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Cronaca

Catania | Attività di Controllo Straordinario nei Comuni di Valverde e Viagrande

Questura di Catania

Negli ultimi giorni, i comuni di Valverde e Viagrande hanno beneficiato di un’intensa attività di controllo del territorio, realizzata dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale di Catania. Questa operazione si inserisce nel contesto del Modello Trinacria, un’iniziativa volta a combattere la criminalità e a garantire la sicurezza pubblica.

Durante l’operazione, le forze dell’ordine hanno istituito numerosi posti di controllo, consentendo di identificare 160 persone e di esaminare 94 veicoli. L’attività ha portato a un numero significativo di infrazioni al Codice della strada, con multe che ammontano a circa 1.350 euro. In particolare, sei automobilisti sono stati sanzionati per la mancata revisione dei veicoli, risultando nella sospensione dei mezzi dalla circolazione. Ulteriori contravvenzioni sono state emesse per violazioni relative all’uso della cintura di sicurezza e per la mancata esibizione dei documenti.

Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Gioco illegale: scoperta sala scommesse clandestina e sequestrate slot machine irregolari

GdF Catanzaro

Importante operazione della Guardia di Finanza contro il gioco d’azzardo illegale in Calabria. Un’operazione straordinaria, coordinata dal Comando Provinciale di Catanzaro, ha portato alla scoperta di una sala scommesse clandestina e al sequestro di cinque slot machine non autorizzate. L’intervento, parte di un più ampio piano di controlli per combattere il fenomeno delle scommesse illegali, ha visto l’impiego delle Fiamme Gialle di Lamezia Terme, che hanno individuato due locali commerciali coinvolti in attività illecite.

Nel corso dei controlli, è stato scoperto un centro scommesse non autorizzato nel cuore di Lamezia Terme, dove era possibile puntare su eventi sportivi nazionali e internazionali tramite una piattaforma online collegata a un bookmaker estero. Le indagini hanno rivelato che, solo dal gennaio 2023, il volume delle scommesse clandestine aveva raggiunto i 134.000 euro, il tutto senza rilasciare alcuna ricevuta, grazie all’utilizzo di chat private tra gestore e scommettitori. Il titolare del locale è stato denunciato e diverse apparecchiature elettroniche, tra cui computer e carte di pagamento, sono state sequestrate.

In un’altra operazione, i Finanzieri hanno individuato un secondo esercizio a Curinga, dove erano installate cinque slot machine illegali, una delle quali mascherata da distributore di gomme da masticare, ma in realtà destinata al gioco d’azzardo con premi in denaro. Anche in questo caso, il titolare e il distributore delle slot sono stati denunciati, e sono state comminate sanzioni amministrative per un valore di circa 50.000 euro ciascuno.

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Campania

Infiltrazioni della ‘Ndrangheta nelle Tifoserie: Gratteri Rinnova l’Allerta su Inter e Milan

Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alle infiltrazioni della ‘ndrangheta all’interno delle tifoserie di Inter e Milan. Durante una conferenza stampa a Napoli, Gratteri ha sottolineato che tali collegamenti non rappresentano una novità, evidenziando come, già qualche anno fa, avesse inviato intercettazioni alla Procura di Milano che attestavano questa situazione.

Le sue affermazioni giungono a seguito di un’importante operazione antidroga condotta dai carabinieri, che ha portato all’arresto di 50 individui, un’azione che il procuratore ha definito come una conferma delle informazioni raccolte durante le sue indagini in Calabria. Queste dichiarazioni mettono in luce la necessità di una vigilanza costante per contrastare le infiltrazioni mafiose nel mondo del calcio, sottolineando l’urgenza di affrontare un problema che potrebbe avere ripercussioni significative sulla sicurezza e sull’integrità dello sport.

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Cronaca

Scandalo nel carcere di Rebibbia: 41 indagati per traffico di droga e corruzione

Un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica ha svelato un ampio giro di traffico di beni illeciti all’interno del carcere di Rebibbia, a Roma. Le indagini, dirette dal pubblico ministero Carlo Villani, hanno portato all’identificazione di 41 indagati, tra cui agenti delle forze dell’ordine e un medico, accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e di corruzione.

Le rivelazioni emerse durante le indagini sono inquietanti: cellulari, sostanze stupefacenti, pizze e birre sono stati recapitati ai detenuti. In particolare, si segnala un episodio risalente a ottobre 2020, in cui un detenuto ha ricevuto un pacco contenente una pizza e una birra, per il quale è stata pagata una somma di 30 euro. I “regali” venivano nascosti in codici come “sigarette” e trasmessi attraverso complici all’interno della struttura.

Non solo alimenti e bevande, ma anche strumenti tecnologici come pennette USB e pizzini venivano introdotti in carcere, evidenziando una rete di collusioni allarmante. Tra le accuse rivolte, figura anche quella di omessa denuncia a carico di un medico di guardia, che non avrebbe informato l’autorità giudiziaria riguardo all’uso illecito di un cellulare da parte di un detenuto.

Le autorità penitenziarie e i poliziotti del commissariato di Tivoli hanno svolto un lavoro investigativo approfondito per svelare questa rete di corruzione e traffico illecito, mettendo in luce le criticità che affliggono il sistema carcerario. L’inchiesta continua a fare luce su una situazione preoccupante, che solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione delle istituzioni penitenziarie.

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