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Attualità

Attualità | Nel Dna il motore della biodiversità: la curiosità

La curiosità emerge come uno dei motori principali della biodiversità, poiché il comportamento esplorativo costituisce un tratto della personalità che consente agli animali di adattarsi a nuovi ambienti, e tale caratteristica è codificata nel loro DNA.

Questo è stato dimostrato da uno studio condotto sui ciclidi, una famiglia di pesci d’acqua dolce caratterizzata da una notevole varietà biologica. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Science da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dallo zoologo Walter Salzburger dell’Università di Basilea e da Milan Malinsky dell’Università di Berna.

Lo studio ha avuto inizio con una spedizione in Africa lungo la sponda meridionale del lago Tanganica in Zambia, noto per la sua ricchezza di specie di ciclidi diverse per morfologia, colore, dieta e habitat. Durante questa spedizione, i ricercatori hanno catturato 700 esemplari appartenenti a 57 specie diverse e li hanno osservati per nove mesi in un ambiente nuovo, creato appositamente per lo studio.

Dopo il ritorno a Basilea, i ricercatori hanno esaminato i video per analizzare quali aree del nuovo ambiente venivano esplorate da ciascun pesce in un periodo di 15 minuti. È emerso che vi erano notevoli differenze tra le specie, fortemente correlate sia con l’habitat che con la forma del corpo. Ad esempio, le specie che abitano vicino alle coste e hanno una forma del corpo voluminosa si sono dimostrate più curiose rispetto alle specie allungate che vivono in acque aperte.

Per verificare se queste differenze comportamentali fossero basate su una predisposizione genetica, i ricercatori hanno confrontato i genomi delle varie specie di ciclidi, individuando una variante genetica associata alla maggiore curiosità. Utilizzando la tecnica delle forbici molecolari CRISPR, i ricercatori hanno indotto mutazioni mirate in questa regione del genoma e hanno osservato un aumento della curiosità nei pesci.

Ulteriori conferme sono giunte dall’intelligenza artificiale, che è stata in grado di prevedere il comportamento dei pesci incrociando i dati relativi alla variante genetica, alla forma del corpo e all’habitat.

La variante genetica della curiosità si trova vicino al gene cacng5b, attivo nel cervello. Questo gene ha un corrispettivo nel DNA umano associato a disturbi psichiatrici come la schizofrenia e i disturbi bipolari, che a loro volta possono influenzare la personalità.

In conclusione, lo studio evidenzia come i tratti della personalità possano influenzare la biodiversità nel regno animale e suggerisce che potremmo imparare qualcosa anche sulle basi della nostra stessa personalità.

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Maltempo in Italia, allerta arancione: a Milano è critica

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Un’intensa perturbazione atlantica ha colpito l’Italia, portando con sé un significativo deterioramento delle condizioni meteorologiche. A partire dalle prime ore di giovedì 3 ottobre, sono attesi forti temporali e piogge intense che interesseranno gran parte del centro-nord del Paese.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di allerta arancione, con particolare attenzione a regioni come Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dove si prevedono fenomeni di forte intensità. Allerta anche per le Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, con la possibilità di grandinate e raffiche di vento che potrebbero aggravare la situazione.

A Milano, la situazione si è già manifestata in modo critico, con 40 mm di pioggia caduti in un solo ora. Diverse amministrazioni locali in Toscana hanno deciso di chiudere le scuole per garantire la sicurezza degli studenti e dei cittadini. Le autorità invitano a prestare attenzione e a seguire gli aggiornamenti sulle condizioni meteo, mentre si preparano ad affrontare una giornata di maltempo diffuso.

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Attualità

Barletta-Andria-Trani | Visita del Prefetto D’Agostino al Comando Provinciale: un incontro per valorizzare l’impegno delle Fiamme Gialle

GdF BAT

Nella giornata di ieri, il Prefetto della provincia di Barletta-Andria-Trani, dott.ssa Silvana D’Agostino, ha effettuato una visita ufficiale al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, situato presso la Caserma “Fin. medaglia d’Argento al Valor Militare Giovanni De Santis”.

Accolta con gli onori di rito, la dott.ssa D’Agostino ha avuto l’opportunità di incontrare il Comandante Provinciale, Colonnello t.ST Pierluca Cassano. Questo incontro ha rappresentato un’importante occasione per approfondire la conoscenza delle operazioni condotte dalla Guardia di Finanza nella provincia BAT e per discutere delle esigenze e delle sfide che il Corpo affronta quotidianamente.

Durante la visita, il Comandante ha presentato la struttura organizzativa e operativa del Corpo, evidenziando il lavoro svolto dai vari reparti, tra cui il Nucleo PEF e le Compagnie di Andria e Trani. Sono stati illustrati gli obiettivi strategici e le attività di contrasto all’elusione fiscale, alle frodi e al lavoro nero, oltre al monitoraggio della spesa pubblica e alla lotta contro i reati economici. Il ruolo della Guardia di Finanza come “Polizia del mare” è stato sottolineato, con particolare riferimento alle operazioni condotte dal comparto aeronavale.

Al termine dell’incontro, il Prefetto ha espresso il suo apprezzamento per il costante impegno dei finanzieri nel garantire la legalità economica e finanziaria sul territorio, riconoscendo l’importanza della loro attività nel controllo delle dinamiche economiche locali. Con la firma del “Libro d’Onore”, la dott.ssa D’Agostino ha concluso la sua visita con l’auspicio di una continua collaborazione tra le istituzioni per il bene della comunità.

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Attualità

Giornata Mondiale Cuore, prevenzione contro le patologie cardiovascolari

Si è tenuto oggi il convegno organizzato per la Giornata Mondiale del Cuore 2024, realizzato con il contributo non condizionante di Bayer Italia e il patrocinio della Società Italiana di Cardiologia e dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci. All’evento hanno partecipato rappresentanti di spicco delle istituzioni, esperti clinici e associazioni di pazienti per discutere l’impatto delle patologie cardiovascolari e l’importanza cruciale della prevenzione secondaria. In Italia, infatti, queste malattie costituiscono la prima causa di morte negli adulti, provocando 230.000 decessi ogni anno, circa 25 ogni ora, di cui il 30% ascrivibile ad una condizione di trombosi o di aterosclerosi della parete arteriosa. Numeri allarmanti, che potrebbero essere significativamente ridotti attraverso un’efficace prevenzione e adottando terapie innovative.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali della senatrice Elena Murelli, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per le malattie cardio, cerebro e vascolari e membro della 10a Commissione, che ha evidenziato come “grazie ai progressi scientifici e agli strumenti terapeutici a disposizione, oggi sia possibile prevenire circa l’80% degli eventi cardiovascolari”. Ha poi posto l’accento “sull’importanza di individuare i soggetti a rischio, sottolineando che l’educazione alla salute e la sensibilizzazione sono fondamentali per ridurre l’incidenza di queste patologie nella popolazione adulta”. Gli interventi della senatrice Ylenia Zambito, Segretario della 10a Commissione, e dell’onorevole Gian Antonio Girelli, membro della XII Commissione, hanno ribadito l’importanza di un approccio integrato e l’attenzione che le Istituzioni oggi dedicano per ottenere risultati significativi contro queste patologie e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Tra gli interventi, spicca quello di Marco Silano, Direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari, Endocrino-metaboliche e Invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha sottolineato come “le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo, con 17 milioni di decessi l’anno. In Italia causano il 35,8% di tutti i decessi, superando i 230 mila casi annuali. Sono anche la prima causa di ricovero ospedaliero in Italia, pari a circa un milione all’anno”. Silano ha dichiarato che “la metà di questi eventi potrebbe essere prevenuta attraverso la prevenzione primaria, seguendo stili di vita salutari fin dall’infanzia.” Infine Marina Moscatelli, in rappresentanza della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, ha espresso l’importanza di un approccio integrato tra medici di medicina generale e specialisti per la gestione delle patologie cardiovascolari.

Significativo è stato anche il contributo dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci, rappresentata da Rossana Bordoni, Presidente dell’Associazione, che ha affermato “lo scompenso cardiaco è una patologia caratterizzata da comorbilità, invalidante, progressiva e prima causa di ospedalizzazione e deospedalizzazione. Come Associazione siamo fermamente convinti, ed in tal senso ne siamo portavoce ai tavoli istituzionali, che la nuova politica sanitaria non deve più essere incentrata sull’ospedale, ma sulla costruzione di un territorio come primo punto di riferimento per la cura di noi pazienti, che meglio dialoghi con la rete ospedaliera”.
-foto ufficio stampa Esperia Advocacy-

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