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GP del Giappone: Bagnaia Brilla Nelle Prime Libere Sotto la Pioggia

A Motegi, la pioggia ha fatto da sfondo alla prima sessione di prove libere della MotoGP, ma non ha fermato Francesco Bagnaia, che ha siglato il miglior tempo con un crono di 1’45″209. Lo squadrone Ducati ha mostrato grande competitività, con Bagnaia che ha dominato la sessione nonostante le condizioni meteorologiche difficili.

Jorge Martin ha chiuso al secondo posto, distaccato di soli 109 millesimi dal pilota italiano. Fabio Giannantonio ha mostrato una performance solida, assicurandosi la terza posizione con un tempo che lo ha visto a 380 millesimi dal leader.

Marc Marquez ha fatto segnare il quarto tempo, a 572 millesimi da Bagnaia, confermando la sua forma anche in condizioni di bagnato. Seguono l’australiano Jack Miller e Marco Bezzecchi, mentre Enea Bastianini si è posizionato decimo. Questo avvio promettente di Bagnaia preannuncia una gara emozionante, mentre i piloti si preparano a fronteggiare ulteriori sfide climatiche nel weekend.

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Fognini esce di scena a Shanghai: Tommy Paul si impone in un’ora

Nella seconda giornata dell’ATP di Shanghai, Fabio Fognini ha concluso la sua avventura in Cina, venendo eliminato da Tommy Paul, che ha vinto il match con un secco 6-1 6-3 in appena sessanta minuti.

L’incontro ha avuto un avvio difficile per l’azzurro, che ha faticato a trovare ritmo e consistenza, lasciando spazio all’ottima prestazione dell’americano, numero 11 del torneo. Paul ha mostrato una grande solidità, sfruttando al meglio le sue opportunità e portando a casa il primo set in modo decisivo.

Nel secondo parziale, Fognini ha cercato di reagire, mostrando qualche segnale di ripresa. Tuttavia, non è riuscito a mantenere la lucidità necessaria e ha ceduto un break cruciale a metà set. Nonostante i tentativi di recupero, la sua prestazione è risultata insufficiente per contrastare la determinazione di Paul, che ha chiuso il match senza eccessivi problemi.

Con questa vittoria, Tommy Paul avanza al terzo turno del Masters 1000 di Shanghai, dove affronterà il cileno Tabilo. Per Fognini, invece, è tempo di riflessione e di prepararsi per i prossimi impegni della stagione.

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Errani e Paolini conquistano la semifinale a Pechino: una vittoria da batticuore

Sara Errani e Jasmine Paolini continuano la loro corsa nel WTA 1000 di Pechino, raggiungendo la sesta semifinale dell’anno grazie a una vittoria combattuta contro le avversarie Beatriz Haddad Maia e Laura Siegemund. La partita, terminata con il punteggio di 7-5, 4-6, 10-8, ha messo in mostra la determinazione e la tenacia delle due tenniste italiane, che hanno saputo mantenere la calma nei momenti cruciali.

Il match ha avuto un avvio promettente per le azzurre, che sono riuscite a ottenere un break in apertura. Tuttavia, le avversarie non si sono lasciate intimidire e hanno risposto con forza, ribaltando la situazione. Dopo un primo set equilibrato, Errani e Paolini sono riuscite a conquistare il primo set grazie a un break decisivo.

Il secondo set ha visto un’ottima partenza per le brasiliane e la tedesca, che hanno saputo mantenere il vantaggio. Nonostante i tentativi di recupero delle azzurre, il set è andato a Haddad Maia e Siegemund.

Nel terzo e decisivo set, la tensione ha raggiunto il culmine, con un tie-break avvincente. Sotto pressione, Errani e Paolini hanno mostrato il loro spirito combattivo, ribaltando una situazione che sembrava sfuggire loro di mano. Grazie a momenti chiave e a un’ottima prestazione nel finale, le due italiane hanno chiuso il match a loro favore, ottenendo il pass per la semifinale.

Ora, si preparano ad affrontare Sofia Kenin e Bethanie Mattek-Sands, le stesse avversarie che le hanno eliminate a Miami. Con la determinazione mostrata finora, Errani e Paolini sono pronte a dare battaglia per un posto in finale.

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Roma: continuano le perplessità dopo la sconfitta di coppa

La Roma ha vissuto un’inaspettata battuta d’arresto, frutto di una prestazione deludente e confusa. La squadra è apparsa disorientata, con un possesso palla sterile e una lentezza nel gioco che ha reso difficile qualsiasi iniziativa offensiva. Gli avversari dell’Elfsborg, pur non mostrando particolari qualità, sono riusciti a difendersi efficacemente, capitalizzando le incertezze dei giallorossi.

L’assenza di Dybala si è fatta sentire, tanto che il gioco ne ha risentito notevolmente in termini di ritmo e creatività. Le scelte tattiche di Juric, considerati alcuni innesti in posizioni inusuali, hanno alimentato il caos in campo. La squadra, pur mantenendo una certa dominanza nel possesso, ha faticato a creare occasioni significative e ha subito un rigore, evidenziando le vulnerabilità difensive.

Nonostante un tentativo di risvegliare la squadra negli ultimi minuti, con qualche sostituzione tardiva, la Roma è sembrata incapace di concretizzare. La mancanza di incisività ha portato a una sconfitta che, oltre a far male, suscita interrogativi sul futuro. È un momento cruciale che richiede una riflessione approfondita sul gioco e sulla gestione della rosa, specialmente in un contesto europeo dove ogni punto conta.

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