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Calabria

Campagna (SA) | Morte Carabinieri: Alla guida del suv una “parente” del clan Del Giorno, legato alla ‘ndrangheta

La donna coinvolta nell’incidente stradale a Campagna, nel quale hanno perso la vita due carabinieri, è sospettata di avere legami con una famiglia malavitosa della Piana del Sele (Salerno), i Del Giorno, noti per i loro legami con le ‘ndrine calabresi. Nancy Liliano, 31 anni, ora sotto inchiesta per duplice omicidio stradale, è risultata positiva sia all’alcoltest che al narcotest dopo lo schianto. In passato, è stata coinvolta in un’indagine sul traffico di droga associato ai Del Giorno.

Nel giugno 2019, Liliano è stata coinvolta insieme ad altre 14 persone in un’inchiesta sui traffici di droga legati alla famiglia Del Giorno. In seguito, ha patteggiato una condanna a tre anni di arresti domiciliari. Successivamente, non ha avuto ulteriori problemi con la legge. Tuttavia, suo padre è attualmente sotto processo per omicidio stradale per un incidente avvenuto nel 2022. Recentemente, alla sua Range Rover è stato sequestrato il veicolo perché non era assicurato. Il veicolo è stato restituito solo il 3 aprile.

Nella notte tra il 6 e il 7 aprile, Nancy Liliano si trovava alla guida della Range Rover coinvolta nell’incidente che ha causato la morte dei due giovani carabinieri. Le salme dei carabinieri sono già state riportate nelle loro città natali in Puglia, Manfredonia e Montesano Salentino, dove oggi si osserva il lutto cittadino.

Calabria

Taurianova (RC) | Arrestato un 44enne di Taurianova: trovati 250 kg di marijuana sepolti vicino a una fiumara

CC RC

Un uomo di 44 anni, residente a Taurianova, è stato condannato a oltre tre anni di reclusione dalla Corte di Appello di Reggio Calabria per possesso di una consistente quantità di marijuana di alta qualità. L’episodio risale a luglio 2022, quando i Carabinieri, grazie a un’operazione di sorveglianza, lo hanno sorpreso mentre stava recuperando dello stupefacente interrato in bidoni nei pressi di una fiumara.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato incastrato da un forte odore di cannabis proveniente da un casolare nelle vicinanze, dove aveva nascosto ulteriore droga. Dopo un lungo appostamento, i militari hanno bloccato l’uomo all’interno della struttura, estendendo la perquisizione all’area circostante. Qui, hanno scoperto il “tesoro” di marijuana, dal valore di oltre 350.000 euro.

Dopo quasi due anni, la Cassazione ha dichiarato inammissibile il suo ricorso, portando all’arresto definitivo del 44enne, ora recluso presso la Casa Circondariale di Palmi. La sostanza stupefacente, ritenuta coltivata nella zona, è stata sequestrata e distrutta.

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Calabria

Catanzaro | Omicidio: ucciso per un debito di pochi euro, un arresto

Nella notte di ieri, un tragico episodio ha scosso la tranquillità di Gasperina, un comune in provincia di Catanzaro. Antonio Procopio, un uomo di 37 anni con precedenti penali, è stato fatalmente colpito da un coltello, perdendo la vita a causa di una coltellata al torace. Le prime indagini condotte dai carabinieri hanno rivelato che il movente del delitto sarebbe riconducibile a un debito esiguo, di poche decine di euro.

Le forze dell’ordine hanno prontamente identificato e arrestato un sospetto, accusato di essere il presunto autore dell’omicidio. Questo tragico evento ha sollevato preoccupazioni e interrogativi sulla crescente violenza legata a dispute di lieve entità, evidenziando la necessità di una riflessione più profonda sulle cause e le conseguenze di tali atti.

I carabinieri continuano le indagini per ricostruire l’intera dinamica dell’accaduto e fornire un quadro chiaro della situazione. La comunità di Gasperina rimane sotto shock, colpita da un omicidio che ha privato un cittadino della sua vita per motivi così banali.

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Calabria

Albidona (CS) | Scoperti nove lavoratori senza contratto: sanzioni e sospensione dell’attività

GdF Cosenza

La Guardia di Finanza di Cosenza ha scoperto nove lavoratori impiegati senza contratto presso un’attività commerciale ad Albidona, in provincia di Cosenza. L’operazione è frutto di una serie di controlli mirati, condotti principalmente nei settori della ristorazione e degli stabilimenti balneari, volti a contrastare il fenomeno del lavoro nero.

Dopo un’attenta attività investigativa e l’analisi delle informazioni fiscali disponibili, i militari hanno effettuato un’ispezione che ha rivelato l’irregolarità: tutti i dipendenti dell’impresa erano privi di un contratto di lavoro regolare. Questo ha portato all’imposizione di sanzioni amministrative che possono variare tra i 17.000 e i 105.000 euro, oltre alla diffida al datore di lavoro per regolarizzare la situazione.

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza è intervenuto con un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, a causa della totale mancanza di regolarità nei rapporti di lavoro. La Guardia di Finanza sottolinea come tali controlli siano fondamentali non solo per tutelare i diritti dei lavoratori, ma anche per garantire una concorrenza leale tra le imprese e salvaguardare le risorse economiche del paese.

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