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Calabria

Reggio Calabria | Sedicente mago arrestato per truffa, sequestrati 1,4 milioni

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato e posto ai domiciliari, in esecuzione di un provvedimento del gip su richiesta della Procura, un sedicente mago accusato di truffa aggravata ed autoriciclaggio.

I finanzieri hanno anche eseguito il sequestro preventivo di oltre 1,4 milioni di euro, di una ditta individuale di fatto utilizzata per fornire consulenze esoteriche e di una stazione di servizio, conseguiti, secondo l’accusa, grazie ai proventi delle attività illecite. L’operazione è scaturita dalle indagini avviate dopo la denuncia di una vittima che ha dichiarato di essersi rivolta al “Maestro” dopo aver affrontato un periodo di depressione dovuto alla perdita della madre, anch’essa in passato “seguita” dal mago. Quest’ultimo, nel dire alla donna che le restavano pochi mesi di vita e che pendeva su di lei “una fattura”, l’ha convinta, per scongiurare i pericoli, a seguire un percorso di incontri settimanali nonché ad acquistare polveri, liquidi contenuti in bottigliette di plastica e talismani, per un importo complessivo di 11 mila euro, corrisposti in contanti o attraverso ricariche postepay.


Dalle indagini del Gruppo di Reggio Calabria, anche attraverso accertamenti economico-finanziari, è emerso quello che gli investigatori definiscono un vero e proprio modus operandi posto in essere dal sedicente mago. Quest’ultimo, secondo l’accusa, approfittando della fragilità e della vulnerabilità delle sue vittime – convinte di essere colpite da negatività o sfortune – e facendo leva su una delle tradizioni popolari più radicate consistenti nell’uso di amuleti, talismani e liquidi portafortuna venduti a peso d’oro, avrebbe truffato le vittime inducendole a credere di superare i problemi e le difficoltà – falsamente paventate – grazie all’utilizzo dei “rimedi” proposti dietro la corresponsione di somme di denaro talvolta anche ingenti.
Nell’indagine è coinvolta anche la moglie del “Maestro”, indagata per riciclaggio per aver impiegato e sostituito i proventi derivanti dalle attività ritenute illecite del marito in iniziative economico imprenditoriali, con l’apertura della stazione di servizio, e finanziarie con l’acquisto di polizze e titoli di credito.
   

Calabria

Taurianova (RC) | Arrestato 44enne, marijuana sepolta vicino a una fiumara

CC RC

Un uomo di 44 anni, residente a Taurianova, è stato condannato a oltre tre anni di reclusione dalla Corte di Appello di Reggio Calabria per possesso di una consistente quantità di marijuana di alta qualità. L’episodio risale a luglio 2022, quando i Carabinieri, grazie a un’operazione di sorveglianza, lo hanno sorpreso mentre stava recuperando dello stupefacente interrato in bidoni nei pressi di una fiumara.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato incastrato da un forte odore di cannabis proveniente da un casolare nelle vicinanze, dove aveva nascosto ulteriore droga. Dopo un lungo appostamento, i militari hanno bloccato l’uomo all’interno della struttura, estendendo la perquisizione all’area circostante. Qui, hanno scoperto il “tesoro” di marijuana, dal valore di oltre 350.000 euro.

Dopo quasi due anni, la Cassazione ha dichiarato inammissibile il suo ricorso, portando all’arresto definitivo del 44enne, ora recluso presso la Casa Circondariale di Palmi. La sostanza stupefacente, ritenuta coltivata nella zona, è stata sequestrata e distrutta.

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Calabria

Catanzaro | Omicidio: ucciso per un debito di pochi euro, un arresto

Nella notte di ieri, un tragico episodio ha scosso la tranquillità di Gasperina, un comune in provincia di Catanzaro. Antonio Procopio, un uomo di 37 anni con precedenti penali, è stato fatalmente colpito da un coltello, perdendo la vita a causa di una coltellata al torace. Le prime indagini condotte dai carabinieri hanno rivelato che il movente del delitto sarebbe riconducibile a un debito esiguo, di poche decine di euro.

Le forze dell’ordine hanno prontamente identificato e arrestato un sospetto, accusato di essere il presunto autore dell’omicidio. Questo tragico evento ha sollevato preoccupazioni e interrogativi sulla crescente violenza legata a dispute di lieve entità, evidenziando la necessità di una riflessione più profonda sulle cause e le conseguenze di tali atti.

I carabinieri continuano le indagini per ricostruire l’intera dinamica dell’accaduto e fornire un quadro chiaro della situazione. La comunità di Gasperina rimane sotto shock, colpita da un omicidio che ha privato un cittadino della sua vita per motivi così banali.

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Albidona (CS) | Scoperti nove lavoratori senza contratto: sanzioni e sospensione dell’attività

GdF Cosenza

La Guardia di Finanza di Cosenza ha scoperto nove lavoratori impiegati senza contratto presso un’attività commerciale ad Albidona, in provincia di Cosenza. L’operazione è frutto di una serie di controlli mirati, condotti principalmente nei settori della ristorazione e degli stabilimenti balneari, volti a contrastare il fenomeno del lavoro nero.

Dopo un’attenta attività investigativa e l’analisi delle informazioni fiscali disponibili, i militari hanno effettuato un’ispezione che ha rivelato l’irregolarità: tutti i dipendenti dell’impresa erano privi di un contratto di lavoro regolare. Questo ha portato all’imposizione di sanzioni amministrative che possono variare tra i 17.000 e i 105.000 euro, oltre alla diffida al datore di lavoro per regolarizzare la situazione.

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza è intervenuto con un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, a causa della totale mancanza di regolarità nei rapporti di lavoro. La Guardia di Finanza sottolinea come tali controlli siano fondamentali non solo per tutelare i diritti dei lavoratori, ma anche per garantire una concorrenza leale tra le imprese e salvaguardare le risorse economiche del paese.

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