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Mondo

Von der Leyen denuncia la disinformazione sulla guerra in Ucraina e critica l’Ungheria

Durante un intervento all’Eurocamera a Strasburgo, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso la sua ferma condanna nei confronti di chi continua a dare la colpa all’Ucraina per la guerra in corso. La leader dell’Unione Europea ha sottolineato che, mentre il mondo assiste alle atrocità perpetrate dalla Russia, ci sono ancora voci che spostano la responsabilità sull’invaso anziché sull’invasore.

Von der Leyen ha sollevato interrogativi provocatori, paragonando la situazione attuale con eventi storici come l’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956 e quella della Cecoslovacchia nel 1968, evidenziando l’illogicità di incolpare le vittime di aggressioni. “In Europa possiamo avere storie e lingue diverse, ma la pace non può mai essere considerata una forma di resa”, ha affermato con determinazione.

Inoltre, la presidente ha criticato le recenti decisioni del governo ungherese di aprire le porte ai russi e consentire l’operato delle forze di polizia cinesi sul territorio, evidenziando che tali scelte non solo mettono a rischio la sicurezza dell’Ungheria, ma di tutti gli Stati membri dell’Unione. Ha sottolineato come questo approccio rappresenti una minaccia alla sovranità europea e un passo indietro rispetto all’integrazione e alla cooperazione all’interno del mercato unico.

Infine, von der Leyen ha messo in luce le problematiche economiche che l’Ungheria sta affrontando, con un Pil pro capite che è stato superato da quelli dei Paesi limitrofi, evidenziando la necessità di politiche più inclusive e giuste per attrarre investimenti e sostenere le imprese europee.

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Il Cremlino nega le conversazioni telefoniche tra Putin e Trump

Il Cremlino ha ufficialmente smentito le affermazioni riguardanti presunti contatti telefonici tra il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente statunitense Donald Trump. Secondo quanto riportato dal giornalista Bob Woodward nel suo imminente libro intitolato War, in uscita il 15 ottobre, i due leader avrebbero avuto sette conversazioni telefoniche dal termine del mandato di Trump nel 2021.

Tuttavia, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato categoricamente che “non è vero”, respingendo così le informazioni fornite nel libro. Questa dichiarazione è stata rilasciata a Rbc, una testata russa, e ha fatto eco a diversi media di Mosca.

La smentita arriva in un contesto geopolitico teso e alimenta il dibattito sull’effettiva relazione tra Mosca e Washington, oltre a sollevare interrogativi sull’affidabilità delle fonti utilizzate da Woodward nel suo lavoro. La notizia ha già suscitato reazioni tra gli analisti e i politici, che seguono con attenzione l’evoluzione delle dinamiche tra i due paesi.

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Costruzione di un Sottomarino Nucleare in Corso in Corea del Nord, Secondo l’Esercito Sudcoreano

Le autorità sudcoreane hanno segnalato l’avvio della costruzione di un sottomarino nucleare da parte della Corea del Nord, secondo quanto dichiarato da un parlamentare di Seoul. Queste informazioni sono state confermate dall’agenzia di stampa Yonhap, che ha reso noto come i segnali rilevati suggeriscano che il regime di Kim Jong Un stia intensificando i suoi sforzi in questo ambito.

Nel corso di una visita a gennaio, il leader nordcoreano ha supervisionato un progetto dedicato a un sottomarino a propulsione nucleare, un passo che si allinea con le promesse fatte durante un congresso del partito nel 2021, dove erano stati annunciati piani per lo sviluppo di armi avanzate. La situazione solleva preoccupazioni a livello internazionale riguardo alla crescente capacità militare della Corea del Nord e alla sua volontà di proseguire nel programma di armamenti nucleari.

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Siccità in Catalogna: il governo avverte possibili restrizioni idriche a novembre

Il governo della Catalogna ha lanciato un allerta per la siccità, prevedendo l’introduzione di restrizioni sull’uso dell’acqua a partire dal mese prossimo se non si registreranno sufficienti precipitazioni nei prossimi giorni. La situazione idrica nella comunità autonoma sta diventando critica, con i livelli dei bacini idrici in continua diminuzione dall’inizio di luglio.

Le regioni di Barcellona e Girona sono particolarmente colpite, e, secondo quanto riportato da La Vanguardia, c’è il rischio di entrare in uno stato di eccezionalità già a novembre, con la possibilità di dichiarare un’emergenza idrica entro marzo 2025. In caso di eccezionalità, saranno imposte restrizioni più severe, in particolare per usi agricoli, zootecnici e industriali. Se la situazione dovesse aggravarsi ulteriormente, le misure potrebbero estendersi anche alle abitazioni, limitando l’accesso all’acqua potabile per uso domestico. La popolazione è invitata a adottare misure di risparmio e a prepararsi a eventuali cambiamenti nelle normative sull’acqua.

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