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Cronaca

Parma | Sicurezza, in città arriva l’esercito.

A partire da domani, mercoledì 3 aprile, 18 militari prenderanno in carico la sorveglianza dell’area che si estende da piazzale Dalla Chiesa fino a via Monte Altissimo, compresa tutta la zona della Stazione Ferroviaria. Questa iniziativa, giunta dopo molteplici segnalazioni che identificavano l’area come un nodo cruciale dello spaccio, è stata messa in atto da diverse amministrazioni. L’obiettivo è arginare il problema della microcriminalità mediante l’invio di un contingente dell’Esercito, che opererà in collaborazione con le forze di polizia già attive sul territorio. Si prevedono quattro turni giornalieri di sei ore ciascuno, durante i quali due militari affiancheranno gli agenti di polizia di giorno, mentre durante la notte saranno tre, con la facoltà di identificare e fermare individui sospetti. Tre militari avranno compiti di comando e controllo. Questo presidio sarà attivo sette giorni su sette, 24 ore su 24, fino al 31 dicembre. Il ritorno dell’esercito a Parma è accolto con favore da molti, visti i problemi di sicurezza nella zona. Per alcuni abitanti, la presenza militare è vista come un fattore positivo che infonde un senso di sicurezza e presenza nelle strade, contrastando la delinquenza e migliorando la vivibilità della città. Tuttavia, vi sono anche opinioni contrarie, secondo le quali la presenza militare rappresenta una sconfitta e si sarebbe dovuto intervenire con più forze di polizia anziché ricorrere all’Esercito.

Campania

Benevento | Sequestrati 74.300 prodotti contraffatti

GdF Benevento

Negli ultimi giorni, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Benevento ha effettuato un’importante operazione di controllo nel settore della sicurezza dei prodotti commercializzati. In seguito a ispezioni in cinque attività commerciali dislocate tra Benevento, San Giorgio del Sannio, Guardia Sanframondi, Airola e Montesarchio, sono stati sequestrati circa 74.300 articoli non conformi agli standard di sicurezza, tra cui numerosi prodotti destinati ai bambini.

Durante le operazioni, i militari hanno scoperto un’ampia gamma di articoli, tra cui giocattoli, gadget e decorazioni per la Festa di Halloween, privi della marcatura CE, fondamentale per attestare la conformità alle normative europee. Inoltre, sono stati rinvenuti prodotti come pastelli e colori, sprovvisti delle avvertenze previste dalla legge. In particolare, circa 65.000 articoli non presentavano nemmeno le informazioni necessarie per i consumatori, in violazione delle normative vigenti.

Le violazioni riscontrate hanno portato alla segnalazione dei responsabili delle attività commerciali alla Camera di Commercio, con sanzioni amministrative che variano dai 3.000 ai 4.000 euro. Non solo i prodotti non sicuri sono stati sequestrati, ma anche circa 300 cover di telefoni cellulari contraffatte sono state rinvenute in altri esercizi, portando alla denuncia del gestore alla Procura della Repubblica di Benevento.

Questa operazione evidenzia l’impegno costante della Guardia di Finanza nel tutelare i consumatori e garantire un ambiente commerciale leale, contrastando la diffusione di prodotti pericolosi e non conformi. La merce sequestrata è ora sotto la custodia dell’Autorità Giudiziaria, mentre gli indagati rimangono presunti innocenti fino a un eventuale verdetto finale.

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Calabria

Cardeto (RC) | Tentato incendio boschivo: arrestato in flagranza di reato

CC RC

Un’operazione efficace da parte dei Carabinieri ha portato all’arresto di un uomo accusato di tentato incendio boschivo in un’area demaniale già vulnerabile a episodi simili. Durante un servizio di pattugliamento, le forze dell’ordine hanno sorpreso l’individuo mentre cercava di appiccare un fuoco in un bosco situato nella macchia mediterranea di Terusa, una zona di grande valore ambientale.

L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha permesso di limitare i danni, poiché il sospetto aveva già dato fuoco a circa un ettaro di vegetazione. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, che hanno lavorato rapidamente per estinguere le fiamme e mettere in sicurezza l’area.

Il materiale utilizzato per l’incendio è stato sequestrato, mentre l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori provvedimenti da parte della magistratura. Questo arresto dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nel monitorare e proteggere le zone boschive, rientrando in un programma più ampio di contrasto ai reati ambientali e di salvaguardia del patrimonio naturale.

L’indagine è ancora in corso e, in conformità alla legge, l’uomo è considerato innocente fino a prova contraria.

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Cronaca

Inchiesta su presunte tangenti in Anas: coinvolti nove indagati per corruzione

Un’operazione della Guardia di Finanza di Milano ha portato alla luce una grave inchiesta su presunti illeciti che coinvolgono Anas, la società responsabile delle infrastrutture stradali in Italia. I magistrati milanesi stanno indagando su un presunto sistema di corruzione e turbativa d’asta, con l’obiettivo di fare chiarezza su appalti pubblici per la costruzione di strade.

Durante le perquisizioni, che hanno interessato diverse sedi Anas, tra cui Milano e Roma, sono emersi elementi che fanno ipotizzare l’esistenza di tangenti per un valore complessivo di circa 400mila euro. Nove persone risultano indagate, tra cui manager e funzionari della società, segno che la vicenda potrebbe coinvolgere diversi livelli dell’organizzazione.

I reati ipotizzati dai magistrati comprendono, oltre alla corruzione, anche la rivelazione e l’utilizzo di segreti d’ufficio. L’inchiesta si inserisce in un contesto più ampio di controlli sulle pratiche di assegnazione degli appalti pubblici, sollevando interrogativi sulla trasparenza e l’integrità dei processi che regolano gli investimenti nelle infrastrutture italiane.

Questa operazione segue altre simili che hanno visto la cattura di funzionari Anas e imprenditori in Sicilia, sottolineando come il tema della corruzione negli appalti pubblici continui a essere un problema cruciale per il paese. L’evoluzione di questa inchiesta potrebbe avere ripercussioni significative sulle politiche di gestione delle opere pubbliche e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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