiano Diego Ulissi.

André Drege era nato il 4 maggio 1999 a Ålesund, in Norvegia. La sua passione per il ciclismo era nata durante l’adolescenza e non lo aveva più abbandonato. Aveva iniziato a pedalare a 14 anni, usando una vecchia bicicletta del padre, che gli aveva trasmesso l’amore per questo sport. La sua carriera ciclistica era iniziata al Lillehammer CK, club ciclistico di Lillehammer, e nel 2021 aveva ottenuto piazzamenti importanti, tra cui il settimo posto all’Himmerland Rundt e al Gylne Gutuer, l’ottavo nel campionato norvegese U21 e il nono a Skive-Løbet.

Nel 2022, Drege era entrato nel team continentale Coop, con il quale aveva raggiunto significativi successi, come la vittoria del Gran Premio Internazionale di Rodi e del Gylne Gutuer. In questa stagione, si era distinto vincendo quattro gare minori in Grecia, la tappa d’apertura del Circuit des Ardennes e l’ultima frazione del Tour de Loir et Cher. La sua prematura scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo del ciclismo e nel cuore di chi lo conosceva e apprezzava.

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Cronaca

Jesolo | Arrestato un 16enne per le rapine con coltello e spray urticante sul lungomare

La scorsa notte, un ventenne residente a Padova è stato vittima di un violento assalto da parte di quattro giovani, uno dei quali è stato prontamente arrestato dai carabinieri dopo aver minacciato la vittima con un coltello e averle spruzzato contro uno spray urticante. Durante l’aggressione, hanno sottratto una collana d’oro che la vittima indossava al collo. Il giovane arrestato, un sedicenne straniero residente nel Padovano, è stato accusato di rapina aggravata in concorso e condotto presso l’istituto penale per i minori di Treviso.

Nella mattinata successiva, i carabinieri di San Donà di Piave sono riusciti a identificare e fermare un altro complice, anch’egli sedicenne, nei pressi della stazione dei pullman di Jesolo. Questo secondo ragazzo è stato denunciato per il suo coinvolgimento nell’aggressione.

Nella stessa serata, sempre a Jesolo, i carabinieri sono intervenuti per un’altra rapina ai danni di un 18enne veronese vicino all’arenile. La vittima ha riferito di essere stata minacciata con un coltello e costretta a consegnare il proprio smartphone. Grazie ai controlli immediati, i militari sono riusciti a individuare e denunciare un sedicenne originario della provincia di Treviso, trovato in possesso del cellulare rubato.

Le indagini sono ancora in corso per stabilire se i due episodi siano collegati e per identificare eventuali altri complici coinvolti nelle rapine.

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Cronaca

Vaprio d’Adda | Proseguono le Ricerche di Claudio Togni, l’Operaio Precipitato nell’Adda

Le operazioni di ricerca di Claudio Togni, l’operaio di 58 anni precipitato nell’Adda il 28 giugno scorso mentre lavorava su un canale scolmatore della A4 tra Vaprio d’Adda e Trezzo, stanno continuando con determinazione. I vigili del fuoco, in stretta collaborazione con le autorità competenti, sono pronti ad abbassare ulteriormente il livello delle acque. Già nei giorni precedenti il livello era stato ridotto, ma purtroppo senza successo nelle ricerche.

Negli ultimi giorni, le operazioni di ricerca sono proseguite incessantemente sotto la coordinazione dell’unità di comando locale dei vigili del fuoco. Gli specialisti del soccorso acquatico sono stati impegnati con gommoni da rafting per perlustrare il fiume per quasi quattro chilometri, affiancati dai volontari di Treviglio.

Le difficili condizioni del fiume, caratterizzate da acqua alta e forti correnti, hanno reso estremamente impegnative le operazioni di ricerca. Già giovedì scorso, i sommozzatori sono entrati in azione, intervenendo nelle zone del fiume dove le condizioni di sicurezza lo permettevano. Anche le squadre di terra, supportate dal personale della protezione civile, continuano a lavorare senza sosta.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 9 del 28 giugno, quando Claudio Togni, operaio della Italgen, si trovava su un canale scolmatore a Concesa, sotto il ponte della A4. Togni, un operaio esperto, stava svolgendo un’operazione di manutenzione insieme a due colleghi quando è precipitato in acqua.

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