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Cronaca

Sassari | Estate in vigilanza: intensificati i controlli contro l’illegalità Economico-Finanziaria

GdF Sassari

Nel periodo estivo, la Guardia di Finanza di Sassari ha implementato un significativo potenziamento delle operazioni di controllo economico e finanziario su tutto il territorio provinciale, con un focus particolare sulle località turistiche. Questo rafforzamento mira a contrastare i traffici illeciti e le forme di illegalità economica, affrontando in modo specifico settori critici come l’abusivismo commerciale, il gioco illegale e la contraffazione.

Nell’ambito delle attività operative, il corpo ha condotto oltre 1.000 interventi, monitorando i corrispettivi telematici e le merci trasportate su strada. I controlli sul gioco d’azzardo hanno rivelato 4 violazioni su 29 verifiche effettuate. Importante è stato anche il contrasto al lavoro sommerso, con 82 interventi che hanno portato alla verbalizzazione di 16 datori di lavoro per aver impiegato lavoratori in nero o irregolari.

Le indagini sulla contraffazione hanno portato al sequestro di oltre 5.200 articoli non conformi, tra cui articoli di marca falsificati in un negozio di Alghero, con un soggetto denunciato. Inoltre, la lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti ha comportato 157 operazioni, con il sequestro di circa 30 kg di droga, principalmente cocaina, marijuana e hashish. Gli scali portuali e aeroportuali della provincia sono stati i punti chiave per l’intercettazione della maggior parte delle sostanze.

Infine, la Guardia di Finanza ha eseguito 434 controlli di valuta alla frontiera, scoprendo irregolarità per un valore complessivo di oltre 3,6 milioni di euro. Queste operazioni, frutto di un’analisi costante dei flussi di traffico, continueranno a garantire un ambiente di mercato leale e a proteggere i cittadini rispettosi delle norme. La lotta contro l’illegalità economico-finanziaria rimane una priorità per le Fiamme Gialle, impegnate a tutelare l’interesse della collettività e del sistema economico nazionale.

Cronaca

Milano | Sequestrati gioielli e orologi abusivi nel Compro Oro

GdF Milano

Un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano ha portato alla denuncia di un rivenditore non autorizzato nel settore dei gioielli e degli orologi di lusso. Durante l’intervento, sono stati sequestrati beni di pregio per un valore complessivo che supera i 2 milioni di euro, tra cui 388 pezzi unici di gioielleria e orologi di alta gamma.

L’azione delle Fiamme Gialle è stata parte di un’operazione più ampia mirata a contrastare l’abusivismo nel commercio degli oggetti preziosi e a garantire il rispetto delle normative anti-riciclaggio. Il rivenditore, infatti, operava senza la registrazione necessaria presso l’Organismo degli Agenti e dei Mediatori, requisito fondamentale per chi si occupa di compravendita di oro e gioielli.

La Guardia di Finanza ha evidenziato come tali pratiche rappresentino una minaccia per la legalità economica, in quanto potrebbero favorire il riciclaggio di proventi illeciti. L’operazione ha consentito di recuperare una significativa quantità di gioielli, realizzati con materiali pregiati come oro, argento e platino, il cui valore sul mercato sarebbe stato sostanzioso.

Le autorità stanno attualmente conducendo indagini approfondite, e il titolare dell’attività è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per le necessarie valutazioni legali. L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di vigilanza e prevenzione, volto a tutelare l’integrità del sistema economico-finanziario italiano e a proteggere i cittadini e le imprese che rispettano le norme.

Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari, e la presunzione di innocenza resta un principio fondamentale fino a una eventuale condanna definitiva.

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Cronaca

Venezia | Potenziata la sicurezza marittima e aerea con nuovi mezzi

GdF Venezia

Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia ha recentemente ampliato la propria flotta con l’introduzione di due nuovi mezzi, un elicottero “AW 169” e una vedetta costiera classe “V.800”. Questi strumenti sono stati acquisiti per rafforzare le operazioni di polizia economico-finanziaria e di sorveglianza marittima nella regione del Veneto.

L’elicottero “AW 169” è dotato di tecnologie all’avanguardia che ne potenziano le capacità operative, rendendolo idoneo a missioni di ricerca e soccorso in vari ambienti, sia marini che montani. Grazie alla sofisticata sensoristica installata, il velivolo è in grado di trasmettere in tempo reale immagini e audio ad alta definizione, facilitando operazioni di sorveglianza e intervento.

Dall’altra parte, la vedetta costiera classe “V.800”, progettata per garantire elevate prestazioni in mare, presenta un design innovativo e una livrea distintiva con colori istituzionali. Questa imbarcazione è dotata di moderne tecnologie di sorveglianza e navigazione, che migliorano ulteriormente le capacità del Corpo nella lotta contro il traffico illecito e nel mantenimento dell’ordine pubblico nelle acque territoriali.

Con l’aggiunta di questi nuovi mezzi, la Guardia di Finanza sottolinea il proprio impegno costante nella salvaguardia della sicurezza delle acque italiane e nella tutela della legalità, contribuendo significativamente al controllo e alla sicurezza dell’intero territorio veneto, con particolare attenzione per la storica città di Venezia.

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Cronaca

Asti | Evasione fiscale su prodotti energetici: distributori fantasma in Piemonte

La Guardia di Finanza di Asti ha intensificato i controlli nel settore dei prodotti energetici, scoprendo due distributori di carburante che hanno occultato incassi per un totale di 3,6 milioni di euro e IVA per oltre 560 mila euro. Durante i recenti interventi, le pattuglie hanno effettuato 15 ispezioni, riscontrando irregolarità in 11 casi, che hanno portato a sanzioni per oltre 30 mila euro.

Un caso particolarmente allarmante riguarda un gestore di una stazione di servizio che, dal 2019, ha ricevuto ingenti forniture di carburante senza mai presentare dichiarazioni fiscali. Questo ha comportato un’evasione IVA di circa 526 mila euro. Inoltre, sono state riscontrate violazioni relative all’accisa, con sanzioni amministrative di 1000 euro.

Anche un altro distributore, non più operativo dal 2021, è stato coinvolto, con incassi non dichiarati di circa 333 mila euro e un’IVA evasa di quasi 38 mila euro. I soci di questa società sono stati segnalati per occultamento di scritture contabili.

Le indagini sono attualmente in corso e le autorità competenti esamineranno le condotte penalmente rilevanti, con l’obiettivo di garantire la legalità nel settore. Le sanzioni previste potrebbero includere severe conseguenze, in linea con il decreto legislativo sull’evasione fiscale.

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