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Cronaca

Brindisi | Arrestati due cittadini stranieri durante il trasferimento dei migranti dal dormitorio comunale

Questura di Brindisi

Nel pomeriggio del 2 ottobre, a Brindisi, la Polizia di Stato ha eseguito due arresti nei confronti di cittadini stranieri, nel contesto del trasferimento dei migranti ospitati nell’ex dormitorio comunale, chiuso per lavori di ristrutturazione.

L’operazione, coordinata dal Questore Giampietro Lionetti, ha visto il trasferimento dei migranti in una nuova struttura tensostatica, appositamente allestita nelle vicinanze, senza creare disordini. Durante i controlli amministrativi, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno scoperto che due uomini, originari di Guinea Bissau e Burkina Faso, erano soggetti a provvedimenti di carcerazione per reati legati a stupefacenti, porto abusivo di armi e invasione di terreni. Entrambi sono stati arrestati e trasferiti nel carcere locale.

Cronaca

Firenze | Donna precipita con l’auto in una scarpata

VVF Firenze

Una donna è stata tratta in salvo dai Vigili del Fuoco dopo essere finita con la propria auto in una scarpata profonda 50 metri nel comune di Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze. L’incidente è avvenuto lungo via Mantigno. La conducente, rimasta intrappolata nel veicolo, è stata liberata dai soccorritori, che sono intervenuti rapidamente sul luogo dell’accaduto.

L’operazione di soccorso, resa particolarmente complessa dalla difficoltà di accesso all’area, ha visto la collaborazione di boscaioli presenti sul posto, i quali hanno contribuito a creare un passaggio improvvisato per facilitare l’intervento. I Vigili del Fuoco, insieme al personale sanitario, hanno stabilizzato la donna, collocandola su una tavola spinale prima di trasportarla a mano fino all’ambulanza, percorrendo il sentiero di fortuna. Sul posto è stato anche inviato un mezzo SAF (Speleo Alpino Fluviale), pronto a supportare le operazioni di recupero con corde in caso di necessità.

Fortunatamente, la tempestività dei soccorsi ha permesso di evitare conseguenze più gravi per la vittima, che è stata trasportata in ospedale per accertamenti.

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Campania

Napoli | Rinvenuta mitragliatrice e auto rubate in un covo nascosto

GdF Napoli

In un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, è stato scoperto un covo a Cardito, frazione di Carditello, dove sono stati rinvenuti una mitragliatrice, munizioni e auto rubate. Le indagini si sono intensificate nelle aree considerate a più alto rischio, portando all’ispezione di un terreno isolato, nascosto da una fitta vegetazione, che celava tre veicoli sospetti.

Due delle auto risultavano rubate, mentre la terza era soggetta a un ordine di sequestro non ancora eseguito. Durante la perquisizione, all’interno di uno dei veicoli sono stati trovati bossoli esplosi, segno di un possibile utilizzo illecito delle armi. Il ritrovamento più preoccupante è stato quello di una pistola mitragliatrice STEN calibro 9, insieme a due caricatori e circa 150 munizioni, occultata tra cespugli e travi di legno.

L’arma, capace di sparare fino a 500 colpi al minuto, sembrava aver subito modifiche artigianali. Sarà sottoposta a una perizia approfondita per verificare un suo possibile utilizzo in recenti episodi criminali nell’area nord di Napoli, teatro di tensioni nei comuni limitrofi come Grumo Nevano, Sant’Antimo, Caivano e Casandrino.

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Cronaca

Tragico attacco israeliano: uccisi quattro paramedici e un soldato in Libano

In un tragico episodio che ha scosso la comunità internazionale, la Croce Rossa libanese ha riportato la morte di quattro paramedici durante un attacco condotto dalle forze israeliane nel villaggio di A-Taiba, situato nel sud del Libano. Secondo le informazioni fornite dall’organizzazione umanitaria, i paramedici stavano operando in un contesto di emergenza, impegnati nell’evacuazione di feriti nella zona colpita.

Questo attacco ha avuto luogo nonostante il coordinamento con le forze delle Nazioni Unite, sottolineando la complessità e la pericolosità della situazione sul terreno. L’episodio ha sollevato forti preoccupazioni circa la sicurezza del personale medico e delle operazioni umanitarie, richiamando l’attenzione sulla necessità di proteggere chi si dedica a salvare vite in situazioni di conflitto. La comunità internazionale si trova ora a dover affrontare le implicazioni di questo evento, esprimendo solidarietà ai familiari delle vittime e chiedendo un’inchiesta approfondita per garantire la responsabilità di tali attacchi.

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