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Tv e Spettacolo

Polignano a Mare città della musica celebra Domenico Modugno

Polignano a Mare celebra la musica d’autore e ricorda il suo cittadino più illustre, di cui quest’anno ricorre il trentennale dalla scomparsa. E’ in programma da venerdì 6 a domenica 8 settembre, Polignano a Mare città della musica speciale Domenico Modugno con il progetto originale Terra ca nun senti – Viaggio a Sud tra Modugno e Buttitta di e con Carmen Consoli, Modugno 30 – Omaggio a Domenico Modugno con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e Peppe Voltarelli, Dalla Puglia a Sanremo: le più belle canzoni del Festival con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e Annamaria Rubino “VNLKA”, Dalila Spagnolo, Gabriella Martinelli, Giovanni Giove “Giovami”, Mattia Perelli “Motus”, direzione e arrangiamenti del Maestro Valter Sivilotti e testi originali e voce narrante di Davide Mancini e infine Enzo Avitabile e i Bottari di Portico (piazza Suor Maria Laselva ore 21.00 ingresso libero per informazioni Infopoint.polignanoamare2021@gmail.com).
“Sono moltissimi anni che porto avanti una mia ricerca personale e un progetto artistico intorno alla musica tradizionale siciliana e dallo scorso anno questo percorso si è sintetizzato e concretizzato in “Terra ca nun senti”, un progetto che ho particolarmente a cuore – dichiara Carmen Consoli – La musica popolare è un elemento fondamentale della nostra storia collettiva, ma in ognuno di noi con essa si intrecciano una storia personale e familiare altrettanto importanti. La musica e l’arte di Domenico Modugno fanno parte delle mie radici familiari, dei momenti più intensi e felici del nostro quotidiano con mio padre e mia madre, quando ascoltavamo con papà i suoi amati vinili di Mr Volare. La sua ‘presenzà è sempre stata così centrale nelle nostre giornate che l’ho ricordato e cantato anche ne L’ultimo bacio, un mio pezzo di ormai 25 anni fa, nel quale citavo alcuni versi della struggente Piove dell’immenso Modugno. Avere la possibilità di fondere in un unico evento tutte le mie radici musicali, sia tradizionali che personali, per me non è solo un onore, è un dono. Grazie Polignano!” “A trent’anni dalla scomparsa di Domenico Modugno, Polignano conferma la sua offerta turistico-culturale variegata – il commento di Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – Dopo i grandi eventi di Red Bull, del Libro possibile e tanto altro, Polignano fa un omaggio a un grandissimo di Puglia. Si tratta di un filone importante del Piano strategico della cultura regionale, quest’anno abbiamo voluto, insieme al Comune, allargare quest’offerta a tre giorni per regalare alla città e alla regione un momento importante di spettacolo dal vivo, di arte, di cultura.
Questo è un anno nel quale questo anniversario andrà celebrato profondamente, fino in fondo, sino alla fine dell’anno perchè la scelta di valorizzare e promuovere una regione che è una destinazione turistico-culturale di eccellenza attraverso i suoi grandissimi talenti – e probabilmente Domenico Modugno è il numero uno – è una scelta che continuiamo a perseguire in tutti gli ambiti e in tutte le forme”.
“Siamo orgogliosi di celebrare anche quest’anno il nostro illustre concittadino Mimì Modugno, arricchendo l’edizione 2024 con la preziosa collaborazione dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo – dichiara Vito Carrieri, sindaco di Polignano a Mare – Questo dialogo nasce a febbraio con la fondamentale collaborazione della Regione Puglia e ci permette di costruire un rapporto diretto con Sanremo nel nome di Mr Volare. Nel trentennale della sua scomparsa, oltre a commemorarlo il 6 agosto, abbiamo voluto estendere l’omaggio a tre giornate: il progetto vedrà susseguirsi sul palco di Polignano a Mare artisti di fama nazionale. Sono certo che si tratterà di un evento magico per cui invito tutti a venire a Polignano a Mare nei giorni della manifestazione”.
“Con questa nuova rassegna Polignano a Mare rilancia il suo ruolo di città della musica. Una rassegna dedicata alla musica d’autore – il commento di Paolo Ponzio, presidente Teatro Pubblico Pugliese – resa possibile grazie alla sinergia tra Regione Puglia, amministrazione comunale, Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese. Un progetto “d’autore” che, nel segno del grande Domenico Modugno, vede i giovani cantautori insieme con alcuni dei più autorevoli rappresentanti della scena musicale nazionale”.
“Modugno è stato il cantante italiano più noto all’estero con oltre 60 milioni di dischi venduti – il commento del Maestro Giancarlo De Lorenzo, direttore artistico della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo – Il suo “Nel Blu dipinto di Blu” è ancora oggi un brano cantato in tutto il mondo, adattato e tradotto dal finlandese al cinese. La sua musica è universale, per questo sarà una serata per tutti. Abbiamo portato in giro per l’Italia questo concerto; esibirsi a Polignano a Mare dove Modugno è nato renderà tutto ancora più emozionante, per il pubblico e anche per noi”.

– Foto: uffico stampa Regione Puglia –

Tv e Spettacolo

i-Fest International Film Festival, cala il sipario sull’edizione 2024

Successo di pubblico e di critica per l’edizione 2024 di i-Fest International Film Festival. 11 giorni ricchi di cinema, concorsi, mostre, attività educational, eventi speciali e ospiti nazionali e internazionali che hanno fatto registrare un’affluenza record e sold-out ad ogni evento.
Dal 5 al 15 settembre a Castrovillari e nei territori del Parco Nazionale del Pollino, sono stati celebrati i novant’anni della Diva tutta italiana Sophia Loren, raccontata attraverso il manifesto ufficiale che la ritrae in un iconico scatto rivisitato in chiave pop attraverso l’inconfondibile ed innovativo stile del Festival.

Ricca la Selezione Ufficiale che ha presentato oltre 160 opere di cui, per la prima volta in assoluto, 100 in competizione, distribuite nei 6 Concorsi Internazionali: Doc, Sort, Feature, Animazione, Young Talets, Cinema Senza Confini. Lo splendido Teatro Vittoria di Castrovillari ha accolto le prestigiose Giurie, le rassegne fuori concorso e la retrospettiva dedicata al grande regista, palma d’oro a Cannes, Cristian Mungiu, un unicum nel panorama festivaliero europeo.
Nel corso delle serate di gala al Castello Aragonese di Castrovillari affollato da un pubblico proveniente da tutta Italia, a calcare il palco di i-Fest 24, firmato dallo scenografo Mario Garrambone, sono stati il regista italiano candidato all’Oscar Matteo Garrone, il regista Palma d’Oro a Cannes Cristian Mungiu, l’attore Michele Placido, lo show man Nino Frassica, il regista di commedie e serie Tv Luca Miniero, Stefano Reali, Attilio Sabato, Aida Yespica.

Sabato 14 settembre, serata di Gala e premiazioni è stato ospite d’onore Raoul Bova.
Di spessore la Giuria Internazionale che ha assegnato i Premi dei concorsi, di cui hanno fatto parte personaggi tra cui i critici Valerio Caprara, Giancarlo Zappoli e Andrea Chimento, la sceneggiatrice Victoria Vinuesa, il direttore del CeSam Marcello Foti, la dirigente di Rai Cinema Manuela Rima, lo storico del cinema Fabio Melelli, il regista Anton Giulio Onofri.
Rinnovata anche in questa edizione 2024 la collaborazione con l’Istituto Rosetta Sisca di Castrovillari e con il direttore Giuseppe Carrà, che ha accolto il Festival in tre giornate dedicate al concorso dedicato e all’incontro/masterclass con i detenuti con il regista Luca Miniero.

– foto ufficio stampa i-Fest International Film Festival –

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Toscana

Reality e documentari. La sfida a Netflix parte da Montelupo: “Ecco Julius Plus”

Simone Falcini con Silvia Daddi e Mattia Maracci

Dietro al brand c’è Simone Falcini, imprenditore e chef empolese (con un passato da ristoratore) che ha puntato tutto sulla voglia di raccontare storie. E’ una sorta di ’Hollywood’ su scala locale, la sua: una trentina di dipendenti e una rete di 200 collaboratori del territorio (e non solo). Un’industria per la creazione, produzione e adattamento di format di intrattenimento innovativi. Si spazia dai contest tv ai reality show, passando per programmi per bambini. Una varietà di esperienze portate nelle case degli empolesi, che ora oltre a Netflix avranno un’altra ’videoteca’ da cui pescare game show e documentari. La mission? «Ispirare, divertire e connettere le persone coi nostri contenuti – dichiara Falcini, fondatore della società di produzione televisiva indipendente – Sono nato in macelleria, attività trasformata in gastronomia e poi catering. La passione per la cucina è stata sempre parallela a quella per lo sport da combattimento. In passato ho avuto diversi ristoranti, aperto una palestra in Carraia. Ora, una nuova sfida. Che unisce in qualche modo questi due settori».

Sport e cucina, contenuti trasversali, ogni produzione del palinsesto diventa una scommessa. Sono appena terminate le riprese per la nuova stagione de ’Il migliore chef d’Italia’, tre giudici che girano lo Stivale alla ricerca del cuoco più intraprendente, visitando ristoranti in un viaggio culinario alla scoperta di prodotti, luoghi e segreti del territorio. Sempre in ambito culinario, protagonisti di Julius Plus sono stati con ’The best street food Italy’ i Mollica’s, Silvia Daddi (montelupina) e Mattia Maracci, seguiti da più di mezzo milione di followers sui canali social. Spazio anche all’inclusività. «C’è una versione speciale di questo format, dove le superstar sono ragazzi con disabilità. Talenti ai fornelli per ricette che sapranno toccare il cuore».

Le produzioni sono visibili su una ventina di canali come canale Italia, Sky ch 820, Sky 913. Tra i reality sportivi anche quelli dedicati a kung Fu, Taekwondo, Boxe e discipline da combattimento con telecamere presenti sul ring e nella vita quotidiana degli atleti, tra sacrifici, ansie e paure. E non si dimenticano gli amanti degli animali con talk show (girati, appunto, a Montelupo) dove veterinari ed educatori dispenseranno consigli sulla vita insieme agli amici a 4 zampe. «Sembra strano, ma tutto ciò è frutto di arrabbiature e delusioni per quello che avrei dovuto realizzare per altri e che alla fine non è andato in porto. Finanziati i progetti, ho deciso di tenerli per me. Per una piattaforma ‘locale’ pronta a sbarcare in tutto il mondo. Presto saremo in Cina, negli Stati Uniti, con tutti i format tradotti in lingua. Il futuro – conferma Falcini – è la digitalizzazione». Tra i big coinvolti in nuove produzioni, Edoardo Stoppa e Juliana Moreira, già passati dagli studi montelupini questa estate.

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Sophia Loren, i 90 anni di una diva

Buon compleanno, Sophia! Parliamo naturalmente della Loren che il 20 settembre compie 90 anni. Una carriera lunga e fortunata la sua che annovera due Premi Oscar, cinque Golden Globe, un Leone d’Oro, un Grammy Award, una Coppa Volpi al Festival di Venezia, un Prix al Festival di Cannes, un Orso d’Oro alla carriera al Festival di Berlino e una stella sulla Hollywood Walk of Fame. E sì che la partenza per Sofia Costanza Brigida – questo il suo nome completo – non era stata delle migliori visto che suo padre Riccardo Mario Claudio Scicolone, pur riconoscendola, non aveva voluto sposare la madre Romilda Villani costringendola a lasciare la capitale a causa delle precarie condizioni economiche.

Sofia trascorre così l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza a Pozzuoli finchè, grazie al denaro vinto a un concorso di bellezza cui partecipa, riesce a tornare a Roma con la madre. Ha 15 anni e quello è solo il primo di una serie di concorsi cui prenderà parte, tra cui quello di Miss Italia dove conquista la fascia di Miss Eleganza. E’ proprio in uno di questi concorsi, dov’è ospite, che nel 1951 viene notata dal produttore Carlo Ponti che le offre subito un contratto di sette anni. Sofia diventa prima Sofia Lazzaro e, poi, Sophia Loren. Inizia qui la sua lunga e fortunata filmografia.

Uno dei primi ruoli importanti è quello di Cleopatra al fianco di Alberto Sordi; seguono “Ci vediamo in galleria” e, dopo una serie di ruoli secondari, “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, “Peccato che sia una canaglia” di Alessandro Blasetti (nel quale incontra per la prima volta Marcello Mastroianni) e “Miseria e nobiltà” di Mario Mattioli con Totò.
Dopo “La bella mugnaia” di Mario Camerini (con Mastroianni e De Sica), “Il segno di Venere” di Dino Risi (con Franca Valeri) e “Pane, amore e…” di Dino Risi, arriva il primo ruolo drammatico con “La donna del fiume” di Mario Soldati.

Nella seconda metà degli anni Cinquanta prende il via anche la carriera internazionale con molti film girati a Hollywood: “Orgoglio e passione” di Stanley Kramer (con Frank Sinatra e Cary Grant), “Timbuctù” di Henry Hathaway con John Wayne, il western “Il diavolo in calzoncini rosa” di George Cukor, con Anthony Quinn, “Un marito per Cinzia (1958) di Melville Shavelson, ancora con Cary Grant, solo per citarne alcuni. Divisa tra Italia e Hollywood e diretta dai più grandi registi, la Loren inizia ad affermarsi come icona del cinema italiano, ottenendo la consacrazione con “La ciociara” di Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Quando De Sica le propone il ruolo di Cesira (e non quello della figlia Rosetta al quale si era pensato inizialmente) ha solo 25 anni e, grazie ad esso, vince l’Oscar, la Palma d’Oro a Cannes, il BAFTA, il David di Donatello e il Nastro d’Argento.

Seguono altri film come “El Cid” (con Charlton Heston), “La miliardaria” (con Peter Sellers), La baia di Napoli (con Clark Gable), “Lady L” (con Paul Newman), “La contessa di Hong Kong” (con Marlon Brando e Charlie Chaplin), “Ieri, oggi, domani” (con Marcello Mastroianni), “Matrimonio all’italiana” (tratto dalla commedia “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo e sempre con Mastroianni, le regala la candidatura all’Oscar come migliore attrice protagonista), “I girasoli”, l’ultimo film con Mastroianni e la regia di De Sica, per il quale riceve il David di Donatello come migliore attrice protagonista.

Nel frattempo diventa madre: dall’unione con il produttore Carlo Ponti (che ha sposato in Messico dove lui è stato accusato di bigamia nonostante il divorzio dalla prima moglie)
nel 1968 nasce Carlo jr. che, nel 1973, è seguito da Edoardo.
La carriera della Loren prosegue senza sosta. Ricordiamo “La moglie del prete” di Dino Risi (ancora una volta con Mastroianni), “Bianco, rosso e…” di Alberto Lattuada con Adriano Celentano. “Il viaggio”, l’ultimo film in cui (con Richard Burton) è diretta da De Sica le vale un altro David di Donatello. Il sesto arriva nel 1977 con “Una giornata particolare” di Ettore Scola, al fianco di Mastroianni.

Negli anni Ottanta la Loren appare quasi esclusivamente in televisione, partecipando a diverse produzioni: “Sophia: Her Own Story” (tv movie per la tv americana tratto dal suo libro omonimo), “Madre coraggio”, “Mamma Lucia” e il remake de “La ciociara”. L’unica eccezione è il film “Qualcosa di biondo” in cui recita accanto al figlio Edoardo Ponti. Nello stesso decennio (nel 1982) un’inchiesta della Guardia di Finanza che la coinvolge insieme al marito la porta in carcere, a Caserta, per 17 giorni.
Il decennio successivo la vede con Luca De Filippo in “Sabato, domenica e lunedì”, tratto dall’omonimo lavoro di Eduardo De Filippo; in “Pret-a-Porter” di Robert Altman in cui replica l’indimenticato spogliarello di “Ieri, oggi, domani” davanti a Marcello Mastroianni; in “That’s Amore – Due improbabili seduttori” con Jack Lemmon e Walter Matthau. Gli anni Novanta si chiudono, nel 1999, con la memorabile consegna del Premio Oscar a Roberto Benigni con il regista che raggiunge il palco dell’Academy camminando sugli schienali delle poltrone.

Nel decennio successivo il successo arriva ancora dalla fiction: “Francesca e Nunziata” con Claudia Gerini e Raoul Bova e “La terra del ritorno” con Sabrina Ferilli. Nel 2002 il figlio Edoardo la dirige in “Cuori estranei”. Nel 2010 è ancora fiction con “La mia casa è piena di specchi”, ispirata al romanzo autobiografico della sorella Maria Scicolone: la Loren interpreta sua madre Romilda; e nel 2011 si affaccia per la prima volta al doppiaggio prestando la voce a Mamma Topolino nel film Disney-Pixar “Cars 2”. Nel 2020 interpreta il suo ultimo film, “La vita davanti a sè”, diretta ancora una volta dal figlio Edoardo. Per il film si aggiudica il David di Donatello per la Migliore attrice protagonista, diventando ufficialmente l’attrice più anziana ad averlo vinto: è l’11 maggio 2021 e la Loren ha 86 anni e 232 giorni.

foto: Agenzia Fotogramma

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