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Arbitraggio in Serie A: Confusione e Incertezze tra Errori e Polemiche

Nelle prime sette giornate di Serie A e nella Coppa Italia, il livello di officiating è stato al centro di numerose polemiche, con un numero preoccupante di errori da parte degli arbitri e del VAR. Dalle decisioni sui rigori alle valutazioni dei falli, la mancanza di uniformità ha creato un clima di frustrazione tra giocatori, allenatori e tifosi.

Molte situazioni di gioco hanno sollevato interrogativi, come i famosi “pestoni”, che sono stati valutati in modo incoerente da diversi direttori di gara. Ad esempio, episodi che in un match non vengono puniti, in un altro vengono considerati rigore, alimentando il malcontento. La confusione è aumentata in partite come Monza-Roma e Napoli-Monza, dove la stessa tipologia di contatto ha avuto esiti diversi.

Il VAR, invece di apportare chiarezza, sembra spesso aggravare la situazione. In occasioni come Milan-Torino, l’arbitro ha faticato a riconoscere errori evidenti, mentre in altri casi sono stati presi provvedimenti discutibili, come il doppio giallo a un giocatore in situazioni di gioco non chiare.

I cartellini rossi, anch’essi aumentati, hanno generato polemiche simili. Decisioni come la mancata espulsione per la testata di Pellegri a Gatti in Empoli-Juventus hanno suscitato scalpore, evidenziando una gestione arbitrale non sempre coerente.

In questo contesto, è fondamentale che la federazione affronti la questione dell’arbitraggio con urgenza, stabilendo protocolli chiari e garantendo un’applicazione uniforme delle regole. Solo così si potrà ridurre il numero di errori e ripristinare la fiducia nel sistema arbitrale, per un calcio più giusto e trasparente.

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