Connect with us

Scienza e Salute

Allergie Alimentari nei Bambini: Riconoscere e Gestire i Sintomi

Le allergie alimentari rappresentano un problema crescente nella salute infantile, richiedendo attenzione e prontezza nella gestione. Uno dei sintomi più gravi di una reazione allergica è lo shock anafilattico, una condizione che necessita di un intervento immediato. È fondamentale che i genitori e i caregiver siano in grado di riconoscere i segnali di allerta.

Sintomi da Tenere d’Occhio

Dopo l’ingestione di un allergene, i bambini possono manifestare sintomi entro due ore. Tra i segni più gravi ci sono:

  • Pallore improvviso
  • Difficoltà respiratoria, incluso broncospasmo
  • Debolezza e ipotensione
  • Orticaria
  • Gonfiore delle labbra, della lingua o del viso

Altri sintomi più lievi possono includere problemi gastrointestinali, come diarrea, vomito e dolori addominali. È importante notare che i sintomi cutanei, come la dermatite atopica, sono più comuni nei bambini sotto un anno di vita e possono essere aggravati dall’assunzione di determinati alimenti.

Diagnosi e Consultazione Medica

Per diagnosticare un’allergia alimentare, è essenziale raccogliere una storia clinica dettagliata e, se necessario, eseguire test specifici come i prick test. Questi test, condotti in ambiente ospedaliero, consistono nell’applicazione di un estratto dell’alimento sospetto sulla pelle per osservare la reazione. In alcuni casi, si può richiedere un prelievo di sangue per cercare gli anticorpi specifici.

Gestione dell’Allergia

Una volta identificato il cibo responsabile, sarà necessario escluderlo dalla dieta del bambino. La consulenza con un pediatra è fondamentale per stabilire un piano alimentare sicuro e monitorare eventuali reazioni.

Essere informati e preparati è cruciale per affrontare le allergie alimentari nei bambini, garantendo la loro sicurezza e salute.

Scienza e Salute

“Viva la pancia”, per educare i bambini su igiene e alimentazione

In occasione del Purpose Day 2024, l’evento annuale di Opella, Business Unit Consumer Healthcare di Sanofi, che rappresenta un’opportunità importante per mettere in pratica l’impegno sociale aziendale attraverso un’attività di volontariato che coinvolge anche i collaboratori, parte la campagna di comunicazione a supporto dell’iniziativa “Viva la Pancia”. Questa è stata lanciata da Enterogermina Integratori Alimentari, brand dedicato al benessere intestinale, e Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.

Formare i bambini e le famiglie che vivono in contesti difficili su come condurre un sano stile di vita, partendo da una corretta nutrizione e pratiche igieniche costanti, è l’obiettivo di “Viva la Pancia”, progetto lanciato a fine 2023 e che dal 24 settembre scorso è oggetto di una campagna di comunicazione digitale sui principali network che proseguirà per 4 settimane. La campagna avrà il supporto di 2 ambassador d’eccezione: Chiara Maci e I Soldi Spicci che racconteranno l’iniziativa sui loro canali.
Il progetto si sviluppa in 10 giornate durante le quali sono organizzate attività di intrattenimento educativo volte ad insegnare alle bambine e ai bambini l’importanza di igiene e nutrizione per mantenere l’intestino in salute. Le attività ricreative si svolgono all’interno di 10 Punti Luce di Save the Children, spazi ad alta densità educativa che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città italiane, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni.

I 10 Punti Luce coinvolti nell’iniziativa sono: Milano Giambellino e Milano Quarto Oggiaro, Ancona, Napoli Chiaiano, Palermo ZEN e ZISA, Casal di Principe, Platì, Scalea e San Luca.
Articolato in 10 laboratori in ciascun Punto Luce, per un totale di 100 appuntamenti, da svolgersi nel corso del 2024, con una frequenza di circa una sessione al mese, il progetto “Viva la Pancia” è stato organizzato per approfondire argomenti importanti legati soprattutto alla salute e al benessere e, dopo quasi 1 anno, ha permesso di raggiungere e formare circa 1600 minori.
Ogni lezione è composta da 2 parti: nella prima, grazie al sostegno dell’associazione “Arte Bambini”, una casa editrice accreditata dal MIUR con oltre trent’anni di esperienza nel settore della formazione, e attraverso alcune storie raccontate con la tradizionale tecnica narrativa giapponese del Kamishi Bai – che permette di ascoltare le storie guardando solo tavole illustrate facilitandone la comprensione -, i bambini potranno scoprire la differenza tra batteri “buoni” e “cattivi” imparando le norme basilari di igiene personale e alimentazione sana.
Nella seconda parte, è previsto un laboratorio, a cura di Scienza Divertente, in cui i bambini sperimenteranno giocando quello che hanno appena imparato.

L’iniziativa coincide con l’avvio del Purpose Day 2024 di Opella Italia, che coinvolge la quasi totalità dei dipendenti, rappresentando una giornata di impegno sociale per generare un impatto positivo sostenendo le comunità. I materiali prodotti nel corso della giornata del Purpose Day – tra cui carte memory e poster -, saranno poi utilizzati e distribuiti nelle sedi di progetto di Save the Children in Italia e saranno lo strumento con cui gli educatori sensibilizzeranno minori, adolescenti e adulti sulle corrette pratiche dell’igiene personale e igiene della propria famiglia.
Inoltre, tutti i dipendenti possono dedicare, nel corso dell’anno una ulteriore giornata di lavoro al volontariato sociale, partecipando attivamente alle attività previste nei Punti Luce, affiancando gli educatori di Save the Children nello svolgimento dell’attività educativa “Viva la Pancia”.

Oltre a “Viva la Pancia”, Enterogermina Integratori Alimentari e Save the Children hanno messo a disposizione di quartieri svantaggiati, due Unità Socio-sanitarie Mobili che opereranno nelle aree limitrofe ai Punti Luce di Ostia e Palermo. Queste offriranno servizi di vario tipo come consulenze psico-sociali e pediatriche, diffusione di buone pratiche d’igiene e alimentazione espressamente dedicati all’infanzia. La prima unità socio sanitaria mobile è attiva in un quartiere della periferia di Palermo. Si tratta di un vero e proprio studio pediatrico su ruote, con l’obiettivo di fornire visite gratuite e garantire ai bambini un accesso diretto alle cure mediche di cui hanno bisogno.
Questi progetti si inseriscono nell’impegno di sostenibilità di Opella Italia, Società Benefit dal 2023 e azienda certificata B Corp da gennaio di quest’anno.
“Enterogermina Integratori Alimentari e Save the Children condividono un obiettivo importante, ovvero quello di proteggere i bambini, prendersene cura e garantire loro un futuro migliore.

Perchè, quando ci prendiamo cura di un bambino, ci prendiamo cura del nostro stesso futuro. L’iniziativa ‘Viva la Pancià è la dimostrazione concreta di questa volontà, perchè mettiamo la nostra esperienza e il nostro supporto al servizio dei minori che vivono in contesti difficili, di vulnerabilità – ha spiegato Raka Sinha, General Manager di Opella Healthcare Italy -. In Italia, più di 1.300.000 bambini vivono al di sotto della soglia di povertà. Opella italia è una Società Benefit e lavora con impegno per supportare le comunità, soprattutto quelle in cui c’è maggior bisogno di aiuto. Per farlo, lavora fianco a fianco a realtà di grande impatto sociale come Save the Children, il cui prezioso contributo è fondamentale affinchè progetti come ‘Viva la Pancià si realizzino concretamente. Una partnership di valore che rende tangibile il nostro impegno come azienda che promuove e sostiene il benessere delle persone”.

Secondo i dati emersi dalla ricerca “Domani (Im)possibili”, realizzata da Save the Children e presentata in occasione dell’apertura di “IMPOSSIBILE 2024”, la biennale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Organizzazione, quasi un adolescente su dieci in Italia (9,4%) tra i 15 e i 16 anni vive in condizioni di grave deprivazione materiale. Il 17,9% afferma che i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per cibo, vestiti e bollette.
Ovviamente, la condizione di povertà economica grava pesantemente anche sulle aspettative di vita degli adolescenti e sulla loro visione del futuro, condizionandone spesso le scelte.
Per maggiori informazioni sul progetto “Viva la Pancia”, è possibile consultare la pagina web dedicata https://www.enterogermina.com/it-it/i-nostri-valori/la-nostra-missione

– foto ufficio stampa Havas PR –

Continua a leggere

Scienza e Salute

Immunoterapia contro i tumori, al Gemelli due nuovi ambulatori

Al Gemelli aprono due nuovi ambulatori in collaborazione tra endocrinologia, oncologia e ginecologia oncologica (Ambulatorio di endocrinologia per le complicanze oncologiche e Ambulatorio di endocrinologia per le complicanze endocrinologiche nei tumori femminili), per gestire le complicanze endocrinologiche dell’immunoterapia. L’immunoterapia ha rivoluzionato il trattamento dei tumori e anche dall’ultimo congresso della Società Europea di Oncologia Clinica (ESMO) arrivano tante conferme sui successi dell’impiego di questi farmaci in diversi tipi di neoplasie. E nel campo del melanoma si ‘festeggià addirittura il traguardo dei dieci anni di vita di tanti pazienti metastatici, sopravvissuti ad una prognosi infausta proprio grazie all’immunoterapia.

Questi farmaci liberano il sistema immunitario dalle ‘catenè imposte dal tumore che gli impedisce di reagire e di distruggerlo, riconoscendolo come estraneo. Ma a volte, l’esuberanza delle difese immunitarie si scatena e diventa decisamente eccessiva, dando luogo ad una serie di effetti indesiderati. Che è importante conoscere, per prevenirli e gestirli al meglio. La dottoressa Sabrina Chiloiro e i colleghi della UOC di Endocrinologia e Diabetologia di Fondazione Policlinico Gemelli, diretta dal professor Alfredo Pontecorvi, fanno il punto sulle complicanze endocrinologiche dell’immunoterapia, oggetto anche di una recente pubblicazione sulla prestigiosa rivista Trends in Endocrinology & Metabolism (del gruppo Cell).

“La frequenza di disturbi endocrinologici correlati all’immunoterapia – ricorda la dottoressa Chiloiro, ricercatore in Endocrinologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – varia dal 4 al 14,6% dei pazienti trattati. Tra gli effetti indesiderati più frequenti di queste terapie ci sono le disfunzioni tiroidee (in particolare le tiroiditi, che possono comparire settimane-mesi dopo la somministrazione dell’immunoterapia e che in genere evolvono verso l’ipotiroidismo) e le malattie dell’ipofisi (ipofisiti con ipopituitarismo, che possono causare in particolare deficit di ACTH isolato, ma anche ipogonadismo e ipotiroidismo secondari) che tipicamente compaiono a 9 settimane dall’inizio dell’immunoterapia ma, anche molto più tardivamente.

Rari ma segnalati in letteratura, anche casi di diabete insulino-dipendente (che esordiscono con grave iperglicemia e chetoacidosi diabetica) e di insufficienza surrenalica primitiva.
“Molti di questi problemi endocrinologici – ricorda il professor Alfredo Pontecorvi, ordinario di Endocrinologia e Direttore della UOC di Endocrinologia e Diabetologia di Fondazione Policlinico Gemelli – possono cronicizzare e richiedere dunque la somministrazione di terapie ormonali sostitutive. Per contro, queste endocrinopatie, se non riconosciute e trattate tempestivamente possono dare esiti anche molto gravi”.

“Gli effetti indesiderati dell’immunoterapia – commenta il professor Giampaolo Tortora, ordinario di Oncologia medica e direttore del Comprehensive Cancer Center dei Fondazione Policlinico Gemelli- possono essere gestiti con successo grazie ad una collaborazione multidisciplinare tra endocrinologi ed oncologi; questo consente non solo di vigilare sulla sicurezza del paziente ma permette anche di offrigli la possibilità di completare, senza interruzioni, i cicli di immunoterapia, preziosi per il successo del trattamento oncologico”.
“L’immunoterapia – ricorda il professor Giovanni Scambia, Direttore della UOC di Ginecologia Oncologia e Direttore scientifico di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – è una risorsa terapeutica ormai irrinunciabile per una serie di tumori ginecologici, come quelli dell’endometrio, del collo dell’utero e per alcune forme di tumori del seno. Aver creato, attraverso uno spazio ambulatoriale dedicato, un filo diretto con l’endocrinologia ci consente di gestire sempre meglio le nostre pazienti, sfruttando appieno i benefici dell’immunoterapia, in piena sicurezza”.

“Può non essere facile diagnosticare questi effetti indesiderati endocrinologici – ricorda la dottoressa Chiloiro – perchè spesso esordiscono con sintomi aspecifici come una grande stanchezza (fatigue) o la cefalea; anche l’interpretazione degli esami di laboratorio può risultare difficile perchè l’uso concomitante di farmaci quali corticosteroidi e antiemetici può alterare gli esami endocrinologici, come anche lo stress e le condizioni stesse del pazienta. E’ dunque fondamentale che le persone trattate con immunoterapie siano sottoposte a stretta sorveglianza per cogliere sul nascere la comparsa di un problema endocrinologico”. Particolarmente a rischio sono gli individui con storia di precedenti patologie autoimmuni, le persone in sovrappeso/obese, quelle sottoposte ad immunoterapia per un lungo periodo di tempo; mentre le donne e i pazienti più giovani sono a maggior rischio di tireopatie.
“Il nostro consiglio – conclude il professor Pontecorvi – è di richiedere esami endocrinologici completi (glicemia, elettroliti, TSH, fT3, fT4, ACTH, cortisolo, FSH, LH, prolattina, IGF-1, testosterone o estradiolo) prima di avviare l’immunoterapia. Durante il trattamento, il timing dell’esecuzione degli esami ormonali completi andrà pianificato in base al rischio del singolo paziente di sviluppare tossicità endocrinologiche, soprattutto nei primi mesi di trattamento e nei pazienti con precedenti patologie tiroidee o autoimmuni. Prima di ogni ciclo di immunoterapia, consigliamo in ogni paziente di indagare l’insorgenza di sintomi riconducibili a disfunzioni endocrinologiche, e di eseguire esami ormonali per rivalutare la funzionalità tiroidea e surrenalica.

Per questo è necessaria una stretta alleanza tra oncologo ed endocrinologo per una valutazione accurata e scadenzata di questi pazienti in ambulatorio, durante il trattamento oncologico, ma anche dopo la sua sospensione; gli effetti indesiderati endocrinologici possono infatti comparire anche a distanza di 6 mesi dalla sospensione dell’immunoterapia”.

– Foto: Ufficio stampa Gemelli –

Continua a leggere

Scienza e Salute

Aiop Sicilia “Pronti a collaborare contro mobilità passiva dei pazienti”

Un confronto per abbattere i costi della mobilità passiva dei pazienti siciliani che decidono di curarsi in altre regioni di Italia anche per patologie ampiamente trattate dalle strutture dell’Isola per continuare a ridurre il saldo negativo sulla mobilità sanitaria. Lo chiede Barbara Cittadini, presidente dell’Aiop Sicilia e vicepresidente nazionale dell’associazione. Da una recente analisi effettuata dal Dipartimento Pianificazione Strategica dell’assessorato regionale della Salute, emerge che la mobilità sanitaria registra nel 2023 ancora un saldo negativo consistente, anche se inferiore a quello del 2019.

La riduzione è avvenuta anche grazie all’apporto della componente di diritto privato del Sistema sanitario regionale. Inoltre la migrazione sanitaria verso le regioni del Nord riguarda patologie come quelle di ortopedia per interventi alla colonna e protesi, di chirurgia bariatrica per la cura dell’obesità, di trapianto di midollo osseo e di cardiochirurgia per interventi sulle valvole cardiache. Patologie per le quali sono ancora numerosi i pazienti che si recano in altre regioni nelle quali trovano una risposta tempestiva alla loro domanda di salute, ma dove le tariffe sono più alte e, quindi, comportano una maggiore spesa per la regione siciliana.

“L’Aiop – dice Cittadini, in una nota – come componente di diritto privato del SSR si rende disponibile ad un confronto con coloro che hanno l’onore e l’onere di dovere assumere le scelte di politica sanitaria, finalizzato ad una programmazione che consenta un possibile attraverso una sinergia virtuosa tra la componente di diritto pubblico e quella di diritto privato del SSR, ai pazienti di potersi curare nella loro regione, senza dovere affrontare i disagi di andare a curarsi lontano da casa e dai familiari, e alla Sicilia di spendere meno, riducendo il trend della mobilità passiva”.

Da una recente analisi effettuata dal Dipartimento Pianificazione Strategica dell’assessorato regionale della Salute, emerge che la mobilità sanitaria registra nel 2023 ancora un saldo negativo consistente, anche se inferiore a quello del 2019. Ma risalta, soprattutto, il fatto che la migrazione sanitaria verso le regioni del Nord riguarda patologie come quelle di ortopedia per interventi alla colonna e protesi, di chirurgia bariatrica per la cura dell’obesità, di trapianto di midollo osseo e di cardiochirurgia per interventi sulle valvole cardiache. Patologie per le quali sono ancora numerosi i pazienti che si recano in altre regioni nelle quali trovano una risposta tempestiva alla loro domanda di salute, ma dove le tariffe sono più alte e, quindi, comportano una maggiore spesa per la regione siciliana.

“L’Aiop rileva che all’interno della componente di diritto privato del SSR – aggiunge – esistono strutture di eccellenza e professionisti qualificati che possono rispondere alla domanda di salute dei siciliani, anche la più complessa, senza necessariamente dovere affrontare i ‘viaggi della speranzà, che creano disagi ai pazienti e maggiori costi per la regione. Tra le strutture accreditate di diritto privato (accreditate e contrattualizzate con il SSR) ve ne sono diverse che da anni effettuano con successo mediamente circa 1400 interventi/anno di chirurgia bariatrica per la cura dell’obesità, oltre che migliaia di interventi complessi di ortopedia, di cardiologia e cardiochirurgia; trapianti di midollo e di cornea e chirurgia oncologica, ma che non possono esaudire tutta la domanda dei pazienti in quanto sono soggette a tetti di spesa”.
– foto ufficio stampa Aiop –

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY